15 ottobre 2019

parroci particolari

Ieri passando per le benedizione delle famiglie mi è stato riferito per ben due volte di un parroco in un paese della diocesi con idee un po' fisse, che fa scappare la gente dalla chiesa. Già avevo sentito, però pensavo che si trattasse di qualche mania come ciascuno ha per qualcosa. Invece i toni con cui ne sentivo parlare ieri erano da una parte di rimpianto e di rattristamento per lui, per la sua difficoltà a trattare con la gente e gli esempi riferiti erano un po' estremi: divieto di leggere la preghiera dell'alpino in chiesa, ma solo sul sagrato; rifiuto di accettare bambine ministranti ma solo maschi; calle (i fiori) considerati conturbanti e perciò sconsigliate come decorazione dell'altare, ecc. Per un verso mi sono messo nei panni suoi e di che cosa muove una persona a finire in simili vicoli ciechi. Per l'altro verso mi sono messo nei panni di coloro che ci tengono alla parrocchia (e al paese) e vedono la chiesa svuotarsi ed emigrare in altre parrocchie. Come si diceva qualche giorno fa con a proposito di vescovi... fortuna che la Chiesa sta su per grazia.

"E' necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo." (1Tim 3,1)

a proposito del Vescovo

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