31 maggio 2021

vaccino

 Sabato ho ricevuto il vaccino (unica dose, essendo stato malato a gennaio). Ieri giornata da cani. Oggi alla grande. La sensazione è di essere entrati in una terra nuova e in un tempo nuovo, dove tutto torna ad essere sotto controllo. Altre due riflessioni.

La prima è la mobilitazione collettiva di cui sono stato testimone sabato. L'idea che c'era gente volontaria che aiutava nel disbrigo delle pratiche, nel servizio d'ordine oltre alla quantità di medici e infermieri, oltre alla banca che ha messo a disposizione il locale delle vaccinazioni, ecc. Un senso di comunità non male e che da tempo non sperimentavo.

La seconda è che ce lo possiamo permettere. Ma tutti quei paesi che non hanno vaccini e sono lontani mille miglia da questa situazione sperimentano ancora una volta, come se non bastasse, il sopruso dei paesi ricchi. Qualunque sia la motivazione e qualunque sia la strategia da seguire, finchè ciascun paese ricco (o gruppi di paesi ricchi) fa come se gli altri non fossero anche affar loro, mi sa che i problemi ripiomberanno addosso.

"Amate la giustizia, voi che governate sulla terra" (Sap 1,1a)



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29 maggio 2021

ritorna la preghiera in musica

 Giovedì sera c'è stata una nuova edizione delle serate di musica e preghiera che a San Domenico Savio avevano caratterizzato alcune stagioni. Non concerti ma l'uso della musica e del canto in funzione di preghiera. Ora si è ripartiti un po' in sordina, ma l'importante era dare un segno. Serata dedicata a Maria, un'ora e bon ma molto intensa e molto calorosa da parte del pubblico, che si è lasciato coinvolgere.

Insomma: è ora di ripartire e di ripartire con decisione, cautela ma determinazione.

"Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove." (2Cor 5,17)

Manuela Rinaldi, la soprano


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27 maggio 2021

Ancora sulla chiesa italiana (poi basta...)

 Usiamo i toni ironici. Papa Francesco dice che la chiesa italiana soffre di amnesia perchè si è dimenticata del convegno di Firenze del 2015, quando aveva iniziato di fatto un cammino di sinodalità. E usa espressioni carine:  "Sono passate tante cose dal primo incontro” e c’è una cosa “che ho visto: l’amnesia. Perdiamo la memoria di quello che abbiamo fatto, Firenze”.

Strano e un po' ingrato. Perchè la Chiesa italiana ha sempre seguito una linea chiara e senza mai ripetere le stesse cose. Prendiamo il convegno di Verona (2005) a cui ho partecipato anch'io. Lì si diceva che era importante usare come riferimenti i luoghi di vita della gente, non le attività degli uffici pastorali: affettività, lavoro e festa, sofferenza e fragilità, tradizione ed educazione, impegno civile e politico. Ad Asti si era perfino deciso di dedicare un anno per volta ad ogni ambito. Ma forse l'alzheimer era già presente, perchè non solo non si è fatto, ma nessuno se n'è accorto.

Poi a Firenze si è deciso di sostituire i nomi con i verbi. Più "fashion"...: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. Sembra un gioco della settimana enigmistica. Al prossimo convegno si useranno le congiunzioni: e, o, ma, conciossiacosacchè, ecc. Ancora più ermetico e affascinante per chi ha del tempo da perdere per far credere che è assolutamente importante ragionare così. Al convegno dopo toccherà ai segni di punteggiatura: punto (quel che è dato per acquisito), virgola (quello che richiede un approfondimento), punto e virgola (quel che è acquisito ma non è dogmatico), due punti: (quel che va spiegato) e punto interrogativo (quel che è in dubbio). E perchè non i numeri?: 1, 23, 0,7, 1.700.789 e - 345. Sarebbero perfino capaci a trovare un senso in quello.

Comunque sia l'effetto è lo stesso: tutto cancellato e si riparte. Papa Francesco però ha diagnosticato l'alzheimer e ora bisogna curarlo per quel che si può. 

"guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile" (Dt 6,12)




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24 maggio 2021

Suez e il fortino assediato

 Sto leggendo un libretto niente male, anche come brevità, sulla crisi di Suez del 1956, in cui si ricostruiscono i motivi per cui si è arrivati a questa (qualcosa avevo visto anche nella serie The Crown). In entrambe le fonti si capiva bene che gli inglesi non si erano accorti che i tempi erano cambiati e che gli egiziani non reggevano più il dominio coloniale, anche molto subdolo e fine imposto dall'Inghilterra. Insomma: una rivoluzione annunciata e una crisi annunciata.

Mi veniva spontaneo da rapportarlo a oggi: quante cose sono cambiate nella società e quanto nella chiesa se ne tiene conto solo perchè c'è papa Francesco che rompe le scatole... Col senno di poi, esattamente come nella crisi di Suez, si dirà: certa chiesa italiana era proprio ottusa. Come ha fatto a non capire? 

Un esempio. Mentre si scatenano le polemiche sul gender tirando in campo tutte la apocalissi peggiori, non ci si accorge che in Inghilterra e altrove stanno già facendo marcia indietro. Perchè allora fare una crociata quando hai a disposizione degli argomenti inoppugnabili su cui far leva? Il fatto di aver resistito a non fare il passo che hanno fatto quei paesi, di per sè non vuol dire che hai fatto la scelta giusta: semplicemente che ti sei chiuso nel tuo fortino e hai sperato che altri ti tirassero via le castagne dal fuoco o che il "nemico" perisse per mancanza di rifornimenti. Altrimenti farai la fine dell'Inghilterra nella crisi del canale di Suez...

No, la guerra andava combattuta sul campo, non lasciandoti assediare.

"Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza  per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù." (1Mac 8,17-18)

Giuda Maccabeo rompe l'isolamento di Israele cercando nuovi alleati anche fuori dal solito giro...



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23 maggio 2021

delirio di celebrazioni

 In due giorni c'è stata una concentrazione di celebrazioni che è stata una specie di ubricatura, anche se non tutte le ho seguite io. Messe, prime comunioni, funerali, battesimi, ammissione agli ordini di un seminarista con vespri solenni, confessioni. Di gente se ne è vista e di tutti i tipi. Dagli albanesi del battesimo che ricordavano gli italiani di vent'anni fa nei loro rapporti con la fede, alla gente assolutamente consapevole dei vespri, alla varietà delle messe, alla stranezza di certi funerali, alle prime comunioni decisamente composte e sentite, anche se per alcuni si sa che saranno il punto d'arrivo di un cammino. Insomma la chiesa oggi è veramente una accozzaglia di cose diverse, al punto che ogni celebrazione fa storia a sé.

Una cosa è certa: ogni celebrazione è un'occasione unica per far scoprire, riscoprire o per gustare (a seconda dei casi) la freschezza di una parola che attraversa i secoli ma che è sempre nuova...

"La tua parola, Signore, è stabile come il cielo" (Sal 118,89)



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22 maggio 2021

il freno del corpo

 Una fastidiosa borsite al ginocchio mi ha tenuto in scacco per l'intera settimana. Niente di che, però ti rendi conto di quanto il corpo sia importante per "tenere i piedi per terra". La volontà vorrebbe volare, ma dato che sei senza ali, non ti conviene buttarti dal 20° piano sbattendo le braccia anche se con tutta la tua forza... Nello stesso tempo il corpo non perfettamente in forma ha il potere di mandare in palla la testa, facendoti pensare non tanto che non ti riprenderai più, quanto che dato che tu sei frenato, anche tutto intorno a te non va come dovrebbe. In teoria tutti e tutto dovrebbero piegarsi a te e servirti... Tentazioni.

Beh ora poco alla volta si riprende.

"E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.  Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane»" (Mt 4,2-3)



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15 maggio 2021

montagna

 Una settimana senza blog e bisogna recuperare gli arretrati, soprattutto quando sono esaltanti come l'incontro di sabato scorso 8 maggio con la staff del campo scout in Val Susa. Dove si può fare? Online? Certo che no... Un giro a piedi fino alla Seja sopra Almese, da dove le cose hanno un altro aspetto. Di fronte a un bel panorama  e a una buona merenda si può lavorare tre ore filate senza accorgersene..


"Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere".
(Dan 2,21)

 





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07 maggio 2021

Chiesa poco social?

Si sa. Chiedere alle parrocchie delle nostre zone di far sapere cosa fanno, pubblicando foto o notizie è impresa disperata. Su Gazzetta c'è una pagina fotografica dedicata a questo e a volte si fatica a riempirla. Un po' come in parrocchia dove ciascuno va per la sua strada ed è perfino restio a mettere sul sito o sui fogli domenicali le cose che si fanno. Bisogna sempre "cavarle fuori con le tenaglie".
La "scusa" è che non si vuole apparire. Una specie di umiltà, insomma. A me sembra invece come quei negozi polverosi e sporchi che hanno vetrine da brivido. Se fai qualcosa per gli altri, hai una dimensione pubblica e se non la trasmetti dai l'idea che non vuoi che nessuno entri con te o che degli altri proprio non te ne curi.
Si può avere attenzione per l'immagine che dai con sobrietà, senza millantare cose che non esistono. D'altronde quando una vetrina è piena di attrazioni e poi entri e scopri che sono esche, non ci entrerai più in futuro.
Ma molto più semplicemente: visto che si fanno spesso cose egregie, vogliamo lasciare lo spazio di social e media alle cose di bassa lega? Magari poi per lamentarci e trovare la seconda scusa che uno non vuole mischiarsi con quelle?

" Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni." (Mt 7,16-18)




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05 maggio 2021

San Secondo

 Ieri festa di s. Secondo, patrono di Asti e ... mio patrono. Devo dire che mi sto sempre più affezionando a questo santo sconosciuto, soldato, convertito secondo la tradizione dopo aver parlato con cristiani imprigionati. Dunque un combattente che però si lascia sciogliere il cuore. E poi questa iconografia che gli fa tenere in mano la città è molto suggestiva: tiene in mano la città chi è mite ed umile di cuore, chi mette la propria energia a servizio della misericordia e non si lascia indurire come converrebbe ad un militare di carriera.

Mi viene anche in mente l'ordine che un soldato dovrebbe aver interiorizzato, il senso della disciplina: qualità per me molto sconosciute... ma che potrebbero rafforzare la capacità di una persona, di una comunità, di una città se messe al servizio del bene comune. E allora sia: ricerchiamo un po' di più queste virtù...

"O San Secondo modello e guida della nostra comunità, benedici la nostra città. Prega per noi il Signore principe della pace perché ci doni il coraggio e la forza di camminare sempre nella giustizia, nella verità, e nell’amore. Chiedi per i nostri amministratori il dono dello Spirito Santo affinché possano sempre promuovere la concordia e il benessere della società e si adoperino con ingegno e operosità a recuperare le attività e le risorse spirituali e materiali, necessarie per una esistenza dignitosa e significativa. " (dalla supplica a s. Secondo del maggio 2020, durante l'epidemia)



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04 maggio 2021

benedizione delle famiglie

 Finalmente è ripresa la benedizione delle famiglie e si va in campagna a godersi il verde, il sole e l'incontro con le persone. E si parte in quarta: da una famiglia con due figli giovani del genere "vitelloni" alla Federico Fellini, vedo che a differenza delle altre volte uno si ferma e pare molto preso. Poi mi prende da parte e si mette a parlare del fatto che vuole riavvicinarsi alla fede, perchè per un attimo c'è stato il rischio che a causa della salute non potesse più fare quello che faceva (aveva a che fare con lo sport). Pochi minuti ma decisamente intensi.

Così pure in un'altra casa scopro un ennesimo motivo di preoccupazione in una nipote anoressica. Ma trovo anche famiglie molto gioiose, in genere a casa perchè vigilia della festa patronale. Insomma: una partenza alla grande, tanto per ricordarmi che questa è una delle cose essenziali del ministero.

"In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi." (Lc 10,5-6)

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02 maggio 2021

vite nascoste 2

 Ieri era una giornata piovosa. Un tipo è stato per tutto il giorno seduto sulla panchina sotto il portico, mangiando, dormendo, parlando con amici che passavano e semplicemente stando lì. Sicuramente una persona senza fissa dimora, che non aveva dove andare in attesa che riaprissero a sera il dormitorio. Una intera giornata su una panchina. Naturalmente avrei dovuto parlargli assieme, ma non ho fatto il passo. 
Questa mattina era di nuovo lì e mi sono riproposto di fare il passo, ma dopo pochi minuti non c'era più. Oggi la giornata è più bella.
Due considerazioni:
- che vite nascoste e grame...
- quanto si è ancora restii a entrare in relazione con queste persone...

" C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe" (Lc 16,19-20a)


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01 maggio 2021

vite nascoste

 Ieri ho saputo che una signora che viene a fare qualche lavoretto in parrocchia, dimostrando ottima volontà e iniziativa ha una situazione pesante a casa, fatta di ristrettezze economiche molto forti che stanno per portarla allo sfratto e problemi con il figlio, con una forte conflittualità. Eppure non pareva..., anche se ero conscio che qualche problema ce l'avesse.

Inoltre un'altra signora è venuta a parlarmi. La conoscevo di vista e notavo il suo sguardo sempre triste, ma ora mi ha parlato di violenze domestiche da parte del marito, con cui si sono alleati i maschi (padre e fratello) di lei. Scopro anche che nel suo paese è stata catechista. Pazzesco: questo non l'avrei mai detto.

Insomma: quante cose nascondono le apparenze! e quante vite decisamente più problematiche di quella che facciamo noi...

" Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!»." (Lc 7,12-13)

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