Campagna elettorale impari
Sempre più stiamo assistendo ad una campagna elettorale impari. Difficile capirci qualcosa. L'ideale sarebbe che i candidati sindaci ci dicessero che cosa intendono fare, qual è il loro programma. Non è così: qualcuno ha un programma dettagliatissimo ma che dovrebbe divulgare, qualcun altro non ha programma ma solo slogan. C'è chi ha un programma su qualcosa e lo fa valere come se fosse "il" programma e c'è chi invece del programma ha delle formule magiche con qualche parola fatata che sparge qua e là. C'è chi ha come programma grandi ideologie che quando le metti sul tavolo sono come neve che si scioglie.
Anche come media si è in difficoltà. La formula del confronto tra candidati sindaci è come mettere insieme animali diversi e pretendere che parlino tutti la stessa lingua, ma quando fai delle domande più specifiche sono pochi quelli che hanno idee chiare e soprattutto realizzabili.
Se ne esce solo con il recupero di un senso di cittadinanza che "rialfabetizzi" coloro che sapevano cosa significava andare a votare ma se lo sono dimenticato, delegandolo a chi lo sapeva bene e ne approfittava.
"Ella [la sapienza] infatti tutto conosce e tutto comprende:
mi guiderà con prudenza nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria.
Così le mie opere ti saranno gradite;
io giudicherò con giustizia il tuo popolo
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