30 aprile 2023

di ritorno dalla ross (scout)

 Ancora qualche giorno passato con i giovani 20-21 enni che provenivano da diverse parti d'Italia (compresa Sicilia e Sardegna) e che devono decidere se prendere la Partenza, completando il loro percorso scout. Siamo andati a piedi da Castell'Alfero a Pontestura, passando per Calliano, Moncalvo e santuario di Crea. Paesaggi bellissimi, testimonianze bellissime (cascina Graziella di Libera, un sacerdote di Casale e una rappresentante dei familiari delle vittime dell'amianto) e incontri piacevoli. Ma un campionario di giovani che mi ha dato da pensare assai. Problemi enormi di qualcuno, che sconquassano la loro giovane età anche se in alcuni casi si riferiscono all'infanzia e sono stati in parte superati. Tanta voglia di costruire belle relazioni tra loro, un variegatissimo panorama da chi è più solido nella fede a chi non è neanche battezzato. Eppure c'è un campo vergine rispetto alla fede in Gesù cristo che viene sempre accolto con grande interesse, se annunciato bene. Non così per la Chiesa, che in certe situazioni diventa ostacolo per la stessa figura di Gesù Cristo. Per poter porre loro il problema che se Cristo l'ha costruita forse un senso ce l'ha, è necessario a volte prendere le distanze da essa per "far rientrare dalla finestra quel che è uscito dalla porta". E poi resta la domanda che ogni tanto inquieta: ma i giovani che incrociamo ordinariamente nelle parrocchie sono alieni, sono una élite ristretta o sono solo un pezzo di se stessi (e l'altro pezzo, più o meno consistente resta nella vita che fanno il resto della settimana?).

"Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza." (Gv 10,10b)


Calliano

Verso Moncalvo
foto di gruppo 


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14 aprile 2023

Superamento del campo nomadi

 Ieri sono stato in Comune per la presentazione del lavoro che l'associazione 21 luglio sta facendo per superare il campo nomadi. E' terminata la prima dei sei fasi, che si concluderanno a fine 2024. E' stata fatta una fotografia della situazione e sono state contattate tutte le famiglie presenti al campo. Un lavoro rilevantissimo che prelude ad una buona riuscita del progetto. Sono almeno 30 anni che si ragiona intorno al campo nomadi e l'approccio di questa associazione è molto chiaro: i nomadi che da molti anni sono lì e che per metà sono cittadini italiani non sono nomadi. E il campo nomadi è una baraccopoli. Dunque vanno inseriti gradualmente nella società senza preservare valori culturali presunti, che se c'erano ora impediscono l'integrazione. Punto.

Il peggior nemico di tutto è l'ideologia, che impedisce di risolvere i problemi. Quando l'impianto di valori diventa ideologia non ha più valore, sia che sia una fede, sia che sia un'idea politica o di uomo. E quando un impianto di valori diventa ideologia? Lo spiega il sociologo Karl Mannheim: quando non usa su se stesso i criteri di critica che usa per gli altri, dando per scontato di essere nel giusto. Il vaglio critico va usato anche su se stessi e sulla propria fede.


"L'adorazione di idoli innominabili
è principio, causa e culmine di ogni male." (Sap 14,27)


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10 aprile 2023

Al termine della Pasqua

 Giornate decisamente intense e oggi il grande relax... Ma soprattutto giornate profonde con tante occasioni per meditare e per farsi domande. Giornate tra giovani che fanno il triduo, celebrazioni da preparare e che vedono la gente coinvolta. Giornate con "straordinari" tipo le molte confessioni pasquali, il battesimo di una bambinam figlia di genitori ortodossi moldavi e l'iniziazione cristiana di una giovane africana che frequenta l'oratorio. E poi gli auguri, le ore trascorse in famiglia, l'ordinario che viene dimenticato.

Insomma: il segno di qualcosa che cambia e che fa guardare con enorme fiducia al futuro della fede.

"L'angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto" (Mt 28,5-6). 










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07 aprile 2023

Giovedì santo... raccolto

 Un gran bel giovedì santo, come non se ne vedevano da anni, anche prima della pandemia. Messa crismale per pochi intimi ormai e anche se le parole del vescovo partono dal tono di "abbassiamo le saracinesche e ciao" poi si riprende e parla di coraggio da mettere nel cercare nuove strade e nuove forme di presenza della chiesa. Giusto. O meglio: se la situazione cambia è inutile deprimersi e neanche pomparsi di linguaggio da "prima linea". Basta semplicemente adeguarsi ai tempi nuovi. Il pranzo del clero però è all'insegna della cordialità e questo fa capire che nonostante tutto le prospettive hanno già superato il "punto basso".

Messa in coena domini con i bambini che devono fare la prima comunione che si presentano e con i ragazzi della cresima ai quali si lavano i piedi. Bella e partecipata, alcuni genitori parlano di essersi emozionati. La liturgia è importantissima non solo per comunicare qualcosa ma per far sentire la nostalgia di qualcosa che si è lasciato dietro e che si riscopre: prima tappa per la rievangelizzazione. E poi gente che si ferma ad adorare fino a mezzanotte... 

"Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione" (Lc 22,15)


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04 aprile 2023

Comunione ai malati

 Quest'anno il giro è molto veloce... Qualcuno in ospedale, qualcuno se la sente di venire in chiesa, qualcuno trasferito dai figli, qualcuno non si trova. La condizione della persona malata è molto effimera: a volte si vive alla giornata, spesso si hanno tante ore davanti e poi dipende dalla malattia e soprattutto dalla sofferenza provata. Una cosa è certa: se vai devi adeguare i tempi ai loro e magari ti ricordano che è inutile correre troppo. Bastano pochi secondi e la tua vita può cambiare radicalmente per anni. Bastano pochi secondi e la guarigione non arriverà mai. Ma quando parli con alcuni di loro ti rendi conto che molti hanno il polso della situazione, più di altri che sfarfallano tra un impegno e l'altro e non sanno dove sono. Insomma: è molto importante andare a trovare le persone malate più per te che per loro...

"Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? " (Lc 12,20)



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03 aprile 2023

Palme da brivido

 Al termine della celebrazione delle Palme ieri mattina ho avuto una specie di brivido: per la prima volta da qualche tempo sembra di essere tornati alla prepandemia ma con una consapevolezza diversa. Tanta gente e relativamente poco casino nonostante la presenza di tanti bambini per l'incontro di catechismo. Tutto fila liscio, la processione composta ma nello stesso tempo non seriosa, coro ok nonostante l'assenza dell'organista ufficiale e via così. Quelli che fuori "abusivamente" (ma avevano chiesto il permesso..) vendevano ulivo molto rispettosi e anche si sentivano parte dell'insieme. Incasso penso eccezionale per l'offerta dell'ulivo, vedendo il peso delle monete e la quantità di carta (moneta) nelle cassetta dell'offerta. Alla fine diversi restano in chiesa a parlare e a stare insieme, mentre non si fa fatica a trovare qualcuno che stia al banco dell'ulivo (altri anni occorreva sempre cercare appositamente qualcuno). Sarò troppo roseo, ma mi piace pensare che la gente cerca nella fede un po' di serenità e di pace d'animo e non è male come inizio.


"La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava:
Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli!"
(Mt 21,9)

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