09 agosto 2021

Olimpiadi: solo sport?

 No, le olimpiadi non sono solo sport. Ce ne eravamo accorti quando le tensioni tra Usa e Urss portavano la prima a boicottare le olimpiadi di Mosca nel 1980 e la seconda quelle di Los Angeles nel 1984. Ma nella cerimonia conclusiva di ieri era ancora più evidente. Non sono solo politica: sono un messaggio dirompente che buca gli schermi attraverso il linguaggio mitologico. In un attimo la presenza delle bandiere fa vedere che siamo tutti sulla stessa barca, anche se poi una parte del mondo (la nostra) continua a trattare l'altra come il povero Lazzaro, impedendo di fatto che  vaccini arrivino. La presenza di atleti multietnici nella formazione italiana fa capire che l'ideale di "italiano" che qualche partito ha è di due secoli fa. L'aver totalizzato 40 medaglie fa anche capire che in Italia lo sport ha una rilevanza sociale che non andrebbe snobbata, neanche da coloro che lamentano sempre il solito giro di soldi. Sì il giro di soldi c'è, ma pare che lo sport stia diventando l'unico luogo del riscatto sociale per persone che hanno fatto una vita grama. E poi l'entusiasmo contagioso, in questa edizione senza freni, sembra la risposta all'epidemia, che non va contro la scienza, ma va oltre la scienza. Non siamo fatti per vivere di limiti e di restrizioni: quelli li subiamo. Siamo fatti per oltrepassarli quei limiti, senza violarli. 

Per questo che faccio ammenda e  mi propongo di seguire più lo sport che certi dibattiti...

"Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù." (Fil 3,13-14)



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