14 maggio 2022

La fuffa dei nomadi

 Ieri ho partecipato ad un convegno organizzato da Migrantes diocesana sui campi nomadi. Ho dovuto intervenire pure io, mio malgrado. Ma è stata un'occasione preziosissima per capire il fenomeno che non avevo mai compreso fino in fondo. Ha preso la parola l'Associazione 21 luglio, che ha fatto capire l'abbaglio decennale che ha trattato rom e sinti come nomadi e non come profughi dalle guerre e dalle povertà di ex Jugoslavia e Romania. Con l'effetto di aver pensato che potessero essere rispettati confinandoli in campi nomadi e rispettando la loro presunta cultura assolutamente restia al sedentarismo. Salvo poi  trasformare i campi in baraccopoli ai margini delle città. Una rivelazione.

La maggioranza sono cittadini astigiani regolarizzati: se sono in campi è una discriminazione. L'essere in  campi da decenni, li ha abbruttiti e li ha resi incapaci di integrazione, ma altrove i rom sono anche avvocati e notai. Un abbaglio gigantesco, che ha colpito anche le parti più sensibili della Chiesa, generando un assistenzialismo mostruoso. Ancora una volta l'assistenzialismo è sullo stesso piano del razzismo, perchè nega la realtà.

Insomma: ce ne sarebbe da dire... Ma ancora una volta stereotipi e luoghi comuni sono ancor peggio dei pregiudizi...

"Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. " (Gv 4,9)




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