31 marzo 2019

supeeroi ma non solo

Mi sono concesso una serata al cinema con i supereroi e sono andato a vedere Captain Marvel. Effetti speciali stratosferici, scene mozzafiato, qualche ingenuità ma alla fine me ne sono tornato a casa con il ricordo del fatto che coloro che sembravano i buoni erano in realtà i cattivi e plagiavano gli altri per crederlo. Proprio così: a volte si è dalla parte sbagliata perchè tutti sono da quella parte e si combattono i buoni demonizzandoli. La verità è dura da ammettere e soprattutto, una volta ammessa, richiede di pagare qualche prezzo...

"E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». «No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio»" (Mt 13,28b-30)

30 marzo 2019

Leggere

Era proprio questa edizione...
Ieri dopo tanti secoli ho ripreso la tessera della biblioteca e ho preso libri in prestito. Era parecchio tempo che non entravo più e ricordo ancora quando presi in prestito da ragazzo il primo libro nella biblioteca del mio paese appena inaugI misteri della jungla nera di Salgari. Da allora ho letto centinaia di libri di ogni genere. Per me erano veri e propri amici. Ieri ne ho sentito la nostalgia: non tanto dei libri in sé quanto dei libri in prestito dalla biblioteca. Perchè se li compri non puoi spendere così tanto, ma se li prendi in prestito... Sicuramente aumenterà il tempo dedicato alla lettura. E sarà come viaggiare stando a casa, entrare nel mistero del mondo senza iniziazioni particolari, ma soprattutto condividere con gente che non conosci (autori, protagonisti, ecc.) qualcosa di te.
urata. Avevo accompagnato il mio parroco a benedirla e vedere tutti quei libri mi aveva affascinato. Il libro era

"Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: 'Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele'." (Ap 10,9)

29 marzo 2019

populismo, nazionalismo, sovranismo, suprematismo

Ieri sono intervenuto ad una serata organizzata dalla parrocchia di Villanova sull'Europa, parlando del significato di termini come populismo, nazionalismo, sovranismo, suprematismo. Avevo accettato più che volentieri perchè mi era sembrato di tornare ai tempi di scienze politiche, quando mi ero appassionato di politica e di filosofia politica. Poi nel corso degli anni ho seguito sempre più di striscio. Ma preparandomi per questa serata ho ritrovato passioni sopite. E' stata molto bella: si è discusso tanto e mi sono reso conto di quanto sia necessario dare il quadro di insieme entro cui porre i fatti che succedono per capire ciò che si sta muovendo... Soprattutto mi sono ripromesso di riprendere in mano tutti questi argomenti e di ristudiarli.
Una cosa è sicura: molte cose che sembrano di oggi sono di sempre. E conviene sempre sapere come è andata a finire in passato per capire come uscirne oggi.

"Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.
C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Guarda, questa è una novità»?
Proprio questa è già stata nei secoli
che ci hanno preceduto." (Qo 1,9-10)

27 marzo 2019

comunicazione potente

Ieri mattina al Consiglio Presbiterale si è parlato anche di Gazzetta d'Asti e di comunicazione. Solo un primo scambio di opinioni per capire la funzione pastorale di un giornale diocesano che, come è stato detto, non deve essere solo "bollettino superparrocchiale" pieno delle iniziative che vengono realizzate. Ma neanche un giornale qualunque che riporta informazione e fa qualche approfondimento ogni tanto. Nell'era della comunicazione, quando in pochi mesi la gente è passata dall'essere tutto sommato favorevole all'accoglienza all'essere tutto sommato contraria, si richiede una comunicazione potente. In tre sensi:
1) che progetti quali contenuti comunicare e punti a modificare le opinioni secondo i valori del Vangelo (che sono anche i valori umani): non solo informazione neutrale
2) che metta in movimento, sia militante e non solo per farsi un'idea. Promuova campagne e prenda posizione: non solo informazione cognitiva
3) che non si limiti all'orizzonte locale ma aspi
ri ai temi globali pur se da una prospettiva locale: non solo informazione a corto raggio.

"Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo." (Eb 1,1-2)

26 marzo 2019

ancora adelasia

Eh sì, camminare è un po' una droga. Così ieri mi sono ritrovato sui sentieri del parco dell'Adelasia nei pressi di Cairo Montenotte per un rapido giro che le indicazioni davano di 5 ore e che invece si è risolto in 3. Più il viaggio in macchina che il tratto a piedi... Oltretutto a differenza di Asti là il tempo era brutto. Ma tant'è: il contatto con la terra rigenera il corpo (come Anteo) e la vista del creato rigenera lo spirito.

"Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente" (Gn 2,7)

inizio dello sterrato

punto di osservazione

qualche ostacolo... magari è un'imboscata...

25 marzo 2019

movimento lgbt

Ho capito perchè il movimento Lbgt è diventato così acceso e così per certi versi violento. Ieri ho visto il film Vite cancellate che narra la vicenda di un giovane omosessuale figlio di un predicatore evangelico che è spinto a frequentare una terapia di "conversione" per cambiare. Un disastro, una violenza psicologica immane che solo oggi riusciamo a comprendere. Chissà quante vittime ci sono state, quasi una guerra contro persone che non erano omosessuali per scelta ideologica ma per condizione. Per forza che poi tutto passa sotto l'etichetta della scelta di orientamento sessuale, anche quando uno sa di non sceglierlo. Ce n'è di strada da fare e non solo per la chiesa, come c'è voluta e ancora ci vuole tanta strada per capire che le donne hanno pari dignità degli uomini.

"rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri"
(Sl 145,7)

napoleone e le trincee

In questi giorni ho fatto anche una scappata nei dintorni di Cairo Montenotte per una camminata nei boschi nei luoghi della campagna napoleonica d'Italia quando lui era ancora generale. Una zona ancora mai vista e che è stata suggestiva per il paesaggio tra l'inverno e la primavera. Ma soprattutto i resti degli scavi di trincee che ancora si vedono richiamano il grande lavoro manuale fatto dai soldati. Quanta forza fisica e quanta resistenza per sbancare la cima della collina... Veramente di passi avanti se ne sono fatti: da quando le persone erano veramente un numero e la guerra una cosa del tutto naturale. Oggi magari molte persone restano un numero (vedi i migranti che si conoscono per numero di sbarchi) e la guerra c'è ancora, ma, almeno da noi, deve essere sempre ampiamente ritradotta come "intervento di pace" o "guerra intelligente"(un ossimoro: quando mai la guerra è intelligente..) o altro.

"Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei per noi o per i nostri avversari?». Rispose: «No, io sono il capo dell'esercito del Signore. Giungo proprio ora». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra" (Gs 3,13-14a)

cippo napoleonico della Cascinassa
scavi di trincee

veduta dal punto di osservazione dell'Adelasia

23 marzo 2019

politica alta

Ieri sera alla presentazione del documentario girato per ricordare l'arrivo degli albanesi ad Asti nel 1990-1991 è intervenuto Vincenzo Scotti, ai tempi ministro degli interni, che ci ha fatto ricordare la vera politica. Personaggio da prima repubblica, ma soprattutto personaggio di formazione politica e civica solida, come ne sono rimasti pochi. In poche parole ci ha ricordato i fatti di quegli anni, l'ottusità dell'Europa (già allora...) che considerava la questione albanese come affare dell'Italia e non di tutti. Ma soprattutto, intervistato, ha parlato di una politica che prende decisioni scomode ma per il bene del paese (e a 30 anni da quei fatti si è capito che in quell'occasione il lavoro è stato eccellente), che non si piega alle bizze degli elettori e dei sondaggi e che sa essere ferma anche verso i propri alleati europei.
Allora si cominciava a sparare a zero sulla prima repubblica (e forse qualcosa andava ritoccato) ma la visione ideale esisteva veramente e non era contrattata con gli alleati di governo, con gli elettori, con i mercati e con gli interessi di parte come è adesso.

"Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
Inviala dai cieli santi,
mandala dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia ciò che ti è gradito." (Sap 9,10-11)

22 marzo 2019

burocrazia ecclesiale infinita

In questi tempi si sta parlando della ridefinizione della distribuzione di sacerdoti e parrocchie sul territorio diocesano. Se n'è parlato almeno 3 volte da cinque anni a questa parte senza mai arrivare a nulla. Intanto la situazione si è fatta cruciale e stavolta pare sia quella buona. Purtroppo ieri mi sono reso conto che dovrò parlarne per almeno cinque volte: in segreteria pastorale, in consiglio presbiterale, nella riunione del clero della zona urbana, nel consiglio pastorale della zona urbana e probabilmente nel futuro consiglio pastorale diocesano. C'è qualcosa che non va. Non so cosa. Ma ho capito che cosa genera la disaffezione nelle cose della Chiesa (e probabilmente dello stato).

"Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa." (Qo 1,4)

20 marzo 2019

conclusa la benedizione delle famiglie

Ieri ho concluso il decimo giro della benedizione delle famiglie, iniziata a Pasqua. All'inizio era un'avventura: conoscere le vie, i palazzi, le persone. Poi è diventata una sfida: il riuscire a concluderla in tempo, il cercare di razionalizzare il giro, il come registrare le visite. Ora sta diventando una necessità spirituale: partire, lasciare il lavoro di ufficio, partire con la neve dell'inverno (poca per la verità, quest'anno...) e il caldo torrido di luglio, ma soprattutto conoscere le persone, le loro storie (in dieci anni di vicende ne succedono), vedere quanto e come la fede si radica in loro. Anche un'occasione per capire come il sacerdote viene percepito oggi e come vivere il ministero in modo che non tradisca la fede cercando di essere compagnone, ma neanche la gente cercando di essere più ieratico possibile...

"Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perchè nella fede voi siete già saldi." (2Cor 1,24)

18 marzo 2019

come si genera violenza

Ieri ho toccato con mano come si genera violenza e come questa degenera. Il ragazzo eritreo ospitato in parrocchia è stato minacciato seriamente da un padre il cui figlio di 9 anni aveva ricevuto il giorno prima un calcione per un equivoco su una frase detta mentre il ragazzo eritreo calciava un pallone. Il bambino lo avrebbe incoraggiato ma il ragazzo è stato disturbato nel tiro e ha pensato che lo prendesse in giro: di qui il calcione. Il padre si è fatto vivo solo ieri, vedendo nel campetto "l'aggressore" del figlio e lo ha seriamente minacciato fino a farlo andar via. Il ragazzo è venuto da me e insieme siamo tornati al campetto dove ho visto chi era il padre: persona che conoscevo bene, buono d'animo ma ferito dalla vita e diventato violento specie quando si tratta dei figli. E così pensavo: le ferite ricevute dalla vita (sia del ragaz
zo eritreo, sia del padre) diventano fonte di possibile guerra e violenza. Dietro ogni violenza ci sta una ferita, un fallimento, un senso negativo verso la vita, maturato chissà come.

"Lamec disse alle mogli: «Ada e Silla, ascoltate la mia voce;
mogli di Lamec, porgete l'orecchio al mio dire.
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
e un ragazzo per un mio livido.
Sette volte sarà vendicato Caino,
ma Lamec settantasette»." (Gn 4,23-24)

16 marzo 2019

ritorno alla fede

Da diversi anni non suonavo in quell'appartamento dove sapevo esserci testimoni di Geova che non gradivano la benedizione della famiglia. L'altro giorno mi telefona la moglie: lei non lo è mai stata ma ha sempre obbedito al marito che lo era diventato. Ora se n'è allontanato e, avendo diversi problemi di salute, ha sentito il bisogno di riavvicinarsi alla fede cattolica. Ha raccontato di aver lasciato il cattolicesimo per cattivo esempio di alcuni sacerdoti, ma alla fine ha scoperto di "essere caduto dalla padella nella brace" perchè gran parte degli adepti, dice lui, sono falsi. Eppure lui ha partecipato attivamente, predicazione compresa.
Non è la prima volta che mi capitava di conoscere qualcuno che si era allontanato da quella religione, ma è la prima volta che uno lo fa e rimpiange la fede cattolica. Si vede che, vista dal di fuori, la fede cattolica genera la classica reazione di amore-odio.

"Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure." (1Tm 1,6-7)

15 marzo 2019

L'amore per i figli

A cena da amici che hanno un bimbo particolarmente vivace con molta fantasia e creatività e che alterni atteggiamenti maschili e femminili mi sono reso conto di cosa significhi amare qualcuno che ha una sua originalità, che non corrisponde sempre ai tuoi desideri, che richiede una costante presenza di amore e pazienza. Ne sono stato ammirato e mi sono reso conto che la ricerca esclusiva di coloro che la pensano come te, il chiudersi nel proprio mondo senza lasciarsi sollecitare da nulla di profondamente diverso da te, il fare castelli in aria scambiandoli per ideali e valori e l'avere sempre la possibilità di passare dal registro dell'amore e dell'affetto al registro del dovere e della responsabilità (per esempio avendo sempre a che fare con adulti e non con bambini) impoverisce e rende sterili.
L'amore è una forza, ma se non è esercitata è come una scure non affilata con cui si cerca di abbattere un albero: si arriva a lamentarsi che non ci sono più gli alberi di una volta...

"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti" (Mt 5,43-45) 

13 marzo 2019

il sole di spotorno


Il porto di Vado dal forte san Giacomo
Ah, un altro stacco... Ripreso a camminare con un percorso da Spotorno lungo l'Aurelia fino a Vado e poi si sale sul monte Mao (?!) e si ridiscende a Spotorno. Il sole del mare in questa stagione ritempra, ma in generale anche il camminare e ti sembra che non hai milioni di cose da fare. E poi i colori e i profumi richiamano un po' il Paradiso terrestre (ma non ho visto alberi della conoscenza del bene e del male, neanche nel percorso botanico di Bergeggi...)
Il mare dal punto di partenza dei deltaplani


Spotorno vista dal monte Mao
"E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona." (Gn 1,12)

11 marzo 2019

il nuovo giornalismo

In questi tempi si discute di Gazzetta d'Asti: come tenerla in piedi, se tenerla in piedi, ecc. Mi è capitato sotto gli occhi questo articolo sul Domenicale del Sole 24 ore che mi ha illuminato. Parla del "giornalismo costruttivo" ed è forse questo l'unico modo per investire in una Diocesi sull'informazione. Il giornalismo costruttivo:
- non informa, perchè di informazioni ce ne sono troppe
- non fa inchieste o va  a scoprire le cause dei problemi, perchè oggi c'è un abisso tra le inchieste e le ricerche e la percezione della gente comune
Il giornalismo costruttivo:
- cerca soluzioni, mette a confronto buone pratiche, esperti non di diagnosi, ma di prognosi, ecc.
- è militante: promuove iniziative per coinvolgere le gente nei loro problemi, visto che la politica li coinvolge solo in occasione di elezioni oppure coinvolge solo quelli che hanno internet.
C'è da riflettere, anche per Gazzetta d'Asti...

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio»." (Is 52,7)

10 marzo 2019

bambini...

Ieri dopo molto tempo ho fatto attività con i lupetti scout e mi sono reso conto che i bambini hanno in germe tutte le problematiche degli adulti: qualcuno ha paura di non essere ascoltato, qualcuno ha paura di doversi esporre in prima persona, qualcuno ha paura di perdere il primo posto, qualcuno non ha paura di  nulla e si sente superiore, qualcuno ha paura di rapportarsi con chi non è proprio suo amico, ecc. Per la prima volta li ho visti con occhi diversi e mi sono detto: Se Gesù dice che bisogna diventare come bambini non intende dire che bisogna fare come loro, altrimenti restiamo sempre uguali a noi stessi. Non è il bambino esteriore da imitare, ma quello interiore. E visto che nessuno sa com'è fatto l'animo di un bambino, ci accontentiamo di fidarci e di lasciarci guidare a diventare così.

"Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia." (Sl 131,2)

09 marzo 2019

La fede dei semplici

Ieri per la benedizione delle famiglie ero nel quadrilatero di case popolari che sembra un ghetto. O, come mi ha detto uno che abita lì, sembra un cantiere appena concluso ma con ancora tutto in giro... Una signora che abitava da sola mi ha raccontato della morte dei suoi tre figli e del marito, della sua solitudine, delle sue difficoltà economiche. Ma anche della sua fede ferma, del fatto che non avrebbe mai chiesto aiuto alla parrocchia perchè basta la fede nel Signore. Il tutto senza una lacrima, senza una parola di ira, ma con un tono che mi ricordava tanto i bambini. Ecco, mi sono detto, ecco incarnata la parola del Vangelo che bisogna essere come bambini per entrare nel Regno. E sono uscito dicendomi che è meglio fare meno propositi ma affidarsi di più.

"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli." (Mt 18,3)

08 marzo 2019

reddito di cittadinanza: un colabrodo

Non sapevo come pensarla sul reddito di cittadinanza. Tendenzialmente favorevole perchè la miseria non si affronta con il "basta che lavorino", mi sembrava fuori tempo massimo: tipo il decidere di mangiare solo dei prodotti dell'orto a dicembre. Nel corso del tempo mi sembrava farragginoso: più che andare incontro alla povertà sembrava preoccuparsi di chi voleva approfittarne. Poi stasera su Italia Caritas ho letto l'articolo che mi ha illuminato: il reddito di cittadinanza è inefficace ed escludente. Punto. Ecco qui l'articolo.

"Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti." (Es 23,8)

07 marzo 2019

Caselli: una roccia

Ieri ho assistito a tre ore di aggiornamento dei giornalisti affidato all'ex magistrato Gian Carlo Caselli sul tema delle agromafie. La sua è stata però una grande lezione di cittadinanza e di storia italiana senza mezze misure e senza remore. La testimonianza di uno che vive sotto scorta da quarant'anni e che è stato in prima linea a combattere prima le Brigate Rosse, poi la mafia. Uno rispetto al quale diversi personaggi pubblici risultano mezze calzette. Una cosa è sicura: se l'Italia ha prodotto gente simile significa che l'albero è decisamente buono. Una riflessione che ha fatto mi ha illuminato: l'Italia è il paese della mafia ma anche dell'anti
mafia. La mafia è problema di moltissimi paesi, l'antimafia è vanto solo nostro.
"Facciamo ora l'elogio di uomini illustri,
dei padri nostri nelle loro generazioni.
Di altri non sussiste memoria,
svanirono come se non fossero esistiti,
furono come se non fossero mai stati,
e così pure i loro figli dopo di loro.
Questi invece furono uomini di fede,
e le loro opere giuste non sono dimenticate." (Sir 44,1.9-10)

06 marzo 2019

Quaresima sociale

All'inizio della Quaresima salta all'occhio il messaggio di papa Francesco che è un sapiente mix di temi tradizionali (conversione, lotta al peccato, tentazioni, ecc.) declinato con le questioni sociali, in particolare la cura del creato. Nella chiesa latinoamericana è dato per scontato il legame tra personale e sociale, mentre da noi no, al punto che si parlava in passato della fede tradizionale fatta di buoni propositi e di fede di stampo comunista in cui si parlava di problemi sociali. Forse è giunta l'ora di unire le due facce della medaglia per dire che il digiuno è anche quello dall'uso senza misura del territorio per impiantarci infrastrutture che sono sì utili ma come anche utile in passato era sfruttare le risorse naturali africane per arricchire l'Europa, considerata faro di civiltà. Ora il "faro di civiltà" è l'economia, non intesa come "organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi" (da Wikipedia) ma come attività finalizzata a produrre ricchezza.

"Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gn 2,15)

05 marzo 2019

Impegno educativo

Di ritorno dopo tre giorni di campo di formazione scout per capi che hanno appena iniziato ad essere capi (CFT: Campo di Formazione per Tirocinanti). Molto statico (non ci siamo mai mossi da Ovada) ma molto dinamico come metodologia e tecniche. 17 giovani da diverse parti del Piemonte che sono accomunati dal grande desiderio di mettersi a servizio dei più piccoli attraverso il metodo scout. E' quasi commovente pensare che ancora oggi ci sono giovani che si realizzano anche in questo: una ha rinunciato all'Erasmus per poter seguire il Branco di lupetti. Il mondo non andrà a rotoli: i segni di speranza si moltiplicano, anche se sono come chicchi di senape in mezzo a sequoie.

"A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra" (Mc 4,31-32)

01 marzo 2019

Figlio unico

Ieri passando in una famiglia per la benedizione ho trovato una madre che tratteneva le lacrime pensando al figlio emigrato in Francia per lavoro. Non che qui non lo trovasse, ma ci teneva proprio a stare all'estero e alla scuola di specializzazione che c'era là. Figlio unico. Mi sono passate davanti tante immagini: il figlio unico sul quale si riversano tutti gli affetti, il figlio dell'Europa che si sposta all'estero come se fosse a casa propria, il figlio di una Italia miope che sembra più preoccupata di chi arriva in Italia che di chi se ne va. Nel giro di sessant'anni ci sono stati cambiamenti che in altri tempi si sarebbero spalmati su secoli e molte persone hanno dovuto mostrare uno spirito di adattamento superiore alle proprie capacità. Se uno prendesse sul serio le mozioni dello Spirito Santo, dovrebbe essere pronto alla novità quasi ogni giorno.

Il Signore disse ad Abram:
«Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò. (Gn 12,1)