burn out
Era l'espressione usata per gli educatori per dire che sei cotto... Nei prossimi due giorni oltre all'ordinario (oratorio, gruppo con quelli di terza media, cinque messe tra sabato e domenica) c'era già lo straordinario: diretta su Radio Maria domani alle 7,30, una messa a sorpresa ad personam sabato pomeriggio nella parrocchia in cui stiamo sostituendo il sacerdote ammalato; sempre nella stessa parrocchia incontro con la catechista per la preparazione dei ragazzi alla cresima e oltre la riunione con i ragazzi anche la pizza insieme e un consiglio pastorale allargato domenica pomeriggio. Ora è giunto pure il superstraordinario: due funerali domani mattina, due rosari domenica sera per due funerali il lunedì. Inoltre la richiesta di andare a benedire la salma di uno dei due di lunedì.
C'è qualcosa che non funziona? In questi momenti è chiaro che se sei già stanco, esplodi, ma che se riesci a stare fondato sulla tua missione, non puoi che compiacerti di essere così "di servizio". Una cosa è chiara: se non ci fosse il celibato sacerdotale, il divorzio sarebbe una minaccia costante...
"Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare" (Mc 6,31)
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