31 gennaio 2022

Ennio

 Recuperiamo indietro. Sabato sera finalmente mi sono riconciliato con il cinema e sono andato a vedere il docufilm su Ennio Morricone di Giuseppe Tornatore. Ho capito che il cinema è sempre cinema e che sprofondarsi nella poltrona per vedere un film su Netflix o, peggio, sul monitori di un computer è come guardare la riproduzione della Gioconda su internet pensando che sia la stessa cosa che guardarla al Louvre. 
Ma soprattutto il film è stato strepitoso: due ore e mezza di biografia, musica, spezzoni di film, lezioni di storia della musica contemporanea, ricordi e proiezioni in avanti, senza neanche accorgertene. Tensione talmente alta che quando arrivi alla colonna sonora di Mission devi trattenere le lacrime. E poi la consapevolezza che persone come Morricone o Mattarella hanno una cosa in comune: credere profondamente in qualcosa (Morricone nella forza della musica e Mattarella nelle istituzioni) e mettersi al suo servizio. Conterà il fatto che sono della stessa generazione, mentre quelle dopo preferiscono credere in tante cose ma senza dedicarci proprio tutto se stessi?

"Egli [Abramo] ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli" (Rm 4,18)




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