23 aprile 2015

cristianesimo fuori dall'europa

L'ho letto questa mattina in un libro di Hans Joas (La fede come opzione). L'ho riletto dopo pranzo in un articolo sull'annuario cattolico 2015 pubblicato su Il Nostro Tempo. Il cristianesimo si diffonde come non mai, specie in Asia e in Africa. Un po' meno in America Latina. Un po' niente in Europa, America del Nord e Oceania, complice anche il calo demografico. Forse bisognerà spostare la sede del Vaticano? Oppure no, meglio tenercela, così l'Italia ci guadagna sul passaggio dei pellegrini. Potremo sviluppare un po' di volontariato per tenere aperte le mille chiese artistiche, ma molto meglio sviluppare un po' di volontariato per riconquistare il cuore delle mille persone che sono sedotte da altro.
Consiglierei per attirarle un po' di dottrina, un po' di sano diritto canonico e qualche documento di congregazioni e uffici ecclesiali. Proprio come fanno in Asia e in Africa. In alternativa: fare più figli (ma non è detto che diventino cristiani..) Fortuna che le statistiche sui cattolici in Italia si fanno sui battezzati e non sui cresimati...

22 aprile 2015

donne più decise?

Lamentavo che tra i relatori al famigerato convegno eucaristico diocesano per ora erano stati solo contattati dei vescovi e il solito confratello ortodosso diceva borbottando tra le labbra che i vescovi hanno il munus docendi (non l'ha detto in latino, ma in latino assomiglia di più a qualcosa di trascendente, tipo la "forza" di obi uan kenobi :-). Invece in questi giorni avevo ascoltato la richiesta di una madre (che aveva deciso insieme al compagno di far battezzare il bambino) di mettere come padrino e madrina due persone che convivevano e per l'occasione si è fatta accompagnare dalla candidata madrina (che io tra l'altro conoscevo come persona seria). Ovviamente io che sono molto ortodosso ho spiegato loro che non era possibile, anche se mi è stato subito fatto notare che lei l'aveva già fatto in un'altra parrocchia della diocesi (che io ho indovinato al volo... chiamatemi Sherlock Holmes). Dato che tutti e tre in quel momento eravamo molto tranquilli ho poi chiesto loro come mai non si sposavano e loro subito "Magari... bisogna solo convincere i due maschi"... Ovvio. Così ridendoci sopra una volta abbiamo concordato (e oggi ho ricevuto conferma che va bene) che io avrei scritto una lettera ufficiale ai due uomini per richiedere ironicamente conto delle loro intenzioni per non obbligare ancora una volta le loro donne ad abbassarsi e venire a chiedere un favore. Naturalmente grazie all'escamotage all'italiana del testimone uno dei due candidati sarà mantenuto e l'altro decadrà (già comunicata la scelta di un altra persona come padrino).
Questo che c'entra con il munus docendi dei vescovi? Nulla nulla era solo l'analogia del sesso maschile (che pare essere anche il mio).

21 aprile 2015

ingorgo istituzionale

Al termine di una serie di incontri degli ultimi mesi troviamo il seguente ingorgo istituzionale a livello di iniziative ecclesiali:
- anno giubilare sulla Misericordia
- congresso eucaristico diocesano
- convegno della chiesa italiana di Firenze

Due tentazioni:
- metterci anche qualche cosa di straordinario come parrocchia perché sarebbe assolutamente indispensabile e tanto si potrebbe benissimo armonizzare con tutto il resto
- come succede in caso di traffico elevato: usare le partenze intelligenti, non mettersi in strada e aspettare che le strade siano libere.

17 aprile 2015

specchio dei tempi...

Ieri in treno da Torino assisto ad una scena che mi lascia senza parole e con l'amaro in bocca. Sale famigliola con un ragazzo di 12-13 anni e bambina di 5-6, che si siedono al di là del corridoio, all'altezza di dove siamo seduti io e un altro. Ad un certo punto la situazione sembra degenerare: il padre fa finta di dormire. La madre (evidentemente madre non del ragazzo) si arrabbia per le provocazioni di quest'ultimo che esprime il suo disagio stando scomposto e provocandola. Ad un certo punto lo insulta, gli rinfaccia l'ingratitudine nei confronti di lei che lo ha accolto a casa sua (?!) e scappa pure qualche sberla. Noi non sappiamo che fare: intervenire riprendendo la madre potrebbe peggiorare la situazione del ragazzo (una volta che arrivano a casa...), stare zitti facendo finta di niente non si può neanche. Così senza metterci d'accordo prima quello che era seduto davanti a me e poi io ci alziamo e stiamo in piedi all'ingresso, in modo che lei possa vedere che siamo a disagio (tutti siamo seduti nei posti immediatamente vicini alla porta di uscita). La situazione si placa, infatti, ma ormai siamo ad Asti e scendiamo.
Specchio dei tempi? Per una volta sono rimasto impressionato della fragilità sociale che colpisce famiglie e soprattutto ragazzi.

14 aprile 2015

nel vicolo cieco degli sms

Ieri per la prima volta sono finito nel vicolo cieco degli sms. Scambiando idee e impressioni con un conoscente-amico circa una vicenda relativa alla riparazione auto mi sono trovato ad essere equivocato alla grande, al punto che ad un certo momento non ho trovato di meglio che troncare il dialogo, visto che non avevo strumenti a disposizione per farmi capire. No, il sistema di registrare brevi discorsi e inviarli in file audio  non volevo proprio usarlo... lo trovo molto triste, perché è una voce senza espressione del viso, senza mimica, tanto per non dover scrivere a lungo. Per la prima volta mi sono detto: bisogna essere attenti a come si usano ste tecnologie per non chiedere a loro l'impossibile (cioè il farsi capire) usando la scorciatoia (cioè il parlare senza incontrarsi) e magari creando danni...

12 aprile 2015

domenica della misericordia

Pensando questa settimana all'omelia di oggi mi è venuto in mente un aspetto tutto particolare della misericordia, confermato ieri sera durante le confessioni di gente adulta che oggi farà la cresima. La misericordia come "non esigere l'impossibile, non crocifiggere la gente agli errori che può commettere e anche mantenere uno sguardo di benevolenza verso le persone e verso il mondo". Sarà superficialità? Non penso. Oggi siamo talmente pressate da più parti per essere in un modo o nell'altro che restiamo senza fiato... E magari a quel punto siamo noi a pretendere dagli altri che dovrebbero essere così e così. Un po' di misericordia porta la serenità nei rapporti e il non scambiare la serietà dell'impegno con la seriosità e la rigidità. Cos'è la misericordia?

08 aprile 2015

guerre stellari di pasqua

No, non è un film nuovo e neanche un sussidio liturgico spaziale. Semplicemente ho approfittato di questi giorni per riguardare una parte dei sei episodi di Guerre stellari (ieri il quarto) per godermi daccapo tutta la storia vista a spezzoni e non in ordine in passato. Beh una bella metafora comunque della morte e rinascita, anche se qualcuno obietterebbe che con sta storia della "forza", del "lato oscuro" e di altro alla fine si finisce nella new age. Mi piace però pensare che alla fine il messaggio è bello, che la formazione dello Jedi stimola a formare la propria vita interiore e che alla fine è pur solo una bella saga con una bella colonna sonora da mettere vicino a Matrix, Harry Potter e Il Signore degli Anelli :-)

02 aprile 2015

giovedì santo

Fu l'ultima volta che mangiò con loro
e fu l'inizio della sua passione per loro
e per noi.

Fu la prima volta che lo videro chinato ai loro piedi
e fu l'inizio del suo ultimo chinarsi
su tutti noi.

Fu la volta buona che ascoltarono il suo desiderio di unità
e non poterono far finta di niente
come possiamo fare noi.

Fu la volta cruciale che il pane e il vino
divennero segno della sua presenza con loro
e con noi fino alla fine dei tempi.

Tutto in poche ore,
tutto in una stanza,
tutto tra poche persone.

E da quel gesto,
da quelle parole, da quella sera
si moltiplicarono i gesti, le parole, le sere
e continuano ancora oggi a nutrirci e a rigenerarci
avanzandone ancora per coloro che non credono.