fine dei racconti
Questa mattina ho spedito l'ultimo racconto dei dodici che mi ero impegnato a scrivere (uno al mese a partire da dicembre 2017) ad amici che desideravano riceverli. Ho tirato un respiro di sollievo: l'impegno che mi ero preso a Natale scorso serviva a tener desta l'ispirazione di scrivere e la sfida a parlare di cose della fede con linguaggio laico. Non è stato sempre semplice (il racconto di ottobre lo fa capire...) ma è stato proprio bello, a prescindere dal fatto che non ritenga di avere la vocazione dello scrittore. Nello stesso tempo è stato bello marcare il succedere dei mesi con un appuntamento fisso. Ora mi è venuto in mente un altro progetto: una serie di quattro racconti uno per stagione ma più lunghi, ciascuno diviso in tre puntate da scrivere una al mese (4x3=12). Non so, ad un certo punto senti il bisogno di scrivere racconti come senti il bisogno di uscire a fare un giro per non fare la muffa in casa...
"Poi interrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro»." (Ger 36,17-18)
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