31 gennaio 2021

Giovani e virus

 Ieri abbiamo fatto una giornata con alcuni giovani scout di varie città della zona Asti e Alessandria, che devono decidere in che modo concludere il loro percorso scout. Per la prima volta ho sentito dai loro interventi il segno che questa epidemia sta incidendo sulla loro vita e non è solo una parentesi indesiderata. Hanno parlato del desiderio di vicinanza, di scambio non solo verbale e non solo a gesti, di occasione di impegno a volte mancato (uno di loro si era inserito nella proloco del paesino ma non si poteva organizzare nulla...) a volte trovato (il telefonare attivamente a persone che erano chiuse in casa). Insomma: è come essere in un grande frullatore che per ora incasina tutto e mischia tutto. Poi si spera che ne esca qualcosa di decente... Anche e soprattutto per i giovani.


"I giovani han girato la mola;
i ragazzi son caduti sotto il peso della legna." (Lam 5,13)



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29 gennaio 2021

Paura del virus

 La liberazione non è stata così semplice. In particolare ho dovuto affrontare la paura di qualcuno al giornale che ha sfiorato l'isteria. Allora mi sono ricordato di una mia amica infermiera che veniva guardata con sospetto dai vicini o di mia sorella che non era stata fatta entrare in un alloggio perchè aveva lavorato nel reparto covid. Si dice che bisogna rispettare le paure degli altri e tenerne conto. E' vero. Ma bisogna anche trovare il modo di spingere le persone ad affrontarle, perchè se uno si lascia dominare dalle paure non trova mai pace. Così ieri ho fatto decidere a loro se dovevo rientrare o meno, ricordandogli che ogni decisione avrebbe comportato comunque delle conseguenze. E sono rientrato, in un clima decisamente cambiato e con qualche precauzione in più da parte mia, inutile, ma tanto per dare un segno di attenzione.


"Tu, non temere, perché io sono con te;
non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio;
io ti fortifico, io ti soccorro,
io ti sostengo con la destra della mia giustizia."
(Is 41,10)


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27 gennaio 2021

casualità o segno?

 Ehh troppo bella questa. Da quando sono in isolamento mi tocca celebrare da solo ogni mattina (una tristezza infinita, ma tre settimane senza messa pare troppo...). Questa mattina mi accorgo che avevo finito contemporaneamente le ostie e il vino (domani sarei dovuto andarle a procurare molto lontano, 10 metri di distanza, in sacrestia). Dopo la messa suona il telefono: l'Asl mi dice che ho finito il periodo di isolamento e sono libero. Grandi... Da domani si torna a celebrare in chiesa con la gente. No, non mi servivano più né ostie né vino... 

Ora: caso (possibile) o segno (possibile)? Mi piacciono ste domande senza una risposta ma mi piace di più poter uscire😂



" Questo ti serva da segno:
si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti,
nell'anno prossimo quanto crescerà da sé,
ma nel terzo anno seminerete e mieterete,
pianterete vigne e ne mangerete il frutto."
(Is 30,37)




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26 gennaio 2021

Catechesi: il settore-zavorra

 Sto partecipando online al convegno nazionale degli assistenti ecclesiastici dell'Agesci e ieri sera c'è stata la relazione di Valentino Bulgarelli, che oltre ad essere assistente nazionale della branca lupetti/coccinelle è anche direttore nazionale dell'ufficio catechistico. Doveva riflettere su cosa significa vita cristiana e quali sono le sue dimensioni. Invece ha fatto una lunghissima premessa, rifacendosi a papa Francesco, per far capire che la chiesa italiana sembra in affanno e che siamo chiamati a ripartire non dalle strutture di prima, ma dal senso di cura per le persone (chiunque esse siano) e per il mondo. Dunque passare dall'idea di catechesi fatta di concetti a catechesi vitale. Bella riflessione. Ma tutto qui? Questa questione della fede che sia legata alla vita io la sento almeno dagli anni '90. Quella di superare la catechesi scolastica anche dagli anni '80. 

Me ne sono uscito confermato nella convinzione che il settore catechistico è quello che fa da zavorra al rinnovamento ecclesiale perchè propone come temi rivoluzionari minestre scaldate. No, non ce la possono fare..

"Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele»." (Ap 10,9)



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25 gennaio 2021

Modalità online

 Ieri sera alla verifica di un evento regionale fatto online con gli scout si è capito che gestire un gruppo online non è la stessa cosa che gestirlo in presenza. Si rischiano silenzi imbarazzanti e tanti spazi vuoti. Se sei in presenza un po' di silenzio non guasta, ma online sembra tutto congelato e l'atmosfera si fa algida... Bisogna essere molto più propositivi, direttivi, ponendo domande precise e rilanciandole non appena sia passato mezzo minuto di silenzio in cui nessuno interviene. Ci vuole anche molta creatività per non fare solo domande, ma per intervallare con spunti veloci di riflessioni e azioni da fare. Ci vuole un ritmo che non è quello del lento, neanche del rap, ma almeno di un sano rock and roll.

Veramente la realtà online funziona con altri criteri e bisogna impararli: non è finta, anzi, ma non è solo una trasposizione di cose che in presenza faresti diversamente. 


"Fin dal mattino semina il tuo seme a sera non dare riposo alle tue mani,
perché non sai quale lavoro ti riuscirà meglio,
se questo o quello,
o se tutti e due andranno bene."
(Qo 11,6)



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24 gennaio 2021

Riprendere contatti

 Ho letto su Avvenire che una mia amica di Fossano, con cui ho condiviso all'inizio degli anni '90 l'esperienza nella Gioventù Operaia Cristiana, è diventata presidente nazionale della Focsiv (l'organismo che raccoglie le Onlus di ispirazione cristiana). Tramite un altro amico che non vedevo da qualche mese ho recuperato il cellulare e ci siamo sentiti (per ora in messaggio, domani per telefono). Si è ricreata la sensazione che scatta di fronte alle amicizie, specie quelle che ti hanno segnato da giovane: saranno 25 anni che non ci sentiamo ma è come se ci fossimo sentiti solo l'altro giorno. Nell'amicizia il tempo passa diversamente che nell'orologio della giornata: è un tempo interiore che tende all'eternità e dunque non è fatto di minuti e di ore. Ecco perchè è importante recuperare qualche contatto antico: non per la nostalgia dei bei tempi (i bei tempi sono sempre), ma perchè uno si ricordi che le cose eterne sono essenziali, quelle dell'orologio secondarie.

"Ho il necessario e anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodìto, che sono un piacevole profumo, un sacrificio gradito, che piace a Dio" (Fil 4,18)





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23 gennaio 2021

Cinque priorità per la Chiesa



Leggendo la rivista del Prado Italiano (associazione di sacerdoti che si ispirano a padre Chevrier: centralità del Vangelo e dei poveri) ho trovato un articolo interessante di un gesuita francese, Etienne Greu, che enumera cinque priorità per la Chiesa, tutte quante risolvibili mettendo al centro la propria relazione con i più poveri:
1. in che modo condividere e iniziare alla Buona Novella;
2. che genere di vita si sperimenta all'interno delle comunità cristiane;
3. che spazio pubblico ha la comunità cristiana per confrontarsi sul mondo in cui viviamo;
4. come si riesce a far convivere le diversità di ogni genere all'interno della Chiesa;
5. in che modo la crisi ecologia mondiale interpella il modo di vivere della Chiesa.

Insomma: ce n'è. Quel che mi colpiva è che lo sguardo è un tantino (ma solo un tantino...) più ampio che le nostre discussioni. Non tanto quelle in cui si invita qualcuno a parlare (quelle abbondano, come il riso sulla bocca degli stolti), quanto quelle in cui si dovrebbe poi tracciare strade operative.

"Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà" (Lc 17,28-31)

Etienne Greu


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22 gennaio 2021

giornalisti e politici

 L'altra sera c'è stato l'incontro (online) del vescovo con i giornalisti per la festa del loro patrono, s. Francesco di Sales. Erano presenti anche due pezzi grossi delle comunicazioni della Cei e del Vaticano. Ma ql che non si è riusciti a dibattere, in quanto non c'era più tempo e la modalità online non facilitava, era l'impressione che i giornali raccontano e fanno informazione su alcune cose ma che la politica e la società viaggi su un altro binario. Insomma: gli operatori dell'informazione stanno dietro ad una narrazione finta e non sappiano raccontare la vera realtà che corre altrove. Ne sono vittime, perchè ormai i politici hanno capito benissimo come usare l'informazione, soprattutto attraverso i social, ma ne sono anche carnefici e responsabili perchè stanno al gioco e lo alimentano, riportando, per esempio, ogni cavolata che un politico scriva sui social. Su questo è emerso l'altra sera il tema della narrazione: non è solo importante riportare fatti veri e dati. Bisogna anche capire come li narri, come li leghi insieme, perchè gli stessi fatti possono essere raccontati in modi diversi. Con i medesimi dati sullo strappo di Renzi io posso raccontarne:
- il tradimento e l'irresponsabilità verso il popolo italiano per motivi di partito suo;
- il sacrificio di chi non aveva altro modo per far capire che il governo sta sbagliando e il sacrificio è proprio per evitare fregature al popolo italiano;
- l'ennesimo gioco di prestigio dell'illusionista che pur di stare personalmente sulla cresta dell'onda non esita a mettere a rischio un equilibrio precario;
- l'ennesima dimostrazione che la sinistra è un colabrodo e non è affidabile.

Beh a voi la scelta della narrazione.

"Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però Caifa non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi." (Gv 11,50-52)

Già allora c'erano diverse narrazioni...




traduzione: "Coloro che narrano le storie governano la società" (Platone)

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20 gennaio 2021

terza puntata

 Da questa mattina inizia la terza e ultima serie del reality "isolamento" (anzi, all'inglese "Isolation"). In realtà le altre due puntate, a parte la novità della prima, erano un po' monotone, soprattutto le scenografie sembravano molto simili. Ma tant'è: non essendo su Netflix è pure gratis. Bisognerebbe però suggerire allo sceneggiatore di introdurre qualche elemento di azione in più, che so un attacco alieno alla casa oppure un guasto all'impianto di riscaldamento che fa piombare nel gelo i protagonisti... Eviterei la trasformazione catastrofista: una variante del virus che rende sordi oppure che fa avere dei miraggi tipo Lsd. Eviterei anche la trasformazione horror: una porta mai vista da cui si entra in una cantina con presenze malefiche che uccidono. Meglio il classico finale americano: tutto finisce bene e in gloria. Ma ci accontentiamo anche del finale all'italiana: sono finiti i soldi e non c'è più una quarta serie... Basta che il serial non finisca per la morte di uno degli attori 😖

"Passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?»." (Gv 9,1-2)




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18 gennaio 2021

Renzi giocatore d'azzardo

 Purtroppo non ho sentito da quale articolo è stata presa l'immagine. Alla rassegna stampa Prima pagina di radio3 stamattina stavo pensando anche ad altro. Era comunque di uno psicologo straniero che sosteneva che Renzi è un vero giocatore d'azzardo: capace in un attimo di puntare tutto su una cosa e magari di vincere. Non uno scacchista che studia bene la mossa nel silenzio e nella concentrazione. 

Un giocatore d'azzardo ha sempre il senso dell'attimo giusto in cui calare le sue carte. Ma ha un problema: è patologico e crea dipendenza. Perciò più vince tutto (o perde tutto) e più è portato ad un azzardo maggiore.

Grazie, bella immagine. In sostanza ci sta dicendo che Renzi gioca d'azzardo sulle spalle degli italiani e che noi siamo la sua "dose media giornaliera". Speriamo che intervenga il servizio Asl per le dipendenze...

"Così egli venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?». Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Àlzati, dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica». (Gn 27,28-29)

Giacobbe frega il fratello Esaù (forse si chiamava Matteo di secondo nome)



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17 gennaio 2021

I giovani e il Vangelo

 Sono rimasto a bocca aperta quando ho sentito il primo video di commento del Vangelo di oggi da parte di una giovane per il canale Youtube. Potrebbe insegnare a molti adulti e, a detta di lei, l'ha fatto con piacere. Sarà solo l'eccezionalità della persona? Mi piace pensare che non sia così, che il Vangelo è fatto per i giovani e che saremo chiamati in causa per quanto l'abbiamo stracciato riducendolo a morale. Sarà una condanna terribile, perchè ha tagliato fuori parecchia gente, lasciando dentro gente piena di risentimenti, che aveva bisogno di un criterio per giudicare gli altri. 

Comunque godiamoci questo momento e ho il presentimento che ne vedremo delle belle sul futuro del Cristianesimo in Europa...

"Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio." (Gv 1,38-39)



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16 gennaio 2021

I giovani dei Fridays

 Ieri abbiamo postato sul canale Youtube della parrocchia il primo video sull'emergenza climatica dei Fridays for Future di Asti. Era un ragazzo di origini latinoamericane che parlava e saresti stato ad ascoltarlo per diverso tempo, ben oltre i quattro minuti di video. Non era tanto quel che diceva: si sa che quelle informazioni le troveresti ovunque. Era il come lo diceva: con una "passione civile". Quella che manca a molti adulti che fanno politica e che sono animati da livore. La passione civile non è l'astio, perchè la prima invoglia a farsi coinvolgere, la seconda al contrario allontana: se devo entrare in un ambiente in cui respiro odio e livore, meglio respirare aria buona altrove...

Insomma. Ovviamente i ragazzi dei Fridays possono ricevere critiche, non sono dei santi. Ma almeno ti ricordano che cosa sia la passione civile.

"Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano." (Gv 10,27-28)



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14 gennaio 2021

Echi lontani

 Bastano pochi giorni di isolamento e sembra che tutto sia ovattato. Basta saltare una segreteria diocesana e gli echi delle discussioni sembrano l'esercizio di uno sciatore slalomista che si allena in pianura Padana. Basta tagliarsi un attimo fuori dalle chat scout e ti sembra che questioni importanti diventino occasione per giocare con whatsapp. Basta lavorare a distanza al giornale e ti sembra che in fondo non è così indispensabile conoscere le dinamiche interne e farsi carico di questioni che si risolveranno da sole. Per non parlare delle grosse questioni in parrocchia: la gestione dei funerali ti obbliga a rispettare dei tempi, tutto il resto boh? Allora uno si chiede: probabilmente affrontare di petto le cose ed "essere sul pezzo" equivale a darsi la zappa sui piedi e a generare nuovo ed eterno lavoro e pensiero. 

Una cosa è certa: l'isolamento è altrettanto innaturale dell'estremo attivismo, perciò forse non è bene giudicare quando si è in entrambe le situazioni...


"Il saggio ha gli occhi in fronte,ma lo stolto cammina nel buio. Eppure io so che un'unica sorte è riservata a tutti e due. (Qo 2,14)




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13 gennaio 2021

pure la pittura

 Cosa non si fa per passare il tempo? Ci si improvvisa "pittori" pur non avendone la capacità (ricordo il terrore delle ore di educazione artistica a scuola e che ho scelto come superiore una scuola che non prevedesse disegno, neanche tecnico...). Però passate le umiliazioni subite in una età delicata da una insegnante delle medie decisamente inadeguata... poi dipingere è un piacere e uno si arrabatta, iniziando a copiare. Chissà forse il virus scompare prima (?!).

"Osserva l'arcobaleno e benedici colui che lo ha fatto:
quanto è bello nel suo splendore!" (Sir 43,11)




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12 gennaio 2021

discussioni circolari

 Per l'ennesima volta mi sono lasciato prendere da scambiare mortiferi messaggi whatsapp con un mio amico che continua a parlarmi della pandemia che non è una pandemia e dell'illegalità dei dpcm. Ultima volta questa mattina: mi ha mandato il video di un avvocato che spiegherebbe come mai non esista stato d'emergenza in costituzione (e questo lo sappiamo) e anche se c'è una legge che lo regolamenta, non si può applicare al caso sanitario (ma dal 2013 è stato applicato ben 100 volte... compresi i mondiali di nuoto, il G8 della Maddalena e la regata della coppa Louis Vuitton..). Poi dati sanitari regionali che sarebbero stati gonfiati per rientrare nei buchi di bilancio (?!) salvo poi Cirio che chiede il ricontrollo rigoroso per passare presto da zona rossa a gialla.... 

Ad un certo punto ho scritto che il suo ragionamento era circolare e non portava ad alcuna conclusione e lui ha risposto che era un bel complimento, visto che il suo pensiero è largo, inclusivo, multilivello, sistemico, con un approccio alle teorie della complessità e che cerca collegamenti tra i diversi piani... 

No, pensavo di essere contorto io e a volte troppo astratto, ma di fronte a questo mi sento ributtato in prima elementare. Sarà che ai diversi piani dei condomini ho sempre preferito il piano unico delle villette...

"Balaam disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato: «Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa, buona o cattiva, di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò»?" (Nm 24,12-13)

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11 gennaio 2021

un bell'avvio di canale Youtube

 Ieri dopo tanto parlare finalmente è stato avviato il canale Youtube della parrocchia (il link si trova sul sito della parrocchia sotto "siti amici"). Ed è stato attivato con un bellissimo video di musica di arpa di un ragazzo che gira in parrocchia, che si è dimostrato all'altezza della situazione. Un segno bellissimo, che fa ben sperare nel futuro del canale ma soprattutto nel futuro dei giovani. La comunità cristiana deve lasciar loro ampio spazio di azione e di iniziativa, anche se si tratta "solo" di musica d'arpa. Intanto certo meglio di discussioni senza capo né coda sull'attività pastorale da intraprendere. Almeno ti fa bene al cuore e ti predispone al nuovo anno che non inizia tanto facile...


"Introdusse musici davanti all'altare
e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Ogni giorno essi eseguono le loro musiche."
(Sir 47,9)



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09 gennaio 2021

Macchina nuova

 Questa settimana, finalmente, avevo ritirato la macchina nuova che è stata depositata in garage in attesa di tempi migliori. Oggi per la prima volta l'ho usata...per andare in ospedale a fare il tampone. Pensa te: la storia di una macchina che inizia con il covid... Sarà cattivo segno? La macchina precedente era stata rodata per andare fino a Santiago di Compostela: un abisso. Ma ridiamoci su: diciamo che sarà una macchina adeguata ai tempi... anche perchè comprata con tutti i bonus governativi. Il minimo è che mi accompagni a fare il tampone!


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07 gennaio 2021

Chi semina vento...

 Le scene di  ieri al Campidoglio hanno fatto il giro del mondo eppure non c'era da stupirsi. E' vero che De Andrè diceva che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori... ma forse non si riferiva all'incredibile supereroe arancione dei fumetti stelle e strisce che da quattro anni pubblica una storiella ogni settimana. E' proprio vero: con tutto quello che si dice dei populisti nostrani, non potranno mai diventare supereroi. Forse perchè lo vorrebbero ma non lo sono, forse perchè sono superfurbi e sanno quando fermarsi, forse perchè in fondo in Italia è un fumetto continuo e non sarà l'arrivo di qualche arancione che cambierà le cose. Cmq sia, meglio così.

Una cosa resta in sospeso. Chi si è abbonato ad otto anni di fumetto del supereroe arancione, avrà indietro i quattro anni che ha pagato in più oppure si merita che resti fregato? Ai posteri l'ardua sentenza...

"Dissero tutti gli alberi al rovo:
Vieni tu, regna su di noi.
Rispose il rovo agli alberi:
Se in verità ungete
me re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano." (Gdc 9,14-15)




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06 gennaio 2021

ridda di voci

 Ussignur in sti giorni ne sono successe di tutti i colori. Il passaggio alla quarantena fiduciaria ha imposto un cambio di abitudini e di regole che probabilmente molte famiglie hanno già vissuto nei mesi scorsi. Ma il fatto che ci sia di mezzo una parrocchia, dà adito alle assurdità più incontrollate e conferma nella bontà di non dire nulla di più di quel che serve e dirlo nel modo giusto. Però a sentire certi audio che girano in rete viene da pensare che forse ci meritiamo un po' di sana dittatura, visto che ci piace poter dire: penso così, perchè me lo fanno pensare, non perchè lo pensi... Oppure: dico così perchè me l'hanno detto, non perchè abbia controllato... Oppure faccio così perchè ..anzi, facciò cosà, ma no: faccio così e penso cosà, anzi dico così, faccio cosà e boia al governo...

«Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!» (Purgatorio, canto VI, 76-78)




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03 gennaio 2021

La crudeltà umana

 Ieri ho terminato di vedere su Netflix Djungo Unchained, un film di Quentin Tarantino che mi aveva sempre incuriosito come titolo ma che avevo sempre evitato perchè non amo molto lo splatter del regista. Ma mi sono fatto forza e sono riuscito anche a oltrepassare le scene di litri di sangue che esplodono e di torture inarrivabili. Eppure, mi dicevo, i bianchi degli Stati del sud degli Stati Uniti erano arrivati anche a questi orrori. E non solo loro: ancora oggi mi vengono i brividi a immaginare che cosa ha passato Giulio Regeni nei nove giorni di prigionia...

La crudeltà umana può essere veramente efferata, al di là di ogni immaginario. Gesù pure l'ha subita e se ha scommesso sulla bontà del cuore dell'uomo significa che non bisogna disperare. Anche quando invece della crudeltà è ignoranza, durezza di cuore, snobismo...

"Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà;  pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono" (Eb 5,7-9)



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02 gennaio 2021

un teatro vuoto

Ieri ho visto il concerto di capodanno dalla Fenice di Venezia. Un teatro vuoto di pubblico, dove la platea è diventata un unico palcoscenico enorme con distanze regolari sia per coro sia per orchestra. faceva impressione a vedersi, più ancora che con i musicisti dotati di mascherina. Una foto emblematica della pandemia ma anche della creatività che cerca di reagire e di costruire un nuovo modus vivendi. La fase della convivenza con il virus non richiede che uno sia proiettato a quando finirà: il tempo potrebbe essere veramente lungo. Richiede che uno ricostruisca l'abc del vivere con modalità nuove.
La musica e l'arte non sono opzionali, così come non è opzionale lo sport, lo scoutismo in presenza, le celebrazioni, le iniziative di aggregazione. Se vanno cambiate per adeguarle agli standard di disciplina, ok. Ma non rinunciamo troppo presto ad esse: l'emergenza non è solo sanitaria e non è solo economica.

"La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni."
(Ger 31,13)





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01 gennaio 2021

Il grande Mattarella


All'inizio del suo mandato i discorsi di Mattarella mi sembravano omelie. Ora, dopo aver sentito anche quella di ieri, mi rendo conto che sono l'espressione massima della sintesi in lui dell'essere cittadino e dell'essere cristiano. Per quello sembrano omelie. Ma non lo sono: l'alternativa sono i convulsi discorsi politici di altri che vanno bene nell'agone politico ma non per mantenere l'unità di una nazione e di un popolo.
In particolare ieri mi ha colpito:
- il continuo fare riferimento all'epidemia, perchè quella è la sfida nazionale, senza drammatizzazioni;
- l'ignorare riferimenti alle istituzioni per rivolgersi direttamente alla capacità della gente di rispondere adeguatamente all'emergenza;
- la valorizzazione dell'Italia e delle sue capacità, ma aiutata da un certo contesto europeo: non solo il consueto riferimento al "genio" italiano, che a volte non si trova proprio, né solo all'Europa come se fosse la commissione di esame esterna;
- infine l'aver messo sullo stesso piano gli auguri al Papa con gli auguri ai goriziani dopo che la città di Gorizia è stata proclamata capitale europea della cultura 2025: né servilismo bigotto, né populismo.
Un degno esponente dei cattolici impegnati in politica.

"Amate la giustizia, voi che governate sulla terra,
rettamente pensate del Signore,
cercatelo con cuore semplice." (Sap 1,1)



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