13 novembre 2018

Torino degradata?

Una di queste mattine avevo sentito durante la rassegna stampa in radio un articolo che parlava della crescita del degrado a Torino dopo gli splendori del dopo Olimpiade. Ovviamente il riferimento era alla giunta Appendino e non solo. Ieri andando a Torino ne ho parlato con un amico che lavora in Università e che mi ha detto che effettivamente c'è meno vivacità culturale di qualche anno fa. Peccato. Speravo diversamente. Ma poi ho avuto un polso diverso della situazione quando, rientrando verso la stazione alla 22.30 dopo un incontro di aggiornamento ho visto i portici di via Roma zeppi di gente che dormiva per strada. Non che non si vedano di giorno, anzi. Ma vederli mentre si preparano ad andare a dormire con la naturalezza che userebbe chi si prepara in una stanza da letto colpisce molto.
Non so se sia questione di maggior tolleranza verso di loro, di temperatura ancora mite che fa preferire non ricorrere ai dormitori o altro. So che me ne sono tornato a casa con la convinzione che realmente Torino sta regredendo.

"Ah! come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo!
E' divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;
un tempo signora tra le province
è sottoposta a tributo.
Essa piange amaramente nella notte,
le sue lacrime scendono sulle guance;
nessuno le reca conforto,
fra tutti i suoi amanti;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono divenuti nemici." (Lam 1,1-2)

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