25 giugno 2019

Sea Watch 3

Ancora una vicenda legata alla nave che non entra in porto. E ancora dimostrazioni a sostegno dei porti aperti, che vede perfino l'Arcivescovo di Torino prendere posizione. E ancora una richiesta molto informale per capire se come parrocchia prenderemmo posizione. E ancora un crinale sottilissimo sul quale camminare, fatto da una Scilla e una Cariddi.
Scilla: non prendere posizione, far finta che sia tutto normale, avvallare la propaganda di chi ti butta la sabbia negli occhi (cioè l'apparente problema delle navi che devono sbarcare in Italia) perchè tu non veda che in Italia non esiste un'emergenza immigrati, semmai un'emergenza integrazione di quelli che ci sono.
Cariddi: la battaglia, i gesti eclatanti che avvallano esattamente l'idea che l'emergenza sia proprio quella degli arrivi e che il problema sia solo di schierarsi o dalla parte dei buoni o dei cattivi. Qui c'è però una tentazione più subdola: che basti la presa di posizione dei vertici (dal vescovo al parroco) perchè sia segno che la comunità va dietro. Ma il problema è proprio questo: chi va dietro al vescovo e al parroco che prendono queste posizioni?
Tra Scilla e Cariddi: la rotta faticosa da tenere sta tra il continuare a sensibilizzare, ad educarci e autoeducarci non tanto all'umanità, quanto alla verità, al non cadere nell'inganno della propaganda e all'interrogarci sul serio su come affrontare la questione.
Ma c'è una bussola che ha come nord il fatto che su quella barca ci sono esseri umani e che la morte di anche uno solo di loro sarà imputata a tutti.

"Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?" (Gn 18,24)

Il Signore potrebbe cambiare idea sulla distruzione di Sodoma per salvare una sparuta minoranza.


Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page