26 agosto 2020

buon segno per la fede dei giovani

 Stiamo predisponendo la celebrazione per la posa della targa in memoria del giovane morto dopo la Route di dicembre, celebrazione che avverrà venerdì pomeriggio nel punto panoramico al di sopra del sentiero dei principi presso la Sacra di S. Michele. Ieri sono giunte le proposte di lettura dei ragazzi suoi compagni, che avevano partecipato alla route e siamo rimasti tutti a bocca aperta. Sarà farina del loro sacco? Non importa, comunque sia hanno scelto una lettura veramente profonda: Lc, 9,51-62. Mi piace coglierla come il segno che quando i giovani ritengono valga la pena esporsi e darsi da fare, allora trovano nel Vangelo un tesoro prezioso da cui attingere per darsi delle risposte. E questo basta.

"Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme  e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Ma Gesù si voltò e li rimproverò.  E si avviarono verso un altro villaggio. Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada».  Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio»." (Lc 9,51-62)


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