30 giugno 2019

un saggio di fine anno...particolare

Ieri sera sono stato trascinato da mia sorella e mio cognato al saggio di fine anno di canto a cui partecipa mio nipote. Ero rassegnato alla solita passerella tra genitori che vanno in brodo di giuggiole per il loro figlio e invece ho trovato due ore di spettacolo all'altezza di tale nome. Due ore volate con più di 30 canzoni, danze, stacchi di recitazione, ecc. Ma soprattutto con un grande tema neanche troppo sottotono: come cambiare il mondo e la propria vita senza aspettare. E una serie notevole di messaggi contro coloro che sfruttano la paura degli altri "dipingendo su misura dei propri incubi presunti nemici" e contro coloro che l'umanità non sanno neanche più dove sta di casa. Notevole.
Ecco il modo corretto per ricostruire un sentire umano: attraverso l'arte, attraverso il far leva sulle emozioni, attraverso un'azione normale come un saggio di fine anno che diventa qualcosa di più. Me ne sono tornato a casa un po' migliore e anche... ammirato dalla bravura di mio nipote...

"Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo." (Ct 8,7)

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29 giugno 2019

fascino delle campane

Ieri sera alle prove dell'Asti Gods' Talent ad un certo punto la direttrice del coro mi chiede di fare un favore ad un bambinetto di qualche anno che girolava lì intorno. Lei, maestra d'asilo, si era accorta che lui, con diverse difficoltà di relazione, era rimasto colpito nel film Il Gobbo di Notre Dame dalle campane e così ha chiesto di salire sul campanile per vederle da vicino. E così abbiamo fatto. Lui non ha detto una parola, ma lo sguardo meravigliato diceva tutto. E' già che le nostre campane non sono un granchè e non vengono neanche suonate. Chissà che cosa vedeva in quelle campane?

"Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo." (Sl 138,6)

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28 giugno 2019

comunque meglio ribadire i principi...

Al di là di tutte le riflessioni sulla Sea Watch 3 c'è un momento in cui si sospende la riflessione politica e si sale a quella etica. E' il momento in cui qualcuno alza il tono del dibattito come nell'atto di disobbedienza civile della comandante della nave, che si assume tutto il peso delle responsabilità. A quel punto il restare al dibattito politico è come i farisei che disquisivano sulla legge di Mosè mettendo a morte Gesù. Il valore e la dignità della persona umana non è limitato agli occidentali bianchi: la forza dell'Europa sta in quello. Per questo ho partecipato al presidio davanti a s. Secondo per la Sea Watch 3.

"Non Giove a me lanciò simile bando,
né la Giustizia, che dimora insieme coi Dèmoni d'Averno, onde altre leggi furono imposte agli uomini; e i tuoi bandi io non credei che tanta forza avessero da far sí che le leggi dei Celesti, non scritte, ed incrollabili, potesse soverchiare un mortal: ché non adesso furon sancite, o ieri: eterne vivono esse; e niuno conosce il dí che nacquero. E vïolarle e renderne ragione ai Numi, non potevo io, per timore d'alcun superbo. Ch'io morir dovessi, ben lo sapevo, e come no?, pur senza l'annuncio tuo. Ma se prima del tempo morrò, guadagno questo io lo considero: per chi vive, com'io vivo, fra tante pene, un guadagno non sarà la morte? Per me, dunque, affrontar tale destino, doglia è da nulla"
(Sofocle, Antigone)

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25 giugno 2019

Sea Watch 3

Ancora una vicenda legata alla nave che non entra in porto. E ancora dimostrazioni a sostegno dei porti aperti, che vede perfino l'Arcivescovo di Torino prendere posizione. E ancora una richiesta molto informale per capire se come parrocchia prenderemmo posizione. E ancora un crinale sottilissimo sul quale camminare, fatto da una Scilla e una Cariddi.
Scilla: non prendere posizione, far finta che sia tutto normale, avvallare la propaganda di chi ti butta la sabbia negli occhi (cioè l'apparente problema delle navi che devono sbarcare in Italia) perchè tu non veda che in Italia non esiste un'emergenza immigrati, semmai un'emergenza integrazione di quelli che ci sono.
Cariddi: la battaglia, i gesti eclatanti che avvallano esattamente l'idea che l'emergenza sia proprio quella degli arrivi e che il problema sia solo di schierarsi o dalla parte dei buoni o dei cattivi. Qui c'è però una tentazione più subdola: che basti la presa di posizione dei vertici (dal vescovo al parroco) perchè sia segno che la comunità va dietro. Ma il problema è proprio questo: chi va dietro al vescovo e al parroco che prendono queste posizioni?
Tra Scilla e Cariddi: la rotta faticosa da tenere sta tra il continuare a sensibilizzare, ad educarci e autoeducarci non tanto all'umanità, quanto alla verità, al non cadere nell'inganno della propaganda e all'interrogarci sul serio su come affrontare la questione.
Ma c'è una bussola che ha come nord il fatto che su quella barca ci sono esseri umani e che la morte di anche uno solo di loro sarà imputata a tutti.

"Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?" (Gn 18,24)

Il Signore potrebbe cambiare idea sulla distruzione di Sodoma per salvare una sparuta minoranza.


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23 giugno 2019

Corpus Domini

da www.gioba.it
Ieri processione del Corpus Domini. Nota positiva: l'omelia del Vescovo che ha usato due espressioni felici. Uno: il Signore moltiplica solo ciò che si desidera condividere. Due: gli apostoli gli avevano suggerito di rimandare la gente a casa per fare in modo che ciascuno si arrangiasse a trovarsi il cibo, ma lui non accetta e chiede a loro di farsi carico di quella gente. Applicazione diretta e  concreta al tormentone dei migranti, anche se manca ancora una espressione felice per smontare il mito "non combattiamo i migranti, combattiamo chi li sfrutta".
Nota negativa: la processione risolta in quindici
minuti per strade perlopiù deserte di abitazioni e con una notevole concentrazione di istituti religiosi (tre in cinquecento metri). Come dire: portiamo per le strade il Ss Sacramento, basta che non ci sia nessuno o al massimo chi già lo conosce.

"Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». " (Lc 9,12-13a)

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22 giugno 2019

il mito dei "cammini spirituali"

Ieri all'incontro sul  Vangelo con alcuni sacerdoti è tornata l'osservazione sul fatto che la gente ci cerchi solo quando ha bisogno di qualche funzione o di qualcosa, ma mai per fare dei cammini spirituali. E' un tormentone non solo estivo e che torna ogni tanto come fiume carsico per poi tornare sotto terra in attesa di una nuova occasione di emergere. Tormentone perchè si dovrebbe ribaltare nel chiedere: ma tu ti stai rivolgendo a qualcuno per fare un cammino spirituale? E cosa significherebbe fare un cammino spirituale? Non significherebbe proprio partire da una richiesta limitata, perfino materiale, per poi iniziare un tratto insieme verso nuovi lidi? Gesù non ha insegnato nulla?

"Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere»." (Gv 4,7)

qui è addirittura Gesù a chiedere...

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20 giugno 2019

autorevolezza

In questi giorni mi sono trovato ad ammirare alcuni personaggi per la loro autorevolezza: il presidente Mattarella, un volontario appena arrivato ad Asti che con grande pacatezza ma anche fermezza è in prima linea su questioni di giustizia sociale,  una signora che ho raggiunto con la benedizione delle famiglie e che sta passando molte prove di salute sua e del marito. Tutte storie diverse, accomunate dal senso di fiducia nel futuro e dalla capacità dei tempi lunghi e della fermezza (o come si dice oggi della resilienza). In altri casi invece sento le paure di una persona che ha un ruolo importante nella vita civile di Asti per il futuro che si presenta per la propria figlia, la rabbia di certi politici di cui è bene tacere il nome per evitare pubblicità gratuita, l'amarezza di coetanei che si lamentano dell'insensibilità delle nuove generazioni.
Mi viene da dire che la fede oggi si misura su questo e non più sulla voglia di approfondire le Scritture, sul desiderio di aiutare gli altri, sull'impegno attivo per le nuove generazioni. La fede oggi è la capacità di vivere come se Dio esistesse e il mondo non fosse lasciato in balia degli uomini.

"Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede" (Ab 2,4)

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17 giugno 2019

l'enigma adolescenti

Ieri ho celebrato la messa ad alcuni scout di 14-15 anni, poi la sera ho avuto modo di parlare con mio nipote, nel pieno degli esami di terza media. Ci vogliono veramente occhi liberi per capire che cosa pensano: molte volte sono reciprocamente influenzati al ribasso e in certi sprazzi di lucidità sembrano dei geni. Bisogna guardare attraverso questi sprazzi per costruire qualcosa con loro e non attraverso la gran parte della loro giornata. Uno sprazzo può essere una particolare risposta data durante la messa, che denota il loro interesse per ciò che è importante nella vita. Oppure un certo sguardo interessato a ciò che si sta facendo anche se preso dentro a mille sguardi un po' strafottenti (o quanto meno, rispettosi). Oppure una relazione per l'esame di terza media in cui si tira fuori quello che uno ha dentro, non foss'altro perchè l'argomento del cinema non è così usuale. Insomma: è come risolvere un enigma da Settimana Enigmistica, senza arrendersi subito a cercare la soluzione.

"Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio." (Is 62,3)

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15 giugno 2019

una passeggiata abortita

Non sempre vanno bene le cose... Ieri avevo deciso di tornare in montagna per salire sul monte Antoroto sopra Pamparato. Arrivato a Pamparato non trovo un negozio per comprare pranzo e devo tornare indietro di quindici chilometri... Giunto poi dopo Pamparato, nella frazione Valcasotto (che è una frazione...) scopro che c'è più vita che a Pamparato, negozio compreso. Vabbè. Partito a piedi e percorsa quasi un'ora trovo la strada sbarrata per cantiere forestale. Non si può proseguire, se non a proprio rischio e pericolo. Vabbé. Provo a rimediare percorsi alternativi su sentieri non segnati (ma ho la cartina) e dopo un'ulteriore oretta di salita il sentiero si perde. Intanto si è fatto mezzogiorno. Vabbè non è giornata. Ora qualunque giro non porta a nulla. Andrò al santuario di Vicoforte  e me ne starò un po' lì. Il santuario c'è ma si può solo entrare nell'atrio e non all'interno perchè stanno facendo lavori con le corde... Vabbè non è giornata proprio. Non vedo l'ora sia domani.

"Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola." (Sl 68,1)

esagerato...
eppure il rio era promettente...

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12 giugno 2019

le difficoltà dei profughi

A guardare la famiglia eritrea (madre e quattro figli maschi) ospitata in parrocchia e a sentire i proclami contro gli stranieri c'è un abisso, l'abisso dell'ignoranza più che del razzismo. Lunedì sera c'è stata una riunione con loro, durante la quale sono stati espressi tutti i timori per il futuro prossimo venturo ed è venuta fuori la grande distanza tra il modo di vedere il lavoro da parte del figlio maggiore e come veramente è. Dunque una situazione da sostenere a 360°, ben lungi dall'immagine di chi vuole sfruttare la situazione. Poi nella riunione del centro d'ascolto di ieri, invece, si è verificato che in seguito al reddito di cittadinanza gli afflussi al centro si sono ridotti drasticamente. Vedremo se è questione di un attimo o se è un dato strutturale. Da fare ce n'è eccome, bisogna solo spostare la mira e prendere in considerazione prinicipalmente persone in solitudine e profughi.

" i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre." (Mc 14,7)

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10 giugno 2019

una preghiera... umana

E' la seconda volta nel giro di pochi giorni che mentre sono in chiesa da solo a pregare un po', arriva uno che conosco, membro di una famiglia un po' disastrata, che non si fa troppi problemi, si siede e inizia a parlare. Lui è a posto, ma non altrettanto i fratelli, due dei quali ancora nel giro della droga. Così lui parla e racconta. Poi ad un certo momento saluta ed esce. Oggi mi veniva di pensare che non è una interruzione di preghiera. E' un cambio di genere: dalla preghiera al Signore nell'Eucaristia, alla preghiera nel Signore incarnato nei più poveri. Come diceva s. Vincenzo de Paoli: "Non dovete preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra. "

"E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»." (Mt 25,40)

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09 giugno 2019

lucidità diplomatica

Dopo l'interessante intervento di Cristina Molfetta alla serata sulle migrazioni, ieri mattina mi sono goduto l'intervento di Sergio Romano all'interno della rassegna Passepartout. Partendo dallo sbarco sulla luna e dalla concorrenza "stellare" nell'ambito della Guerra Fredda, è poi giunto fino ai nostri giorni illustrando la situazione internazionale, con particolare riferimento al rapporto Usa-Russia. Spettacolare, ancor più nelle risposte alle numerose domande del dibattito. Uno sguardo lucidissimo e invidiabile che fa capire ancora una volta come i problemi italiani così drammatizzati e amplificati per scopi puramente di propaganda siano alla stregua di un sassolino nella scarpa, fastidioso ma ben lontano dall'essere letale. Come dire: basta che l'Italia la finisca di fare i capricci del bambino che vuole il gelato anche in piena nevicata.

"L'inferiore è meritevole di pietà,
ma i potenti saranno esaminati con rigore." (Sap 6,6)

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08 giugno 2019

Occidente ridicolo

L'esito della serata di ieri dedicata al dibattito sulle migrazioni con la partecipazione di un'antropologa che lavora per la Fondazione Migrantes nazionale e che ha vissuto per anni in campi profughi in Bosnia, Afghanistan, Salvador, ecc. è stato che l'Occidente è ridicolo. La bufala dell'invasione farebbe ridere i polli se non fosse che c'è gente che ha seriamente paura e c'è gente male informata (da persone poco di buono che informano volutamente male). I territori tribali del Pakistan hanno ospitato migliaia di persone fuggite dall'Afghanistan in seguito all'intervento occidentale "umanitario", la Giordania accoglie profughi soprattutto siriani che equivalgono ad un sesto della sua popolazione. E da noi si obietta se 200 mila persone chiedono di sbarcare in Italia, che ha una popolazione di 60 milioni di persone e un Pil decisamente più alto di Giordania e Pakistan.
Bene: avevo intuito che bisogna lavorare sull'informazione e non sulla predica sui valori cristiani. Quello che ho capito è che la controinformazione va accompagnata con l'ironia mista ad un po' di opportuna indignazione: se tu che sei un elefante hai paura delle formiche, fossero pure un'intera colonia, forse è meglio che ti dia una svegliata.

"Huc pauci vestris adnavimus oris. Quod genus hoc hominum? quaeve hunc tam barbara morem permittit patria? hospitio prohibemur harenae; bella cient primaque vetant consistere terra. Si genus humanum et mortalia temnitis arma, at sperate deos memores fandi atque nefandi."

Qui, in pochi, nuotammo alle vostre spiagge. Che razza di uomini è questa? O quale patria così barbara permette simile usanza? Ci negano il rifugio della sabbia; dichiarano guerra e ci vietano di fermarci sulla terra più vicina. Se disprezzate il genere umano e le armi degli uomini, temete almeno gli Dei, memori del bene e del male.

(Virgilio, Eneide)

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05 giugno 2019

la rinascita della Chiesa in Francia

"Breve apologia di un momento cattolico" è il libro di Jean-Luc Marion, filosofo cattolico membro dell'Académie Française che ho dovuto leggere come aggiornamento dei docenti di filosofia e teologia a Torino. Testo breve, molto denso e molto affascinante, che fa notare come il cattolicesimo in Francia diventi una "riserva di senso" per una nazione in crisi e in calo di valori. Tre capitoli. Nel primo si mostra che nella Francia laicizzata essere cattolico significa avere  a cuore l'universale e non qualche parte. Nel secondo si mostra che la laicizzazione è possibile solo nel Cristianesimo (nell'Islam no). Nel terzo che il cattolicesimo è una riserva per costruire legami di comunità. Ma il titolo dell'indirizzo iniziale è il più emblematico: "La croce senza stendardo". La Chiesa italiana ha molto da imparare dalla chiesa francese, certo più ridotta numericamente ma più incisiva e più "anima" del corpo civile della nazione.


"Insomma, per parlar chiaro, i cristiani rappresentano nel mondo 
ciò che l’anima è nel corpo" (Epistola a Diogneto,6) 

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02 giugno 2019

Greta?

Ieri mattina per la prima volta durante l'incontro della pastorale sociale e del lavoro ho sentito una voce dubbiosa (dire "critica" è troppo) sulle manifestazioni intorno a Greta Thunberg e in una sede non certo contraria. Il dubbio era sui partecipanti alle manifestazioni del venerdì mattina e sulla loro consapevolezza. Non che non ne abbiano, ma a sentire certe voci di certi media e di certe persone sembra che sia nata una nuova era. Ora, non si vuole mettere in dubbio il valore sociale di quella (come di molti altri) bambina di nuova generazione: è perfettamente spiegabile che nell'eterna contrapposizione tra generazioni la questione ambientale sia "la" questione che le nuove generazioni contrappongono alle nostre. Ma che intorno a questo si crei il movimento mondiale che c'è direi che la stiano strumentalizzando. A fin di bene, certo, ma come avrebbe potuto una ragazza di sedici anni mettersi in testa di creare un movimento mondiale? Alla fine, mi sembra, è tutto ghiotto materiale a disposizione di coloro che della questione ambientale non gliene frega niente.

"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli." (Mt 18,3)

e non viceversa...

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01 giugno 2019

preparazione atletica con ... graffiti preistorici

A forza ma ce l'ho fatta e mi sono ritagliato un giorno per riprendere a camminare in montagna, anche come inizio della "preparazione atletica" per la route con gli scout a luglio. Da Piampaluto (fr. di Sassello) sono salito al monte Beigua e ridisceso passando per Pratorotondo. Sbagliando due volte strada ho avuto così la "possibilità" di camminare più a lungo delle cinque ore previste. In compenso è stata una splendida giornata, né troppo calda, né troppo fredda, con trasbordo in auto senza autostrada, il che mi ha permesso di apprezzare la bellezza del tratto da Acqui a Ovada e del tratto tra Ovada e Tiglieto. Sul cammino a piedi anche un piccolo parco archeologico con graffiti dell'Età del Ferro. Fa impressione pensare che queste zone fossero frequentate da così tanto tempo: le loro preoccupazioni erano la difesa dei confini dei pascoli, così come le nostre sono la difesa dei confini della nazione.

"Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole." (Qo 1,9)


Pietra graffittata con spiegazione sotto


Vista dal monte Beigua

Vista verso Pratorotondo

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