30 agosto 2021

Mattarella a Ventotene

 Sono state riportate le dichiarazioni di Mattarella a Ventotene, lì per un seminario in occasione dell'80° anniversario del manifesto all'origine dell'Unione Europea: "In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po' qua e là. Esprimono grande solidarietà nei confronti dei diritti degli afghani, ma 'che restino lì, non vengano qui perché non li accoglieremmo'. Questo non è all'altezza dei valori della Ue". Perfetto, non una parola di più e il commento non serve. Ogni tanto parlare chiaro non è offendere, è prendersi la responsabilità di dire ciò che molti pensano ma non osano dire.

"Giovanni Battista diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». " (Mc 6,18)



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29 agosto 2021

Rimpatriata Simba e una settimana di... ozio

 Domenica scorsa a Calosso c'è stata la rimpatriata di coloro che hanno usufruito nei decenni precedenti della baita Simba, prima a Ceresole Reale, poi a Rhemes notre Dame e ora a Rhemes Saint George. Generazioni di giovani di parrocchie diverse accomunati dall'idea della montagna come luogo di amicizia, di crescita e di vita. Da quell'esperienza sono scaturiti venti matrimoni... Cosa ne è di quell'esperienza? Se si guarda indietro si viene presi dalla nostalgia. Se si guarda al presente si viene presi un po' dallo sconforto: ora le parrocchie coinvolte sono meno e i giovani meno presenti. Ma dato che quello che ognuno ha maturato ce l'ha dentro di sé, allora dovremmo dire che l'esperienza è presente più che mai, ma che si traveste con gli abiti di coloro che l'hanno incarnata. Ancora oggi la montagna e un certo genere di vivere la montagna fa parte di noi.
Anche la fede e un certo modo di vivere la fede (meno da santuari e più da natura) fa parte di noi. Perciò viva i Simba...

Certo che da domenica sono stato in ozio una settimana..Vergogna😅

"Egli lo trovò in terra deserta,

in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali" (Dt 32,11-12)




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22 agosto 2021

L'etica di Tex Willer

 IN questi giorni di gran caldo ci scappa quasi sempre una visita in gelateria e la lettura di Tex mentre mi gusto una granita. E così in pochi giorni ho recuperato un po' di numeri passati che mi hanno fatto riapprezzare la sua figura, che pare attraente soprattutto per il senso della giustizia di cui tutti sentiamo molto la mancanza in questi tempi. In fondo appassiona l'immagine di uno che non ha una giornata troppo programmata e può permettersi di fare una scappata di qualche giorno per aiutare un amico e sbrogliare qualche matassa, soprattutto per smascherare banditi, anche se vestiti in doppio petto. Lasciamo stare i modi: alla fine c'è anche un'etica nel far fuori i cattivi, visto che lui spara proprio lo stretto necessario (ma se inizia...sono guai).

Chissà se l'amore per questo fumetto è più la ricerca di una vita semplice che non c'è più, il rimpianto per passioni giovanili che ormai fanno parte del passato o un modello da seguire e riprodurre (ovviamente aggiornato) nell'oggi...

"Poiché voi schiacciate l'indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
vigne deliziose avete piantato,
ma non ne berrete il vino,
perché so che numerosi sono i vostri misfatti,
enormi i vostri peccati.
Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense
e respingono i poveri nel tribunale." (Am 5,11-12)




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21 agosto 2021

Le armi dell'Afghanistan

 Tutte le mattine buona parte della rassegna stampa è ormai dedicata all'Afghanistan e sempre più emergono particolari nuovi. Sempre più si mette in luce quanto l'arsenale militare, venduto dall'Occidente all'Afghanistan sia ora a disposizione dei talebani. Un arsenale immenso. Le armi danno questa illusione: di difenderti. Ed è vero, ti difendono. Ma sono come un cavallo di troia: ti portano in casa cose che non vorresti, innanzitutto la possibilità che qualcuno le usi contro di te, come è capitato in passato con figli giovani che si sono serviti delle armi del padre per bravate finite male. In questo caso la beffa è ancora peggiore: le tue armi serviranno ai talebani per conservare il loro potere assoluto che tu volevi distruggere...


"Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra."
(Is 2,4)



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20 agosto 2021

La montagna come scelta di vita

 Avevo già scritto un post su mio figlioccio che a 22 anni ha deciso di vivere in montagna e ha preso l'appalto per la gestione di un piccolo rifugio sopra Usseaux, all'Alpe Pintas. Sono andato a trovarlo e ho visto un giro di gente molto intenso, segno che sta andando bene. Come dice suo padre ci sono ancora miglioramenti da fare sul piano organizzativo, ma lui punta tutto sulle relazioni e sulla buona qualità di ciò che dà da mangiare e da bere. Ed effettivamente sta riuscendoci. Ecco un esempio di come i giovani millenials riescono a gestire cose complicate e con uno stile diverso dei loro genitori. Devo dire che mi ha insegnato anche a recuperare sul terreno delle relazioni, che negli ultimi anni ho un po' trascurato. In fondo sono quelle che danno linfa alla vita, non le iniziative e i programmi... Ma bisogna dedicare del tempo e soprattutto avere la testa e il cuore liberi.



" Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare. Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. Però egli disse a Daniele: «Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re». Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: «Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato». Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni; terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. D'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi"
(Dan 1,8-16)

Anche il giovane Daniele ha gestito la faccenda...a modo suo.





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15 agosto 2021

Afghanistan e Gino Strada

 Due notizie di questa settimana mi hanno dato da pensare. La prima riguarda la situazione in Afghanistan. Mentre i dibattiti vertono sul paragone tra la fuga occidentale dall'Afghanistan e quella dal Vietnam di cinquant'anni fa, a me venivano in mente quelle povere popolazioni, soprattutto femminili in balia di quegli animali. E non riesco a togliermi dalla testa il pensiero del tradimento e del mandare al macero gente inerme. Chissà se l'altro animale che mi pare si chiamasse Tramp (sta forse per trampoliere?) ci ha pensato... 

Invece la seconda riguarda la morte di Gino Strada. Lui e chi ne viene rappresentato non fuggirebbero  dall'Afghanistan. E non per qualche ideologia o per qualche presa di posizione. Semplicemente perchè non si alletta la gente per poi tradirla e perchè alla fine quel che conta è solo chi paga le conseguenze della real politik. Saremo giudicati dalla storia, che non perdona. Mai.

"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Se voi intendete veramente andare in Egitto e vi andate per stabilirvi colà, ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura che io manderò su di loro. Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si è rovesciato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non vedrete mai più questo luogo». (Ger 42,15-18)

le autorità decidono di fuggire da Gerusalemme, assediata dai Babilonesi

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13 agosto 2021

La prima richiesta di green pass

 Ieri in gelateria ho ricevuto la prima richiesta di green pass, che ho potuto esibire. Sembrava un momento storico e perfino di rivalsa su quelli che non ce l'avevano e che dovevano stare fuori... al sole. Dentro c'era l'aria condizionata. Mi sembrava di essere passato di grado. E già che non ho fatto niente di particolare, se non quello che avrei fatto comunque: vaccinarmi. La sera ho colto un frammento di dialogo tra un giovane molto legato alla parrocchia e una signora: lui non voleva farsi vaccinare e adduceva come motivo la confusione che regna sovrana sulla questione e il fatto che tanto non aveva necessità di frequentare locali di divertimento (anche gelaterie?). 

Ecco due reazioni non previste al green pass.

1. il sentirsi superiori e considerare chi non ce l'ha come un essere di serie b. Ma alla fine è solo un green pass, non è che ti sei comprato un titolo onorifico. E il senso di esclusione di chi non ce l'ha, è reale.

2. l'evitare la vaccinazione per "amore della povertà". Ma la vaccinazione è un dovere morale, e come ogni dovere morale è limitato solo da una seria e profonda obiezione di coscienza, che non può basarsi solo sulle preferenze, sull'incertezza o sul contestare il metodo.

"Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlo contaminare." (Dan 1,8)


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12 agosto 2021

Il progresso nella Parola di Dio

 Ieri parlando con un amico della Parola di Dio mi diceva che aveva iniziato a leggere commenti ai vangeli di ogni giorno e che aveva trovato un grande arricchimento in ciò. Un'amica comune, invece, gli aveva detto che più che i commenti era meglio leggere e approfondire la Parola di Dio stessa. Ma lui non ne era convinto. 

Mi è venuto in mente che anche io nei primi anni di seminario leggevo molti commenti e anch'io ne traevo grande beneficio, perchè mi hanno abituato alla lettura giornaliera della Parola di Dio. Dopo un po' di anni mi accorgevo che giravo sempre in tondo e ho preferito abbandonare i commenti e stare di più sulla Parola di Dio. Sì, è questione di gradualità. Oggi mi accorgo che non basta neanche più solo leggere la Parola di Dio, ma che in qualche modo sono chiamato a metterla al primo posto e a farne una guida perfino per il programma della giornata. La Parola di Dio ti prende per mano e ti porta dove vuole lei e non dove vuoi tu...


"Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino." (Sal 118,105)

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10 agosto 2021

La "grande rimostranza" e il potere ad Asti

 Sto leggendo un libro sulla rivoluzione inglese del XVII sec., caratterizzata da un forte contrasto tra il Re e il Parlamento, che ha espresso i suoi punti di vista nella "grande rimostranza": 204 punti presentati a Carlo I e da lui rifiutati. Strabiliante: alla fine il Parlamento ha processato e condannato a morte il re. Solo in Inghilterra poteva succedere una cosa del genere... Mentre leggevo i punti mi veniva in mente come nella tradizione inglese la divisione dei poteri è ben garantita, anche se è stato un francese, Montesquieu, a teorizzarla. E subito mi balzava alla mente il dibattito di queste settimane sui poteri ad Asti in gran parte concentrati su una persona, che accumula cariche non di poco conto e si giustifica dicendo che il "potere" è "poter fare", cioè aver la possibilità di far andare le cose per il meglio, valorizzando tutte le risorse. Eh no! La divisione dei poteri garantisce la democrazia ed è un paletto da difendere con tutte le forze. E' paradossale: nel XVII secolo  il Parlamento inglese condanna il re, nel XXI secolo gli astigiani lo incoronano. Anche Carlo I si giustificava dicendo che faceva tutto per il bene del popolo...

"Quando Samuele fu vecchio, stabilì giudici di Israele i suoi figli.  Il primogenito si chiamava Ioèl, il secondogenito Abià; esercitavano l'ufficio di giudici a Bersabea. I figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché deviavano dietro il lucro, accettavano regali e sovvertivano il giudizio. Si radunarono allora tutti gli anziani d'Israele e andarono da Samuele a Rama.  Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non ricalcano le tue orme. Ora stabilisci per noi un re che ci governi, come avviene per tutti i popoli». Agli occhi di Samuele era cattiva la proposta perché avevano detto: «Dacci un re che ci governi». Perciò Samuele pregò il Signore." (1Sam 8,1-6)



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09 agosto 2021

Olimpiadi: solo sport?

 No, le olimpiadi non sono solo sport. Ce ne eravamo accorti quando le tensioni tra Usa e Urss portavano la prima a boicottare le olimpiadi di Mosca nel 1980 e la seconda quelle di Los Angeles nel 1984. Ma nella cerimonia conclusiva di ieri era ancora più evidente. Non sono solo politica: sono un messaggio dirompente che buca gli schermi attraverso il linguaggio mitologico. In un attimo la presenza delle bandiere fa vedere che siamo tutti sulla stessa barca, anche se poi una parte del mondo (la nostra) continua a trattare l'altra come il povero Lazzaro, impedendo di fatto che  vaccini arrivino. La presenza di atleti multietnici nella formazione italiana fa capire che l'ideale di "italiano" che qualche partito ha è di due secoli fa. L'aver totalizzato 40 medaglie fa anche capire che in Italia lo sport ha una rilevanza sociale che non andrebbe snobbata, neanche da coloro che lamentano sempre il solito giro di soldi. Sì il giro di soldi c'è, ma pare che lo sport stia diventando l'unico luogo del riscatto sociale per persone che hanno fatto una vita grama. E poi l'entusiasmo contagioso, in questa edizione senza freni, sembra la risposta all'epidemia, che non va contro la scienza, ma va oltre la scienza. Non siamo fatti per vivere di limiti e di restrizioni: quelli li subiamo. Siamo fatti per oltrepassarli quei limiti, senza violarli. 

Per questo che faccio ammenda e  mi propongo di seguire più lo sport che certi dibattiti...

"Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù." (Fil 3,13-14)



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08 agosto 2021

ancora scout, poi basta

 Anche perchè dopo un salto di tre giorni ai campi di lupetti e reparto, si sono conclusi ... i campi. Ingredienti: grande impegno dei capi, bel clima, capacità di affrontare difficoltà, ma soprattutto, a parte mascherine, igienizzazioni ed altro, nessuna traccia dell'epidemia. Lo scorso anno ero stato molto dubbioso con uno spirito scout che si risolveva nel rispettare le norme (troppo poco..). Quest'anno lo spirito scout si è ripreso il terreno perduto. Ingredienti meno buoni: tempo poco clemente. Ma non si può pretendere...

" «Così dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giudea. 3 Chi di voi proviene dal popolo di lui? Il suo Dio sia con lui; torni a Gerusalemme, che è in Giudea, e ricostruisca il tempio del Signore Dio d'Israele: egli è il Dio che dimora a Gerusalemme!" (Esd 1,2-3)

il ritorno alla libertà...






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04 agosto 2021

Il confine tra novax e nopass

 Quando i discorsi si incrociano è come quando si mischiano gli ingredienti e non si capisce più quali erano quelli originari. Così ieri ho letto la mail di un lettore che rimproverava per aver pubblicato un intervento di una collaboratrice di Gazzetta, che sottolineava i rischi di giustizialismo contro coloro che sono contrari al green pass in quanto il vaccino non è obbligatorio. Alla sera assistevo alla telefonata di un mio collega sacerdote con una madre no-vax pura, che pretendeva di mandare il figlio al campo senza nessuna dichiarazione di corresponsabilità, adducendo argomenti da brivido. Ecco i due ingredienti che si sono mescolati: chi è contrario al vaccino (questo come a qualunque altro) e che è disposto a fare battaglie legali per tutelare la propria libertà di scelta (che in genere dovrebbe finire quando ne vanno di mezzo gli altri...). L'altro ingrediente è chi cerca di garantire un minimo di scelta consapevole e libera, in presenza di una legislazione giustificabile ma squinternata. Se il vaccino non è reso obbligatorio, perchè bisognerebbe considerare come degli untori coloro che non lo fanno? Ok un minimo di regole per dare più possibilità a coloro che lo fanno, ma chiedere addirittura di far pagare le spese sanitarie agli altri...anche no.

La discriminazione dei due ingredienti sta in una questione che dimostra quanto i no-vax siano in malafede quando dicono di voler tutelare la libertà. Se io sono contrario ad una legge, posso anche oppormi e violarla (così è avvenuto con l'obiezione di coscienza al servizio militare). Quello che non posso fare è pensare di farlo senza pagare alcun prezzo. Perciò se sei no-vax coerente dovresti accettare tu stesso di non poter fare tutto quello che fanno gli altri e non arrabbiarti. Altrimenti sei solo un egoista isterico.



"Mi conceda Dio di parlare con intelligenza
e di riflettere in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli stesso è la guida della sapienza
e dirige i sapienti.
Nelle sue mani siamo noi e le nostre parole,
ogni sorta di conoscenza e ogni capacità operativa."
(Sap 7,16)





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03 agosto 2021

Il dolore avvicina alla fede

 Nonostante agosto, continuo la benedizione delle famiglie, per recuperare i mesi persi. Tanto molta gente è a casa... Ieri ben due persone mi hanno parlato dei loro problemi di salute e di come questo a riportato al centro la fede. Entrambi hanno parlato di una fede semplice, fatta di preghiera al Signore per la malattia, ma c'era qualcosa di più nelle loro parole. Parlavano (anche se non hanno usato questo termine) di un'ancora di salvezza a cui attaccarsi, visto che sul piano sanitario non si poteva sperare molto nella guarigione. Un'ancora è qualcosa che hai in dotazione e che usi nel momento giusto: non sarà granchè come relazione con il Signore, ma dà l'idea che se la fede non viene coltivata quotidianamente è anche perchè si sa che c'è ma che non serve sempre. La seconda ha anche parlato di una specie di miracolo che l'ha sciolta di rigidità nelle articolazioni, causate da reumatismi. Aveva pregato la "Madonna che scioglie i nodi" e dal giorno dopo anche le analisi non hanno più riscontrato niente di preoccupante. Ne parlava quasi con timidezza e esitava a pronunciare il termine "miracolo". 

Insomma, il dolore fisico è una delle cose che può riavvicinare alla fede e la fede ha mille sfaccettature: un poliedro (per dirla con papa Francesco) più che una linea retta che divide tra credenza e noncredenza.


"Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; gli darai sollievo nella sua malattia." (Sl 41,4)



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01 agosto 2021

Al termine della Route

 Di ritorno dalla route sul lago di Garda e alla comunità missionaria di Lonato posso concludere che ho sperimentato il divario tra corpo e spirito... Lo spirito spinge avanti e permette di fare cose egregie con i giovani grazie al rapporto che si crea  semplicemente passando del tempo con loro. L'uovo di Colombo: l'unica chiave che apre la porta dei giovani è quella dell'amicizia.

Il corpo invece fa da freno: partito per sostituire un altro nonostante problemi al ginocchio alla fine me la sono cavata dignitosamente ma ho percepito quanto si può essere ... zavorrati. Forse è semplicemente naturale tutto ciò, ma mi piace pensare che sia voluto dal Creatore per entrare in relazione vera con i giovani. I quali non esprimono molto se stessi se hanno di fronte il supereroe che sa fare tutto, ma si fanno in quattro di fronte a persone che fanno fatica. 

Comunque in definitiva: la route rompe la routine quotidiana e riporta all'essenziale, sia materiale, sia mentale.

" In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria (...) Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio". (At 8,1.4)

A volte le difficoltà aprono strade nuove...






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