Il futuro del mondo
Ho partecipato ad un dibattito al salone internazionale del libro di Torino sul futuro delle relazioni internazionali e sul multilateralismo. E' stato interessantissimo e mi ha fatto rivalutare il ruolo dell'Onu e della diplomazia con i suoi tempi a volte eterni. Mi sto convincendo che è la diplomazia a richiedere più tenacia che non chi cerca di usare metodi duri. La forza del dialogo, il credere nel dialogo è la vera grandezza. Inoltre, come è stato detto, la guerra non è la continuazione della politica con altri mezzi (von Clausewitz), ma il fallimento della politica. Perciò anche la politica richiede tenacia e grandezza morale.
Ancora: scommettere sulle future generazioni, perchè quelle precedenti tendono a pensare che la guerra sia inevitabile (perciò la mettono in conto e appena possono la fanno scoppiare). Non è la guerra ad essere inevitabile, ma la violenza: è questa che va gestita già solo a livello personale. A volte la violenza viene fatta passare per determinazione, fiducia nelle proprie idee e valori. Inganno...
Infine il ruolo delle donne come abili mediatrici e creative, capaci di individuare strade dove prima non si vedeva alternativa. Effettivamente un riequilibrio dello sguardo maschile e di quello femminile (anche nella Chiesa) è l'unica alternativa possibile alla situazione stagnante in cui spesso si finisce.
"La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà." (Is 11,5-6)
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