25 novembre 2016

traballamenti

Qualche problema al ginocchio mi frena un po' e ancora una volta si sperimenta quanto è importante la salute. Ma altrettanto importante è la salute interiore... Le grandi piogge di questi giorni fanno sperimentare quanto è importante la manutenzione del territorio. Ma altrettanto importante è la manutenzione interiore... Gli accesi dibattiti sul prossimo referendum fanno sperimentare quanto è importante partecipare e capire come stanno le cose. Ma altrettanto importante è partecipare e capire quanto si muove interiormente... Le questioni globali (economia, migrazioni di popoli, terrorismo islamico, guerre) fanno capire quanto è importante che tutte le nazioni  affrontino i problemi in modo non superficiale. Ma altrettanto importante è affrontare in modo non superficiale le questioni che riguardano la propria vita interiore...

"E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino" (Lc 29,31)

20 novembre 2016

cardinal Simoni

Mi ha colpito l'immagine del neo Cardinale Ernest Simoni durante il concistoro, prete albanese perseguitato dal regime comunista, che avevo conosciuto durante gli esercizi spirituali organizzati dal Prado. Allora aveva portato la sua testimonianza veramente forte delle persecuzioni, eppure così esile non sembrava possibile potesse avere una forza simile. Però aveva uno sguardo benevolo, come di chi ne ha viste di tutti i colori e ne è uscito illeso e ora non teme più nulla.
Vederlo cardinale mi ha fatto rivalutare la categoria; in foto vestito di rosso ha mantenuto lo stesso sguardo. Probabilmente riuscirà anche a resistere alle tentazioni del cardinalato...

"Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti" (1 Cor 1,26)

18 novembre 2016

missionari e apertura mentale

Ieri in seminario c'era il padre missionario che una volta all'anno gira per i seminari per proporre l'esperienza missionaria. Ho avuto poco tempo per parlare con lui, però ho sentito che parlava con i seminaristi prendendo il caffè. Era stato soprattutto nelle Filippine e negli Stati Uniti: due contesti un po' diversi e non necessariamente di "paesi poveri". Eppure il modo con cui parlava della situazione mondiale, delle problematiche di altri mondi e il modo con cui ragionava delle cose di casa nostra avevano un freschezza e un brio che noi ci sogniamo. E' come se avessi la percezione che pensi di conoscere il mondo standotene in casa o, peggio, guardandola per Tv. Siamo effettivamente un po' dei provincialoni e forse anche come sacerdoti sarebbe importante ogni tanto fare qualche esperienza missionaria per aprirci un po' la mente e fare un po' i cittadini del mondo e un po' meno i cittadini di un cielo che assomiglia alla nuvoletta di Fantozzi.

16 novembre 2016

Europa e Stati Uniti

Ho letto un interessante articolo sul Vita e Pensero 4/2016 del sociologo Mauro Magatti  a proposito dei movimenti di popoli nei quali siamo coinvolti. Egli riporta la riflessione del filosofo francese Rémi Braque, per il quale mentre gli Stati Uniti sono il mondo della nuova frontiera, del sempre nuovo, l'Europa è il mondo dell'inclusione progressiva di nuovi popoli e nuove culture entro lo zoccolo duro di una cultura classica. Così è stato alla fine dell'Impero Romano d'Occidente, così è stato per l'Islam, così è stato per le culture latinoamericane. Tecnicamente la chiama "continua rinascenza". Oggi è l'Europa ad essere chiamata in causa per avviare una ennesima "rinascenza" a fronte delle pressioni di altri popoli, che invece negli Stati Uniti sarebbero buttati dentro il calderone del melting pot. 
Pensavo che anche il cristianesimo è chiamato a questa continua rinascenza e che muore quando resta ingabbiato dentro gli schemi stantii sia a livello di organizzazione, sia a livello di interpretazione delle Scritture, sia a livello di culto. Perciò l'ecumenismo e il dialogo interreligioso non sono "aperture" agli altri, ma vie per la propria sopravvivenza, come quando apri una finestra per far entrare aria fresca in una stanza piena di fumo (dell'incenso?).

"A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte" (Ap 21,13)

15 novembre 2016

gruppi whatsapp

Il nuovo supplizio. I gruppi di whatsapp ti fregano. Li fai per comodità, perchè non costano nulla, perchè riesci a comunicare direttamente con un gruppo di persone senza doverle cercare una ad una e senza convocarle insieme. Poi succede come in ogni altro gruppo "fisico" di persone:
- c'è chi non sta zitto un attimo
- c'è chi non parla mai
- tu stesso tiri fuori il peggio che sei
- si possono condividere cose importanti
- c'è chi ti fa fare una bella risata
- c'è chi sa solo far ridere
- c'è chi va e viene
-....

L'unico problema è che quando i gruppi a cui appartieni sono più di 5 allora è come se frequentassi contemporaneamente più di cinque compagnie di amici. E come si fa? Mentre sei con una, quelli di un'altra ti telefonano per proporti di passare la sera con loro. Poi ti accorgi che è un po' che non senti la terza compagnia e allora la contatti. Poi ti ricoverano in neurologia.
Però è proprio vero che le dinamiche della rete sono le stesse della vita in diretta.

"Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo" (Eb 1,1-2)

13 novembre 2016

musica e fede

Ieri sono andato ad ascoltare un concerto d'organo con repertorio classico e contemporaneo. E per l'ennesima volta è capitata la stessa reazione: la musica di Bach ti fa spontaneamente guardare in alto, in particolare il grosso crocifisso che era nella chiesa mentre la musica contemporanea ti fa guardare in giro... La musica di Bach è intrisa di fede, quella contemporanea è intrisa di terra. Se di là le linee melodiche si susseguono rincorrendosi, di qua tutto va più disordinatamente (o forse c'è un ordine ma io non lo conosco). Specchio dei tempi: un'ordine che dalla terra sale al cielo ai tempi di Bach e un moltiplicarsi delle possibilità in apparenza inconciliabili nella contemporaneità. E però, a voler seguire la metafora, un ordine gerarchico incrollabile ai tempi di Bach e lo "smontaggio" rivoluzionario della contemporaneità, che fugge ogni ordine. Però: potrà esistere un "nuovo ordine" oppure dovremo sentirci perennemente smontati anche interiormente?

"Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare". (Ger 1,10)

11 novembre 2016

tra buddismo e cristianesimo

Ieri durante la benedizione delle famiglie ho parlato con una persona di ambiente popolare che ha avuto un percorso spirituale tutto suo. Dopo la perdita dolorosa del fratello ha abbandonato la fede (una fede di tradizione). Poi si è accostata al buddismo e l'ha sposato in pieno, diventando anche attiva all'interno del movimento. Ricordo qualche anno fa che mi spiegava di non ritenersi fuori dal cristianesimo perchè il buddismo è inclusivo e ricordo che mi aveva pure passato qualche libro. Questa volta invece era reduce da un pellegrinaggio a Medjugorie, che l'ha colpita parecchio ed è stata spinta a tenere insieme la preghiera cristiana è la pratica buddista. Ora lei si sta interrogando se il passaggio al buddismo non sia solo stato temporaneo per non perdere del tutto il rapporto con la fede e poi riaccostarsi al cristianesimo. Certo che se così fosse si avrebbe la prova "mistica" della superiorità del Dio cristiano sulla religione buddista, via legittima però più parziale, alla Verità.
Detto così, però non è una bella cosa, ma fa comunque pensare.

"Da tutte le nazioni venivano per ascoltare la sapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra, che avevano sentito parlare della sua sapienza" (1Re 5,14)

10 novembre 2016

trump

Passato lo shock dell'elezione di Trump e pensandoci un po' sopra, ascoltando qualche commento e vedendo cosa è successo con la Brexit e altro in Europa, devo dire che mi viene più da prendermela con i democratici che con Trump. In fondo la sua persona ha portato la gente che non avrebbe votato a votare e questa è la novità. Non è che chi votava democratico ha cambiato bandiera, ma più gente è andata a votare. Un voto di gente popolare contro l'élite democratica.
La stessa cosa è successa per la Brexit. E' inutile che ci si arrabbi perchè la gente vota così: è che certi ideali non hanno gambe, ma solo testa e non tutti hanno così tanta testa.
Questo sta succedendo anche per la chiesa: le classi popolari la stanno abbandonando e se non fosse per papa Francesco che ha capito e le recupera, a quest'ora saremmo morti tra corsi di formazione, progetti pastorali, gruppi di discussione. E' complicato mediare il Vangelo alla gente popolare che vuole la messa per il "suo" defunto, che vuole la festa di prima comunione più di quanto non voglia la comunione, che vuole la devozione al santo di turno più di quanto non voglia la Bibbia. E' complicato, ma seguendo la strada di condannare sdegnosamente tutto questo si arriva a Trump presidente Usa.

"Dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne" (Rm 9,1-3)

09 novembre 2016

vicini "in degrado"

Ancora nella stessa zona per la benedizione delle famiglie incontro famiglie un po' allo stremo per la situazione disastrata di alcuni vicini di casa che ne combinano di tutti i colori (dal buttare giù roba dal balcone, al lasciare sporcizia su dalle scale al rumore ad ogni ora della notte compresi spostamento di mobili, ecc.). Oltretutto sono italiani e non c'è neanche la scusa degli immigrati che sono abituati diversamente. Un'altra vicina, evangelica, mi dice che hanno il diavolo... Già vivere in ambienti degradati non è granchè. Avere anche vicini degradati deve essere come se neanche a casa tua puoi ricaricarti e distenderti. Una tensione continua. Veramente una polveriera. Quando ascolto di queste cose mi viene da ridere pensando che, nel caso venissero in chiesa, trattiamo tutti allo stesso modo senza immaginarci che cosa si portano dietro dalle loro case...

"I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva. Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: «L'acqua è nostra!». Allora egli chiamò il pozzo Esek, perché quelli avevano litigato con lui" (Gn 26, 19-20)

06 novembre 2016

bambini all'attacco

Questa mattina c'è stata l'attività particolare per i bambini più piccoli durante la messa e ho dovuto condurla io. Il Vangelo non era facile ma mi ha colpito l'attenzione con cui loro pendevano dalle mie labbra. Forse non è tanto il fatto che fossi io, quanto il fatto che fossi uno grande: con la stessa attenzione pendevano dalle labbra di chi proponeva loro in seguito di colorare ciò che aveva attinenza al Vangelo oppure di cantare. Non tutti rispondevano allo stesso modo: chi faceva il timido, chi cercava la mamma e poi era più spavaldo, chi si "buttava" come se fosse già navigato. Quando Gesù dice che bisogna essere come bambini per entrare nel Regno, forse voleva dirci che l'animo del piccolo si affida con naturalezza all'adulto, perchè non può fare altrimenti, anche se a volte questo lo frega. Se realmente ci si buttasse col medesimo animo nelle cose della vita e in Dio, senza difese, magari saremmo più vulnerabili  ma anche più appassionati.

"Io sono tranquillo e sereno 
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia" (Sl 130,2)

05 novembre 2016

case in degrado

Ieri durante la benedizione delle famiglie sono passato in tre scale di palazzi popolari che nel giro di pochi anni sono cadute in degrado. Umidità con distacco di colore su dalle scale, a volte lampadine bruciate non sostituite, famiglie che hanno vissuto per anni e che ora in poco tempo se ne sono andate, alloggi che non sai chi ci vive perchè il campanello riporta ancora il nome della famiglia precedente oppure nessun nome, buche delle lettere in parte rotte.
Quando abiti in ambienti simili non solo non sei incoraggiato a tenere in ordine il tuo palazzo, ma hai l'idea che tutto il mondo sia lasciato andare. Forse per recuperare il senso di legalità bisogna partire dall'incoraggiare la gente a responsabilizzarsi in casa propria...

"Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
i gufi riempiranno le loro case,
vi faranno dimora gli struzzi,
vi danzeranno i sàtiri" (Is 13,21)

04 novembre 2016

istituzione e carisma

Spiegando a scuola istituzione e carisma in sociologia della religione, mi è venuto di fare l'esempio di Benedetto XVI e papa Francesco, il primo, uomo dell'istituzione, che metteva sempre gli accenti giusti al posto giusto con discorsi equilibrati "da Papa". Il secondo, uomo carismatico, che esagera sempre e non è quasi mai politically correct, ma che trascina le folle. Lo Spirito sa se mandare avanti l'istituzione o il carisma, anche nei nostri ambienti. Una volta si diceva che l'istituzione irrigidisce e il carisma rivivifica, però le dimissioni di papa Benedetto XVI sono state più rivoluzionarie, per ora, di qualsiasi decisione di papa Francesco. D'altra parte anche Hitler è stato un personaggio carismatico e non se ne sentiva il bisogno.
Forse l'azione dello Spirito fa sì che l'istituzione non sia del tutto sclerotica e che il carisma vada a buon fine...

"Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione" (Is 61,1)