31 marzo 2022

in giro per la liguria

 Lunedì scorso sono tornato in Liguria dopo due mesi per fare un giro a piedi da Finale Ligure a Varigotti con salita a capo Noli, discesa su Noli e arrivo a Spotorno. Il caldo cominciava a farsi sentire e l'ombra c'è stata solo mentre ero nel bosco. Interessante comunque il camminare per qualche ora quasi da solo, la bella chiesetta di San Lorenzo, gli scorci sul mare e il vedere i gestori dei lidi che stavano lavorando per le riaperture...

"Benedite, mari e fiumi, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli." (Dan 3,78)

Da Finale a Varigotti

Mare a Varigotti

Chiesa di s. Lorenzo al di sopra di Varigotti

Bosco verso capo Noli

Noli



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24 marzo 2022

Ancora guerra

 Chissà come mai tutte le guerre dovrebbero essere "lampo" e poi durano nel tempo.

Chissà come mai in ogni guerra c'è il cattivo contro cui tutti si scagliano (Gheddafi, Sadam Hussein, Obama Bin Laden, Putin, ecc. ec.) e poi si scoprono che anche gli avversari non sono caste verginelle.

Chissà come mai in ogni guerra ci sono persone che vanno in miseria e settori economici che si arricchiscono (e dietro gli stati).

Chissà come mai in ogni guerra tutti invocano le armi e quando poi la guerra smette tutti invocano il disarmo.

Chissà come mai in guerra tutta l'informazione nemica viene chiamata propaganda e poi si scopre che anche l'altra parte era ignara di molte cose.

Chissà come mai le guerre scoppiano ancora quando tutti si dicono contrari.

Forse la guerra fa scendere la cortina fumogena sul mondo ma svela ciò che nessuno vuole vedere.


Son rimasto lontano dalla pace,
ho dimenticato il benessere.
E dico: «È sparita la mia gloria,
la speranza che mi veniva dal Signore». (Lam 3,17-18)




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17 marzo 2022

il popolo lontano...

 Sto passando a benedire le famiglie di case popolari. Completamente lasciate a se stesse, tra incendi in alloggio, tensioni, sporcizia e il barcamenarsi quotidiano. A volte trovi dignità, a volte rassegnazione, a volte rabbia, a volte nulla. Difficile che trovi serenità. Ci saranno sicuramente responsabilità individuali. Ma ce ne sono anche politiche e sociali: alloggi fatti con materiale scadente, che a vent'anni dall'inaugurazione fanno acqua da tutte le parti, il verde non curato, che diventa jungla e altro simile nn aiuta ad invogliare un riscatto.

"Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge." (Sal 69,3)

Ascensore con un tavolo davanti...



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13 marzo 2022

Riprendiamo il blog

Senza accorgermi sono passate quasi due settimane dall'ultimo post. Devo dire che la guerra in Ucraina mi ha tolto un po' la voglia di descrivere la vita quotidiana, ma in fondo è questa che fa da contesto e, anche se è toccata prima dall'epidemia e poi dalle notizie del fronte, alla fine per noi non è ancora cambiato molto. E allora una sintesi di questi giorni:
- le discussioni intorno alle responsabilità della guerra, avute anche con alcuni sacerdoti, in particolare sul rifornire la resistenza ucraina di armi: sono convinto che la frittata è fatta anche per le continue provocazioni della Nato, ma che aumentare il livello di armi in circolazione continua a generare violenza. Non è detto che la caduta dell'Ucraina sia la fine della guerra: bisogna anche tenerla...
- il dialogo con molta gente durante la benedizione delle famiglie, le preoccupazioni, l'adagio "eravamo appena usciti dall'epidemia e non c'è stato tempo di rifiatare...": forse la battuta migliore è di una signora: "Eravamo signori e non sapevamo di esserlo";
- la cena a casa di una famiglia amica che è molto stanca, presa tra la cura dei genitori e il lavoro di lui che ormai lo porta all'estero: le condizioni delle famiglie sono assai più pesanti a volte di quelle dei sacerdoti;
- molte occasioni belle di confronto con giovani (scout, bambini, giovani, ecc.) che appassionano e che fanno guardare con grande ottimismo al futuro della chiesa e della fede
- la voglia di informare, di informarsi, di suscitare dibattito sia attraverso il giornale, sia nel corso di teologia della diocesi: è un momento cruciale della storia e ci siamo lasciati alle spalle un'epoca che durava da almeno 30 anni. Bisogna costruire un futuro diverso e bisogna farlo insieme.

"Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!" (Is 43,18)



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01 marzo 2022

Alla vigilia della Quaresima

Quest'anno la Quaresima si preannuncia diversa. Stavo pensando che lo scorso anno eravamo in piena pandemia e l'anno prima ancora di più. Tutti centrati su noi stessi, sulla situazione in Italia, in Piemonte, ad Asti, nelle nostre case. Invece quest'anno siamo tutti centrati sull'Ucraina, sulla Russia, sull'Europa, sulle potenze mondiali. Ieri mentre passavo a benedire, più persone hanno espresso preoccupazione e hanno collegato la preoccupazione per gli effetti dell'epidemia con quelli per gli effetti della guerra. Della serie: non si può fiatare, via un casino eccone un altro (concetto espresso anche da Luciana Littizzetto domenica sera a Che tempo che fa). E' vero, ma forse ci siamo abituati male e converrebbe riprendere a informarsi bene su cosa avviene nel mondo, non solo in Europa, ma in luoghi sperduti dove la gente continua a morire. Forse ci stupiremo meno delle centinaia e migliaia di persone che cercano di entrare in Europa...

"Ricordati Signore, di quanto ci è accaduto,
guarda e considera la nostra umiliazione"
(Lam 5,1)

Guerre e crisi umanitarie nel mondo


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