vaccino
Sabato ho ricevuto il vaccino (unica dose, essendo stato malato a gennaio). Ieri giornata da cani. Oggi alla grande. La sensazione è di essere entrati in una terra nuova e in un tempo nuovo, dove tutto torna ad essere sotto controllo. Altre due riflessioni.
La prima è la mobilitazione collettiva di cui sono stato testimone sabato. L'idea che c'era gente volontaria che aiutava nel disbrigo delle pratiche, nel servizio d'ordine oltre alla quantità di medici e infermieri, oltre alla banca che ha messo a disposizione il locale delle vaccinazioni, ecc. Un senso di comunità non male e che da tempo non sperimentavo.
La seconda è che ce lo possiamo permettere. Ma tutti quei paesi che non hanno vaccini e sono lontani mille miglia da questa situazione sperimentano ancora una volta, come se non bastasse, il sopruso dei paesi ricchi. Qualunque sia la motivazione e qualunque sia la strategia da seguire, finchè ciascun paese ricco (o gruppi di paesi ricchi) fa come se gli altri non fossero anche affar loro, mi sa che i problemi ripiomberanno addosso.
"Amate la giustizia, voi che governate sulla terra" (Sap 1,1a)
Etichette: diseguaglianze, pandemia, virus