22 agosto 2021

L'etica di Tex Willer

 IN questi giorni di gran caldo ci scappa quasi sempre una visita in gelateria e la lettura di Tex mentre mi gusto una granita. E così in pochi giorni ho recuperato un po' di numeri passati che mi hanno fatto riapprezzare la sua figura, che pare attraente soprattutto per il senso della giustizia di cui tutti sentiamo molto la mancanza in questi tempi. In fondo appassiona l'immagine di uno che non ha una giornata troppo programmata e può permettersi di fare una scappata di qualche giorno per aiutare un amico e sbrogliare qualche matassa, soprattutto per smascherare banditi, anche se vestiti in doppio petto. Lasciamo stare i modi: alla fine c'è anche un'etica nel far fuori i cattivi, visto che lui spara proprio lo stretto necessario (ma se inizia...sono guai).

Chissà se l'amore per questo fumetto è più la ricerca di una vita semplice che non c'è più, il rimpianto per passioni giovanili che ormai fanno parte del passato o un modello da seguire e riprodurre (ovviamente aggiornato) nell'oggi...

"Poiché voi schiacciate l'indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
vigne deliziose avete piantato,
ma non ne berrete il vino,
perché so che numerosi sono i vostri misfatti,
enormi i vostri peccati.
Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense
e respingono i poveri nel tribunale." (Am 5,11-12)




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