04 gennaio 2020

contaminazioni nello Spirito

Pierre Claverie e Mohamed Boukichi
Mi è capitato casualmente sulla scrivania una riflessione del domenicano Timothy Radcliff intitolata L'imprevedibilità dello Spirito. In essa mi ha colpito un punto: lo Spirito spinge alla contaminazione tra culture diverse. Non esistono culture pure, ma tutte sono frutto di contaminazione di altre culture precedenti. Esempi di eventi dello Spirito: l'amicizia tra il beato Pierre Claverie, vescovo di Orano ucciso e il musulmano Mohamed Boukichi, suo autista, morto pure nell'attentato. Oppure Edith Stein, cresciuta in una famiglia di ebrei ortodossi, diventata atea e poi battezzata e uccisa nei campi di concentramento. E così via. Insomma: la grande opera evangelizzatrice consiste nel violare le distinzione culturali non per rendere tutti uguali ma per far vivere le diversità culturali nell'unità dello Spirito.

"Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio" (At 2,9-11)

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