02 maggio 2010

battesimo da grandi

Ieri sera sono andato a trovare una famiglia di albanesi che ha chiesto il battesimo e che sta seguendo il corso. Padre, madre, figlio grande e figlio piccolo (quest'ultimo battezzato a febbraio). Abbiamo chiacchierato per più di due ore sulla fede e mi hanno raccontato del loro grande desiderio che da tempo avevano e che ora si sta realizzando. Mi è rimasta impressa una frase che la donna ripeteva spesso: "Quello che facciamo al corso c'entra con quello che abbiamo dentro" o qualcosa di simile. Lei lo diceva anche rispetto ad altri incontri avuti con i testimoni di Geova e i Mormoni: nel cristianesimo le cose rispecchiavano ciò che avevano dentro. Già: ciò che noi chiamiamo "catechesi" o "dottrina" in realtà dovrebbe essere una specie di didascalia per comprendere quello che si agita nel nostro animo, visto che lo stesso Spirito è all'origine sia di noi, sia della Rivelazione cristiana. Se questo non avviene o è perché siamo superficiali e non andiamo a guardare in profondità dentro di noi oppure è perché la nostra catechesi è solo arido studio a memoria di formule, parole, ragionamenti che non evocano più nulla.

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