03 luglio 2011

matrimonio


Ingredienti:
- macchina d'epoca
- bambini esultanti che cantano
- gente contenta che fa festa e applaude spesso
- abiti colorati e sgargianti
- un sacco (vero e proprio) di coriandoli buttati
- palloncini
- bombolette che sparano coriandoli e stelle filanti

W Carnevale !!
ehm no... era un matrimonio...
forse c'è qualcosa che è andato storto
eppure gli sposi hanno cercato di preparare tutto nel migliore dei modi
eppure i bambini sono stati preparati dalle suore
eppure la cantante faceva parte del coro diocesano
eppure..

boh: chi ci capisce qualcosa è bravo

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2 Commenti:

Alle 4 luglio 2011 alle ore 11:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

L’usanza di lanciare il riso sugli sposi, mentre questi escono dalla chiesa alla fine della cerimonia, è un’usanza con radici antiche (e probabilmente cinesi!!): infatti significa augurare loro prosperità ed amore.
Però molte coppie – soprattutto giovani – preferiscono essere "equo-solidali" e sostituire il riso, che per l'80% della popolazione mondiale colpita dalla fame significa cibo, con altri simboli altrettanto validi: i coriandoli, che portano colore e felicità, o i petali dei fiori, che portano profumo!
Bellissima iniziativa, ma io proporrei agli sposi di sostituire il tutto con delle bolle di sapone: in tal modo, oltre a non sprecare il riso e a creare problemi per chi dovrà pulire (e guarda caso chi poi pulisce non fa mai parte degli invitati al matrimonio, ma tocca sempre alla perpetua, al parroco o a qualche persona di buona volontà), basterà passare con uno spazzolone e il sagrato della chiesa sarà pulito e sgrassato in un batter d'occhio!

 
Alle 5 luglio 2011 alle ore 14:34 , Anonymous don dino ha detto...

io invece sono per il ritorno al segno originario: riso, lanciato con moderazione.
Ogni esagerazione è come quando ci si ubriaca e non si capisce più nulla...

 

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