29 agosto 2019

funerali e povertà

Sempre più tortuosa la gestione delle situazioni durante i funerali. Eravamo in attesa che fissassero un funerale per una persona per la quale era già stato recitato il rosario in via straordinaria la sera stessa del decesso. Poi circola voce che il funerale non verrà fatto per qualche sgarbo che avremmo fatto verso la famiglia (?!). Ieri mattina salgo in camera mortuaria per incontrare la famiglia di una cara persona deceduta improvvisamente e scopro che si trova nella stessa stanza del defunto del quale aspettavamo il funerale. La famiglia è tutta riunita perchè di lì a poco ci dovrebbe essere la sepoltura. Un addetto mi rivela che il problema era del tutto economico e che il funerale costava troppo. Ora che faccio? La persona per cui ero venuto non si trova lì ma in refrigerazione. Entro o non entro? Hanno piacere o non hanno piacere? In passato c'era stata qualche discussione con la figlia per questioni marginali, ma è passato tanto tempo... Alla fine decido di andarmene per non imporre la mia presenza. E poi torno indietro e le faccio le condoglianze, senza proporre nessuna preghiera. Mi accolgono benissimo e si vede che sono proprio contenti della vicinanza. Me ne vado con calma. Che casino: forse al centro d'ascolto oltre a parlare di pagamento di bollette bisognerebbe studiare qualcosa per rendere il momento della morte di una persona non troppo schiacciato dalle ristrettezze economiche... Che cosa è più superfluo: la luce o un funerale decente?

"Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii. I miei vicini mi deridevano dicendo: «Non ha più paura! Proprio per questo motivo è gia stato ricercato per essere ucciso. E' dovuto fuggire ed ora eccolo di nuovo a seppellire i morti»." (Tb 2,7-8)

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