 |
Autoritratto di Van Gogh |
E' il titolo della riflessione del card. Ravasi sulla sua rubrica "Breviario" del domenicale del Sole 24 ore di domenica 29 marzo. Egli paragona la via lastricata sulla quale si va comodi e veloci ma sulla quale non cresce nulla al sentiero aspro, pronto ad inerpicarsi sulle alture, dove sbocciano le stelle alpine: decisamente più arduo ma vivo. Fa il paragone partendo da un detto di Vincent Van Gogh:
"La normalità è una strada lastricata: comoda per camminare, ma non vi cresce nessun fiore". Il riferimento è al periodo che viviamo:
"la normalità che fa trascinare la vita senza sussulti o fremiti sarà più comoda, ma non potrà mai offrire quella grandezza e quella potenza offerte da un'esistenza vissuta con impegno, con fatica, con la consapevolezza della ricerca e con la generosità dell'amore". Mi hanno subito toccato queste parole e d'altronde Ravasi ha una cultura enciclopedica che ti offre in caramelle gustosissime. Però poi subito mi è affiorato un altro pensiero. Va tutto bene, ma a noi oggi piacerebbe sapere dove portano ste strade, non come sono fatte. Questo ci interessa sapere. Siamo sommersi di riflessioni sul presente, vorremo cominciare a parlare del futuro.
"Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte." (Sl 1,1-2)Etichette: mistero della vita
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page