22 ottobre 2017

il futuro del lavoro

Jugaad Innovation
Due articoli molto interessanti su Vita e Pensiero (rivista dell'Università Cattolica) al n. 4 del 2017. In uno in occasione della Settimana Sociale dei Cattolici sul lavoro viene presentata un'ipotesi di trasformazione radicale: meno ore di lavoro per poter lavorare tutti con lo stesso stipendio (reso possibile dalle innovazioni tecnologiche, che fanno risparmiare sui costi di produzione) e per liberare le persone per i lavori di cura e di assistenza familiare, facendo risparmiare allo Stato costi pubblici. E questo si fonda sull'idea che lavoro e cura sono due dimensioni antropologiche fondamentali e se vengono a mancare danneggiano la visione di se stessi, mentre il Reddito di inclusione dà l'idea di essere di serie B (dunque non redditi, ma possibilità di lavorare).
L'altro parla della Jugaad Innovation. cioè della produzione di beni non ottimali ma più economici in situazione di crisi o di economie non sviluppate per riutilizzare tutti gli scarti e rispondere ai bisogni elementari. Per es. il frigorifero in terracotta che tiene il cibo per non più di cinque giorni dove la corrente elettrica non è assicurata. L'autore mette in evidenza che la generazione del dopoguerra ha educato i figli a non dover patire l'austerità e, dunque, al consumo e al conseguente spreco. Al contrario i figli di quella generazione sono più abituati alla frugalità (anche forzata) e al riciclo. Per loro sarà facile capire le novità della Jugaad Innovation.
E' proprio vero. Se si resta con schemi mentali rigidi il cambiamento di situazione manda in tilt. Se ci si abitua alla creatività e al cambiamento invece le soluzioni sono possibili e anche innovative.

"L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? " (Lc 16,3)

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