18 agosto 2020

la preghiera del cuore

 In questi giorni di ozio pressoché assoluto... ho ripreso a leggere libretti che avevo accumulato lì, quasi dimenticandomene. Uno si intitola "La preghiera del cuore". Niente di nuovo: già sentita questa formula e questo modo di pregare che ogni tanto uso anch'io e che arriva dalla tradizione orientale. Perciò ho iniziato a leggere sapendo già che cosa si diceva e avendo già letto altro in merito. Però. Però quando all'inizio viene fatta una diagnosi dei problemi della preghiera nella cultura occidentale (troppo cerebrale, troppo distratta dalle mille cose e dai mille pensieri, poco "col cuore") è come se una eco lontana mi risuonasse dentro: "Ricordati... ricordati... che poi ti dimentichi e te ne torni al tran tran di prima". Una specie di eco profonda che dava pace, come quando sai che stai partendo per le vacanze e che stacchi un po". 

Già. Spesso ci dimentichiamo di avere questo cuore profondo e cerchiamo di barcamenarci tra alti e bassi, senza cercare il riposo dove il riposo lo trovi di sicuro.

"Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,

ti ricompenserà." (Mt 6,6)

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