24 febbraio 2013

voto

Più persone hanno chiesto consiglio per queste elezioni e io non sapevo che dire visto che neanch'io sapevo bene. Ora mancano solo più meno di 36 ore per esprimere preferenza. Alla fine mi sono convinto che sia da preferire chi dà una speranza, chi incoraggia la partecipazione dal basso e chi vuole chiudere con ogni pratica illegale, senza giustificare ogni le infrazioni di legge. Il primo spunto mi viene da quello che scrivevo ieri sulla necessità di non diffondere rabbia, ma di incoraggiare. Il secondo sul fatto che la democrazia non è solo questione di cosa proporre ma anche di forma: in democrazia la forma è sostanza, perchè a differenza di altre regimi la democrazia si fonda proprio sul rispetto delle regole procedurali. Il terzo perché se tu mi proponi di violare la legge, non puoi poi proporti di metterti a capo, così come nessuno che predica la violazione delle regole sportive non può essere messo aa allenare una squadra. Non c'è nessuna formazione che metta insieme queste tre cose: vedremo l'ispirazione sul momento. Invece mi è sembrata molto interessante l'intervista su avvenire di Giuseppe De Rita, ex presidente del Censis e conoscitore della realtà sociale italiana da decenni che sottolinea come più che aspettarsi qualcosa dall'alto, ci voglia una riscossa popolare dal basso per riprendere in mano il timone impazzito della nave. Su questo ok.

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