18 ottobre 2020

il nuovo annuncio del Vangelo

 Venerdì sera al consiglio pastorale diocesano il teologo torinese Roberto Repole ha parlato del nuovo modo di concepire l'annuncio e la missione: come un dono. Come qualcosa di assolutamente gratuito, che non chiede prezzi neanche morali. Bella riflessione che avevo già fatto perchè entrambi abbiamo letto le stesse fonti filosofiche, dato che facevamo insieme aggiornamento a Torino con altri docenti. Ma ieri ne ho avuto la riprova con gli adulti che oggi hanno ricevuto la cresima. Non ho voluto spingerli alla confessione, pur avendo messo loro di fronte la questione e aver spiegato in dettaglio cosa significa confessarsi. Uno di loro è venuto ieri mattina e la confessione è durata un'ora. Un'ora di confessione mista alla riconsiderazione della fede: non una conversione alla s. Paolo, ma comunque una una nuova direzione di marcia che lui ha preso.
Basta così. Basta il suo gesto per giustificare la fatica di dieci incontri serali con persone mosse da motivazioni diverse. Basta quella confessione assolutamente gratuita per capire il tesoro prezioso che la fede è per tutti e non solo per chi crede...

"e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo»." (Gv 4,42)

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