08 ottobre 2020

Il passo lungo del Papa

 E' proprio vero che lo Spirito ultimamente (ma forse anche prima?) dona alla Chiesa il Papa che serve in quel momento. Così Giovanni Paolo II ha riavvicinato le folle, Benedetto XVI ha iniettato cemento nelle fondamenta teologiche messe a dura prova da Giovanni Paolo mentre papa Francesco apre nuove strade da profeta. Oggi il mondo ha più bisogno di profeti che di testimoni e non ha bisogno di maestri. Così anche l'ultima enciclica guarda il mondo come lo guarderebbe Dio e non come lo guarderebbe il Papa, il cristiano medio, il cittadino medio del mondo. E come è stato con gli ultimi suoi grandi scritti, Evangelii Gaudium, Laudato si', Amoris Laetitia ecc. non resterà lettera morta ma innescherà trasformazioni. Sì, perchè "il tempo è superiore allo spazio". Non basta seminare, come qualcuno dice: bisogna verificare che il seme sia buono altrimenti né tu e nessun altro raccoglierà i frutti. Se guardiamo alla fine che fanno i documenti ecclesiali specie della Chiesa Italiana sembra tutta semente di scarto, già ampiamente marcita.

"Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto." (Dt 18,15) 

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