05 giugno 2020

a contatto con chi è provato

C'è da dire che in questi mesi di emergenza sanitaria e sociale si è tornati a distribuire le borse dei viveri a pioggia. Uno sforzo notevole che fa emergere la forza del volontariato in Italia, magari non eccessivamente organizzato ma comunque innervato ovunque. Questa mattina ho parlato con una persona che, avendo perso il lavoro già prima dell'epidemia e essendosi separato dalla moglie, oltre ad avere problemi seri di salute, era sostanzialmente disperato e aveva mandato un po' in tilt i volontari per le continue richieste e i toni non troppo pacifici.
Anch'io ero partito molto prevenuto. Poi quando non ha trattenuto le lacrime, le cose si sono sbloccate e ho capito che avevo di fronte una persona, prima di tutto. E mi sono detto: guarda guarda. Se ragioni a livello di organizzazione e di mole di aiuti
rischi di creare una macchina perfetta ma senza relazioni. Uno sforzo notevole per aiutare il più possibile ma magari le persone si rivolgono a te come potrebbero andare al distributore automatico di aiuti. Quando c'è una relazione tra persone, le cose cambiano.

"Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi." (Mt 25,35-36)

Etichette: ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page