30 maggio 2018

a che servono i padrini?

Ennesima discussione, stavolta con un giovane, che conoscevo da più piccolo e che ora ha un bimbo che vorrebbe battezzare, anche se non è credente. Ma la sua compagna crede e lui non si oppone al battesimo. Ovviamente la discussione non è tanto sulla loro situazione (anche, ma superabile) ma sulla situazione dei prescelti padrino e madrina, che sono entrambi conviventi. Il rapporto tra noi è buono e lui si fida di quel che gli dico: gli parlo della possibilità di mettere un testimone, basta che ci sia un padrino e una madrina. Fissiamo il battesimo, gli incontri in preparazione (qui nessun problema) e il nocciolo resta quello del padrino e della madrina.
Quando se ne va mi chiedo: ma a che cosa serve ancora un padrino e una madrina? Se trovarli crea più problemi che quel che risolve: cui prodest?

"Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini"  (Mc 7,8)

29 maggio 2018

bambini, i giochi sono finiti...

Cinque Stelle e Lega. Come due bambini, ciascuno intento ai suoi giochi. Il primo gioca al "piccolo politico", come una volta c'era "dolce forno" o roba simile. Fa finta di fare politica e si ingegna a rendere il gioco sempre più perfetto e più carino. Poi s'arrabbia quando qualcuno gli dice che la realtà è un'altra. La seconda gioca con "il piccolo chimico" o con qualche gioco pericoloso. Gli hanno detto di stare attento perchè ci possono essere conseguenze, ma lui continua a pasticciare con sostanze e giochetti pericolosi. Finchè il gioco gli esplode tra le mani e lui si fa male. Ha imparato la lezione? No, si i....za come una iena perchè è colpa degli altri.
Su, dai, bambini. Il gioco è finito, tornate a casa.

"Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità." (1Tm 2,1-2)

27 maggio 2018

Nuova Italia

Ieri tra un matrimonio e una serata con gli scout sono riuscito a fare una tappa nella sala del consiglio comunale dove veniva presentato il libro "Nuova Italia" di Lorenzo Pregliasco.
Mi ha colpito che erano presenti rappresentati di ogni forza politica, segno che il desiderio di capire cosa sta succedendo è avvertito un po' da tutti. E' stato un bell'incontro, chiaro, gestito bene e molto illuminante. Non voglio riportare i contenuti, ma solo un'impressione: sarà che il linguaggio politico è un po' aggressivo ma sicuramente è chiaro e non ha i giri di parole e i sottintesi dei vecchi politici. Anche tra la gente è così: i giovani sono più sboccati e più scurrili ma meno ipocriti e servi delle finte buone maniere. Nella Chiesa? Anche. Perciò se uno rimpiange il bon ton passato deve solo capire se insieme alla buona educazione intende portarsi con se i giri di parole, tutti da interpretare.

"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno." (Mt 5,37)

26 maggio 2018

che pazienza con sti ragazzi...

In questi giorni sono stato "bidonato" dai ragazzi di terza media che avevano aderito con apparente entusiasmo ad una proposta di partecipare ad una "cena con delitto" organizzata dagli scout (due del gruppo erano pure organizzatori) e poi si sono defilati poco alla volta, alcuni con scuse meschine, altri con motivazioni più serie e gli ultimi per "esaurimento". Al che mi sono notevolmente incavolato per lo stile e ho detto che non li avrei più convocati se non dopo che si fossero chiariti le idee sul gruppo. Sono ancora convinto che ogni tanto un atteggiamento meno accogliente serva per trasmettere loro che bisogna anche combattere per avere qualche risultato in più.  Ma sono stato spiazzato da un genitore (che conoscevo già da tempo) che mi scrive di non abbandonare questo "agglomerato di ragazzi", in quanto hanno bisogno di punti di riferimento positivi. Inoltre mi dice sostanzialmente, facendo leva sull'amicizia, che se lei insegna una certa materia in una scuola superiore decisamente complicata, io posso anche farcela a continuare con l'agglomerato. E questo è vero: il confine tra la strategia educativa e il risentimento personale è molto sottile...

"Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali"
(Dt 32,10-11)

25 maggio 2018

razionalizzazioni

Tempi cupi per le istituzioni ecclesiali... Parrocchie che si accorpano, seminari che si chiudono, scuole teologiche che faticano a trovare iscritti. L'atmosfera è da Waterloo (per Napoleone...). Due tipi di reazione: disfattismo e razionalità. La prima fa della notte una notte eterna (ma la notte è solo passeggera). La seconda si occupa solo dell'attrezzatura per la notte: pile, pigiama, antifurti accesi, letti per tutti. Ma non si occupa dei sentimenti legati alla notte: esaltazione perchè finalmente si vive, paura del buio, timore di passare una notte insonne. Due commenti. I primi: "No!! pensavamo che Dio ci concedesse il giorno eterno!" I secondi: "Ve l'avevamo detto che sarebbe venuta la notte e non vi siete attrezzati. Ora provvediamo alla veloce e recuperiamo il tempo e perso" E giù di mannaia a chiudere parrocchie, spostare seminaristi, fondere scuole...
Si dice che le crisi siano i momenti in cui si richiede creatività. Quella che manca ai disfattisti e ai razionalisti.

"Ah! come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo!
È divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;
un tempo signora tra le province
è sottoposta a tributo." (Lam 1,1)

23 maggio 2018

social...

Ieri la mamma di un ragazzo mi ha parlata preoccupata del figlio tredicenne che passa molto tempo di fronte al computer. E' riuscita, tramite un esperto, a capire che non sta facendo giri strani, ma semplicemente gioca con altri amici online e posta video su Youtube assolutamente innocui e un po' scemi. Mentre la ascoltavo mi dicevo che deve essere veramente complicato per un genitore affrontare questo mondo sconosciuto: essendo poi di origine africana e non avendo un marito, il compito deve essere ancora più arduo. Questa generazione di genitori è particolarmente segnata da questa lotta contro i mulini a vento della tecnologia di cui i figli sono esperti insuperabili. A maggior ragione probabilmente solo il linguaggio dell'amore e della dedizione possono continuare a far breccia e insegnare qualcosa ad essi.

"Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non disprezzare l'insegnamento di tua madre,
perché saranno una corona graziosa sul tuo capo
e monili per il tuo collo." (Pr 1,8-9)

17 maggio 2018

il richiamo della foresta

Ieri uno dei giovani mi ha detto che quest'estate avrebbe intenzione di fare il cammino di Santiago per intero e ha chiesto un po' di informazioni e consigli. Mi sono trovato ad invidiarlo, benchè io l'abbia già terminato. Ma lo rifarei daccapo. Il richiamo della foresta a volte è decisamente forte e a volte va placato... Alla fine abbiamo concordato di pensare seriamente ad un tratto di via Francigena il prossimo anno. Ma ciò non toglie che cerchi anche per quest'anno qualche fuga: non dalla parrocchia ma dalla "civiltà"

"Dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte a pregare. E, venuta la sera, se ne stava lassù tutto solo." (Mt 14,23)

16 maggio 2018

un logo significativo

Ieri sera abbiamo presentato il logo per il sinodo parrocchiale che una ragazza diciottenne ha realizzato in risposta al bando di concorso fatto. C'è da dire che era l'unico logo presentato... ma la vittoria è stata di sostanza, perchè tutti sono stati colpiti dalla sua spiegazione: "La parola Sinodo significa camminare insieme. Io ho immaginato questa parola così: le mani della Chiesa che accompagnano e invitano alla fede le mani più piccole dei suoi figli. Infatti il logo che ho disegnato rappresenta le mani più grandi, della Chiesa, che tengono con delicatezza le mani della gente; senza obbligare, ma in un gesto di accompagnamento, le mani della Chiesa invitano le mani del popolo a tenere la croce, che rappresenta la fede dei credenti"


"Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi" (Gv 17,12)

15 maggio 2018

amore per sempre


Girando in quartiere per mettere gli avvisi del rosario di ieri sera ho visto una bella scena, che si commenta da sola. 

Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
(Ct 8,6)







09 maggio 2018

vangelo domenica 13 maggio

Domenica prossima è l'Ascensione. Ecco il Vangelo. Se qualcuno vuole aggiungere qualche commento, verrà usato nell'omelia.

"In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano." (Mc 16,15-20)

07 maggio 2018

incontri in treno

Stamattina mentre andavo a Milano in treno davanti a me un giovane non stava troppo bene. Gli ho chiesto se era tutto a posto e mi dice che aveva problemi di ansia. Di lì è partita una chiacchierata che è durata quasi fino a destinazione, in cui lui ha raccontato che da grande sportivo, perfino fissato con lo sport nell'ultimo anno ha accumulato una serie di problemi fisici (dalla schiena, alle mascelle, all'occhio, ecc.) che è culminato in questi attacchi d'ansia. Alla fine ha parlato che avrebbe dovuto dedicarsi a cose più "spirituali", come le ha definite lui, citando la montagna come luogo ideale, perchè metteva insieme sport e aspetti più spirituali. E poi si è parlato di Europa, di viaggi, di esperienze agli ostelli, di ragazze, ecc. Questo deve averlo aiutato a non pensare troppo all'ansia...
Alla fine ci siamo salutati. Niente di che, nessuna conversione sulla via di Damasco. Però mi ha dato da pensare sul bisogno di oggi di spiritualità... E sul fatto che prima di arrivare alle forme religiose, la spiritualità parte da relazioni umane profonde.

"Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?».Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui." (At 8,30-31)

04 maggio 2018

un film da choc

Ieri sera sono tornato al cinema dopo un bel po' che non ci andavo e ho visto "Loro 1": il film di Paolo Sorrentino su Berlusconi e il berlusconismo. Sono stato tentato più volte di uscire prima ma ho resistito fino alla fine. Facendo la tara che lo stesso regista invita  a fare all'inizio del film, alla fine ti dici che il miracolo più grande che l'Italia abbia avuto in quegli anni è il fatto che sia andata avanti nonostante tutto. Da un film simile si giustificano coloro che non vogliono assolutamente averci più nulla a che fare. Però. Però. Alla fine il personaggio risulta patetico, non odioso. E uno si chiede: ma un sistema politico che partorisce un personaggio patetico alla guida di un paese che sistema è? Alla fine sarà la storia a decretare quali siano le reali responsabilità di quegli anni in cui al palazzo "Italia" non si faceva la minima manutenzione, consegnandola in pasto alla crisi successiva.

"Essi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell'arpa,
si pareggiano a David negli strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l'orgia dei buontemponi." (Am 6,4-7)

03 maggio 2018

La verità sulla Siria

mons. Haddad
In questi giorni di semiconvalescenza ho ripreso gli arretrati mai letti e mi è capitato tra le mani la rivista di giugno 2017 di Missioni Consolata,  una delle riviste più interessanti e aggiornate. C'era un'intervista a mons. Haddad, siriano della Chiesa melchita, che mi ha aperto gli occhi e mi ha dato ancora una volta  a ben sperare sul ruolo dei giornalisti e delle riviste missionarie nel mondo dell'informazione. Pochi cenni:
- Assad è il legittimo presidente ed è l'unico che lavora per il bene della Siria come popolo e non di una religione o di uno stato straniero
- Gli europei hanno fatto un grave errore nell'affidarsi a Erdogan per fermare il flusso di immigrati: è lui che lascia passare i terroristi e le armi in Siria
- La Russia è l'unica che sostiene Assad e la popolazione, attraverso massicci afflussi di medicine e cibo
- La Germania della Merkel aveva aperto all'inizio le porte ai siriani, ma solo perchè serviva veramente manodopera intelligente e specializzata e i siriani lo erano

Va  a finire che perfino l'attacco con le armi chimiche dei mesi scorsi sia una messa in scena. Non ci sarebbe da stupirsi: in questo caso gli occidentali farebbero la parte dei babbioni.

"Ascoltate questo, voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: «Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo le misure e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano».
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
certo non dimenticherò mai le loro opere" (Am 8, 4-7)

02 maggio 2018

proprio all'ultimo minuto...

Mi è piaciuto troppo e mi conferma nella grandezza sia della scienza che del... giornalismo. Da National Geographic di marzo

"Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quanto ho visto.
Con le parole del Signore sono state create le sue opere" (Sir 42,15)


01 maggio 2018

Vangelo domenica 6 maggio

Il Vangelo di domenica 6 maggio è il seguente:

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri»."


Si accettano commenti per preparare l'omelia...