19 agosto 2019

Dal Belgio ad Assisi

Abbiamo ospitato un pellegrino che dal Belgio sta camminando verso Assisi. Ne ha del tempo..., ma soprattutto ne ha di fede: senza riferimenti, ogni giorno vede chi può ospitarlo, senza altre certezze. Nello stesso tempo promette preghiere per coloro che lo ospitano e ama molto vedere le chiese dei luoghi che attraversa. Ho avuto modo di parlare con lui solo un'oretta stamattina e già veniva voglia di partire. Una cosa mi ha colpito: pur essendo in un paese secolarizzato come il Belgio, continuava a stupirsi molto che in Italia ci fossero tante splendide chiese ma con molti meno cristiani di una volta. Rappresentava, insomma, l'ingenuità di chi dice ciò che tutti pensano. Poi ciascuno cerca una spiegazione a questo fenomeno, chi sul piano spirituale chi sul piano sociologico, ma il dato bisogna tenerlo fermo: molti cristiani di nome e di identità culturale ma con la fede ridotta ad un lumicino.

"Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta»." (Mc 13,1-2)

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