20 ottobre 2017

burn out

Era l'espressione usata per gli educatori per dire che sei cotto... Nei prossimi due giorni oltre all'ordinario (oratorio, gruppo con quelli di terza media, cinque messe tra sabato e domenica) c'era già lo straordinario: diretta su Radio Maria domani alle 7,30, una messa a sorpresa ad personam sabato pomeriggio nella parrocchia in cui stiamo sostituendo il sacerdote ammalato; sempre nella stessa parrocchia incontro con la catechista per la preparazione dei ragazzi alla cresima e oltre la riunione con i ragazzi anche la pizza insieme e un consiglio pastorale allargato domenica pomeriggio. Ora è giunto pure il superstraordinario: due funerali domani mattina, due rosari domenica sera per due funerali il lunedì. Inoltre la richiesta di andare a benedire la salma di uno dei due di lunedì.
C'è qualcosa che non funziona? In questi momenti è chiaro che se sei già stanco, esplodi, ma che se riesci a stare fondato sulla tua missione, non puoi che compiacerti di essere così "di servizio". Una cosa è chiara: se non ci fosse il celibato sacerdotale, il divorzio sarebbe una minaccia costante...

"Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare" (Mc 6,31)

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