01 luglio 2011

varietà umana

Un po' assente dal blog, mi sono dedicato molto al giro delle famiglie per la benedizione pasquale e come al solito è veramente istruttivo, anche se impegnativo. Le famiglie più popolari sono tendenzialmente abbandonate a loro stesse, sia dallo Stato e per certi versi anche dalla comunità cristiana: abituate in passato e forme di assistenzialismo ora con la crisi economica tendono o ad arrabbiarsi con Dio e con la Chiesa ora ad affidarsi totalmente a Dio e diffidare della Chiesa. Oppure a tirare a campare.
Non mancano persone che mi colpiscono: segno che veramente la realtà a volte supera la fantasia. Per esempio la ragazza che ce l'ha con Benedetto XVI che avrebbe reintrodotto il latino nella messa (ma cosa ne sa, dal momento che non viene mai a messa?) eppure ascolta regolarmente Radio Maria, ce l'ha con i preti pedofili ma ti offre acqua e menta e acqua vichy.
Oppure il marito abbandonato dalla moglie che se n'è andata con un altro e teme che Dio possa rivalersi sul figlio come ha fatto con Davide in seguito all'adulterio con Betsabea (cfr 2Sam 11-12). E tu ti immagini che ansia deve vivere quest'uomo, che spera che Dio si dimentichi dell'adulterio della moglie, visto che ormai il figlio ha 19 anni...
Si dovrebbe scrivere un libro a partire dalle vite incrociate durante questo giro!

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3 Commenti:

Alle 1 luglio 2011 alle ore 16:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Scrivere un libro:è una bella idea! Oppure racconta tutto sul blog, che girovagare tra le varie case editrici per la pubblicazione di un eventuale libro è tanto stressante quanto dispendioso!

Un dubbio: offrire acqua e menta e acqua vichy che c'entra con la piaga dei preti pedofili? E' forse la loro bevanda preferita?

 
Alle 1 luglio 2011 alle ore 20:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

credo che l'aspetto delle relazioni con il pubblico sia tra i più impegnativi del sacerdozio... sbaglio?

 
Alle 3 luglio 2011 alle ore 16:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

No, nel senso che è stata molto gentile a offrire acqua e menta, nonostante fossi un prete...
Sì le relazioni con il pubblico sono l'aspetto più impegnativo, ma anche il più bello. E' bello andare a vedere che razza di lavoro stia operando lo Spirito dentro ciascuno, ma non sempre si riesce (anzi...).

 

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