04 agosto 2021

Il confine tra novax e nopass

 Quando i discorsi si incrociano è come quando si mischiano gli ingredienti e non si capisce più quali erano quelli originari. Così ieri ho letto la mail di un lettore che rimproverava per aver pubblicato un intervento di una collaboratrice di Gazzetta, che sottolineava i rischi di giustizialismo contro coloro che sono contrari al green pass in quanto il vaccino non è obbligatorio. Alla sera assistevo alla telefonata di un mio collega sacerdote con una madre no-vax pura, che pretendeva di mandare il figlio al campo senza nessuna dichiarazione di corresponsabilità, adducendo argomenti da brivido. Ecco i due ingredienti che si sono mescolati: chi è contrario al vaccino (questo come a qualunque altro) e che è disposto a fare battaglie legali per tutelare la propria libertà di scelta (che in genere dovrebbe finire quando ne vanno di mezzo gli altri...). L'altro ingrediente è chi cerca di garantire un minimo di scelta consapevole e libera, in presenza di una legislazione giustificabile ma squinternata. Se il vaccino non è reso obbligatorio, perchè bisognerebbe considerare come degli untori coloro che non lo fanno? Ok un minimo di regole per dare più possibilità a coloro che lo fanno, ma chiedere addirittura di far pagare le spese sanitarie agli altri...anche no.

La discriminazione dei due ingredienti sta in una questione che dimostra quanto i no-vax siano in malafede quando dicono di voler tutelare la libertà. Se io sono contrario ad una legge, posso anche oppormi e violarla (così è avvenuto con l'obiezione di coscienza al servizio militare). Quello che non posso fare è pensare di farlo senza pagare alcun prezzo. Perciò se sei no-vax coerente dovresti accettare tu stesso di non poter fare tutto quello che fanno gli altri e non arrabbiarti. Altrimenti sei solo un egoista isterico.



"Mi conceda Dio di parlare con intelligenza
e di riflettere in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli stesso è la guida della sapienza
e dirige i sapienti.
Nelle sue mani siamo noi e le nostre parole,
ogni sorta di conoscenza e ogni capacità operativa."
(Sap 7,16)





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