26 novembre 2021

Arte vera e arte fuffa

 Dicevo ieri che avevo due considerazioni da fare vedendo la mostra di Fattori. La seconda derivava dal fatto che qualche ora prima in facoltà ci avevano fatto vedere una piccola esposizione intitolata "Vulnerabilis" con cinque opere contemporanee sulla vulnerabilità umana. Al di là dell'apprezzamento o meno per l'arte contemporanea, la questione è che chi ce l'ha illustrata, ci ha spiegato tutti i significati che lei leggeva dietro quelle opere d'arte. Come se dovessimo imparare qualcosa a memoria. Ma l'arte prima di tutto parla da sé, poi al massimo, se non la capisci, vai a documentarti, esattamente come se non capisci una lingua straniera. Spiegare a tutti i costi un'opera d'arte è ammazzarla. Specialmente quando l'opera d'arte non ti colpisce per niente.

"Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine." (Dan 5,2)

lo sfregio, la profanazione




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