20 ottobre 2019

L'Europa irreversibile

Ho finito di leggere un illuminante libretto di 150 pagine che descrive il funzionamento del Parlamento europeo. Si intitola "Il parlamento europeo. Una introduzione" (alla faccia... 150 pagine solo di introduzione...), scritto da Nicola Lupo e Andrea Manzella dell'università Luiss di Roma. Oltre a capire quante balle raccontano contro l'Europa i partiti che abbaiano contro lo strapotere di Bruxelles (ma questo già lo sapevo, mi sono solo convinto che occorre far conoscere di più i funzionamenti delle istituzioni europee) ho trovato molto interessante la conclusione, che, parlando della Brexit, dice che a rischiare non è l'Europa ma il Regno Unito. Rischio di spaccatura interna. Ormai l'Europa è talmente entrata nel Dna degli europei che staccarsi da essa non significa restare autonomi, ma rischiare spaccature interne. Le radici ormai sono troppo profonde.
E, pensando al lungo cammino verso l'unione delle famiglie dei popoli, mi dico che questo dimostra che si va nella giusta direzione e che i nazionalismi sono i rimpianti di chi non riesce (o non vuole) guardare avanti.

 "A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni" (Sl 71,11)

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