12 settembre 2020

il futuro digitale

 Ieri c'è stato l'incontro dei direttori di giornali diocesani piemontesi, durante il quale è intervenuto Pietro Jarre, ex ingegnere che ha fondato Slowweb (lo Slow Food dell'informatica) che ha tracciato un panorama della sfida digitale. Ci ha messo dentro non solo l'informatica e il digitale in senso stretto ma anche i problemi dei giganti di Internet, dei rapporti con la democrazia, della questione fiscale. Un bellissimo panorama, non nuovo perchè si trattava di cose già note, ma nuovo per averne mostrato le interconnessioni. C'è da lavorare parecchio, ma non per perfezionare i programmi tecnologici, i quali si perfezionano già da soli, ma per porre le questioni etiche e per democratizzare questi processi. Dunque un lavoro di presa di coscienza collettiva, che anche un giornale diocesano può creare molto bene.

In particolare mi è piaciuta la "piramide delle conoscenze": una base ampia costituita dai dati, sui quali poggia il livello dell'informazione (non tutti i dati sono informazione), sulla quale poggia quello della conoscenza (non tutta l'informazione è conoscenza) e sul quale poggia quello della saggezza (non tutta la conoscenza è saggezza). Ecco: il sito del giornale deve offrire non dati ma informazioni e un giornale cartaceo deve fornire sempre più conoscenze e non solo informazioni.

"Dio dei padri e Signore della misericordia,

che tutto hai creato con la tua parola,
e con la tua sapienza hai formato l'uomo
perché dominasse sulle creature che tu hai fatto,
e governasse il mondo con santità e giustizia
ed esercitasse il giudizio con animo retto,
dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono" (Sap 9,1-4a)



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1 Commenti:

Alle 19 settembre 2020 alle ore 09:30 , Blogger Paolo G ha detto...

buongiorno, molto interessante, nel prendere coscienza che tutto quello che si legge non è verità ed è necessario leggere anche tra le righe.

 

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