31 dicembre 2017

ultimo flash dell'anno

A poche ore dal nuovo anno l'ultima scena è senz'altro il giovane che oggi è venuto a mangiare qui perchè a casa sua è senza luce e senza gas da qualche settimana e mangia alla rinfusa da qualche parte. Abbandonato da quasi tutti, famiglia compresa, testa di cavolo ma con una sua morale... Oltre ad aggiornarmi sulla situazione droga in quartiere e farmi capire qualche retroscena che non sapevo (in genere la spiegazione più semplice e lineare è quella giusta...) se l'è presa con uno che veniva ogni tanto in chiesa a rubacchiare alle cassette delle candele. Preciso preciso: in chiesa non si ruba mai. E poi mi racconta di santa Rosalia a Palermo, in una teca piena di soldi ma che non viene mai toccata. E perchè? Perchè porta iella... Ahahaha
Si direbbe una morale elastica. Qualcuno parlerebbe di una morale mafiosa in embrione. Forse è proprio così e non ci sono molte giustificazioni. Però nonostante i principi siano sballati, alla fine queste persone dovrebbero essere i prediletti. Mah troppo complicato. Meglio rimandare al prossimo anno.


30 dicembre 2017

propositi per il nuovo anno

Ormai siamo alla fine del 2017. Non è male riprendere in mano l'usanza dei buoni propositi: farli a fine anno significa farli almeno una volta all'anno. Se poi riesci a farli più volte all'anno, meglio. Se poi riesci pure a realizzarli, meglio ancora.
Per esempio un buon proposito collettivo sarebbe usare questo blog per costruire insieme le omelie della domenica. A partire da quella di domenica 14 gennaio. Chi vuole fa osservazioni personali sulle letture e poi io provo a cucire insieme il venerdì l'omelia e riproporla, aggiungendovi anche del mio. Così prima di utilizzarla di domenica c'è ancora la possibilità di correggerla e limarla.
Altro proposito: scambiare opinioni su fatti che capitano (personali o sociali) per confrontarsi su come lo Spirito guida le cose e verso dove ci guida.
Basta così con i propositi: di buone intenzioni è lastricato l'inferno...

"Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno" (Gn 1,31)

24 dicembre 2017

ius soli in oratorio

Ieri abbiamo mangiato pranzo in oratorio con i bambini e gli animatori e notavo che era un coacervo di etnie: marocchini, albanesi, pakistani, italiani, rumeni. Notavo anche che questo non importava nulla, che si divertivano e che hanno perfino fatto la preghiera prima del pasto, invocando il Signore. Poi questa mattina ho sentito del definitivo rinvio a nuova legislatura della proposta di legge dello ius soli per la cittadinanza dei figli di stranieri e mi sono subito detto: i politici vivono su un altro pianeta o quantomeno in un'altra nazione... Lo ius soli c'è già di fatto. Così tra i politici tipo cani mastini ringhiosi che governano una sorta di villa padronale che presto andrà all'asta perchè non ci sono eredi, tra i politici che disquisiscono sul tipo di cancello da mettere perchè possano entrare anche altri e politici che dicono che loro il cancello lo apriranno ma quando è ora guardacaso sono altrove, aspettiamo che passi un altro treno. Sempre che ci sia.

"I re di Tarsis e delle isole portino tributi;
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti"
(Sl 72,10-11)

23 dicembre 2017

spirituale oltre il morale

Ancora le confessioni sono fonte inesauribile di riflessione... Viene a confessarsi uno che dopo anni è ricaduto nel commettere una rapina. E' assolutamente consapevole e anzi perfino un po' giù per essere ricaduto al punto che ha rischiato di sfasciare la famiglia. Eppure parlando con lui vengono fuori riflessioni quasi spontanee su Dio, sulla salvezza, sui valori della famiglia, sul peccato e sulla necessità di pentirsi ma anche di espiarlo. Un profondo dialogo spirituale in cui ogni cosa torna al suo posto, salvo il fatto che moralmente è un gran pasticcio. E psicologicamente ancora peggio. Forse ho capito quella frase "pubblicani e prostitute vi passeranno davanti nel regno dei cieli" che ho sempre cercato di spiegare con arzigogolati ragionamenti. La cosa è semplice: la via della morale è la strada che porta in montagna dove tutti ci possono andare (bisogna però avere una macchina): lunga, comoda anche se a tratti richiede tanta pazienza, ma arriva solo fino ad una certa altezza da dove comunque puoi già vedere bei panorami. La via spirituale è il sentiero che puoi percorrere a volte da solo, difficile, imprevedibile ma che ti porta alla vetta. Alcuni il sentiero lo prendono da dove finisce la strada asfaltata: ci si accorge che fare bene non è ancora la vetta e si prosegue a piedi. Altri lo prendono dalla valle perchè non hanno l'auto oppure perchè vogliono fare strada a piedi. Anche loro arriveranno prima o poi alla vetta. Alla vetta non ci arriva chi si ferma dove finisce la strada asfaltata, magari si strafoga di polenta e poi scende a valle raccontando di aver fatto una bella gita.

"E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio" (Mt 21,31)


22 dicembre 2017

vite al limite

In questi giorni in cui si passa di casa in casa per la comunione dei malati e si è continuamente a contatto con la gente a volte colpisce quanto sia sottile il confine tra normalità e anormalità. Una persona giovane che si era rifatta una vita dopo un bel po' di sbandamenti e la ritrovi ricoverato perchè ha tentato di togliersi la vita. Un anziano che nonostante l'età sembrava molto pimpante e in un giorno crolla e muore. Scopri che a duecento metri da te negli scantinati di palazzi occupati vivono al limite dell'animalità persone ormai clandestine. Un altro che era riuscito a riprendersi dopo un passato di sballo vario e rifinisce in clinica. Se guardi a 'ste cose alla fine ti chiedi dove stia la realtà e se quello che ci circonda è in realtà un sogno. Proprio come Cartesio: e se ad un certo punto ci svegliassimo e scoprissimo che la realtà è un'altra?

"E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi." (Rom 8,11)

17 dicembre 2017

la fede dei piccoli e dei giovani

In questi giorni le confessioni in vista del Natale offrono chicche preziosissime. La bambina albanese che alla domanda "Ma tu senti vicino Gesù?" risponde di sì, perchè quando è venuta in Italia e si è trovata tra bambini che non conosceva e che parlavano un'altra lingua, gli ha chiesto aiuto e ha percepito che la stava aiutando. Oppure il giovane che rivela di aver scoperto una sua capacità di mettere a loro agio le persone, rompendo il ghiaccio pur essendo di natura più timido quando tra loro non si conoscono e con la stessa naturalezza portarle a parlare di temi profondi e che teme di essere troppo orgoglioso in questo. In realtà entrambi dialoghi hanno a che fare col recupero del senso di Dio e del fatto che non essendo più in grado di capirne la grammatica oggi molti vivono negli affanni, in balia di ciò che capita.
Forse deve cambiare la preparazione alla confessione: non interessa sapere che cosa si è fatto di buono o di cattivo se non si ha l'orientamento a Dio. E' quello che ti fa capire che cosa fai di buono o di cattivo e non viceversa...

"a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz'acqua" (Sl 62,2)

14 dicembre 2017

il far west dei palazzi occupati

E' uscita fuori la notizia di una specie di sequestro di una giovane trentenne ad opera di alcuni tunisini che l'avrebbero reclusa negli scantinati di un palazzo occupato a 100 metri dalla parrocchia. Orrore... Poi si scopre che lei era loro amica e che non era stata sequestrata. Tutti: ah ecco. Come dire: tutto regolare. Però: sti palazzi occupati che contengono famiglie con seri problemi di casa perchè diventano far west al punto che ci puoi tenere una persona (più o meno connivente, più o meno responsabile) senza che nessuno lo sappia? Come si fa a tollerare una roba simile? L'estremo rigorismo sbatterebbe fuori tutti, l'estremo buonismo tiene gli occhi chiusi su robe che non stanno né in cielo nè in terra.

"Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca" (Ez 33,12)

10 dicembre 2017

Parola di Dio tra i sacerdoti...

Lo scorso anno si usava ogni tanto leggere tra sacerdoti in città il Vangelo della domenica successiva e fare un confronto insieme. Non si era tanti, però era uno dei pochi momenti in cui con regolarità (e non in occasione di eventi speciali) si meditava su quello che si doveva poi predicare. Chi animava questi momenti e si prendeva il mal di pancia di invitare tutti è stato trasferito e ora ha attivato gli incontri nella sua zona. Ovviamente di qui nessuno si è sentito spinto a continuare lo stesso, neanch'io.
Saputo ieri della nuova "sede" degli incontri mi sono fatto avanti, anche se non è la mia zona. Ho come l'impressione che se non si vigila, si va alla deriva e tra sacerdoti si parla solo di cosa fare, mentre la falda che fa fiorire il deserto si va velocemente prosciugando... Ma quando si riesce a riprendere la giusta rotta e stare sulla Parola, quanta energia e quante idee nuove!

" Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me" (Gv 15,4)

07 dicembre 2017

cielo d'irlanda a varazze

Uscita a Varazze per tenermi allenato per la route scout di gennaio in Val Susa (allenato soprattutto al freddo e gelo...). Da Varazze salgo al Santuario della Guardia (non di Genova... di Varazze) e poi all'Eremo del deserto, ridiscendendo (per sbaglio) a Cogoleto. Il mare d'inverno è particolare e il cielo sembrava quello della Mannoia. In compenso cresce l'estro artistico e il senso di lode.

"E Dio disse: 'E sia la luce' e la luce fu" (Gn 1,3)

Varazze

Varazze


Dal Santuario della Guardia di Varazze

Cogoleto
No, non me l'avevano detto !

06 dicembre 2017

Verso Natale

Niente di particolare. Solo che quest'anno l'Avvento è il più breve che ci possa essere e tutto sembra affrettato. Dopo essermi reso conto che avevo di fatto una settimana in meno dell'anno scorso per preparare tutto (bollettino, regali per malati, buste per raccolta offerte, ecc. ecc.) ed essermi turbato per due giorni, finalmente si può pensare al senso spirituale del Natale. E mi accorgo di quanto ci sia bisogno di questa festa e di quanto questa festa sia più un'esigenza umana che una festa cristiana: rimettere al centro le relazioni, i piccoli, la luce che sconfigge le tenebre (luminarie comprese), la solidarietà, la capacità di poesia; tutto si è scatenato con la venuta di Gesù sulla terra. Ma forse proprio la sua incarnazione ha posto fine alla distinzione tra ciò che è umano e ciò che è divino.  Come diceva un mio docente di Scrittura "Uomo come lo è stato Gesù poteva esserlo stato solo un dio..."

"E il Verbo si fece carne 
e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14)

03 dicembre 2017

l'orgoglio albanese

Ieri c'è stata la festa della bandiera albanese e la comunità ha fatto canti, danze popolari e anche letture. Colpiva noi italiani doc l'orgoglio con cui proponevano le loro tradizioni: perfino i giovani avevano introiettato il senso nazionale e uno di loro, alla domanda del perchè gli albanesi sembrano avere un talento naturale per la musica, ha risposto che è dovuto al fatto di essere stati per secoli umiliati, di non aver potuto esprimere per iscritto le cose e di averlo fatto tramite la musica... Grandioso. A noi fa venire nostalgia e ammirazione perchè con l'idea che siamo superiori a certo patriottismo alla fine ci scopriamo solo superficiali e poi passiamo al razzismo puro senza transitare per un sano patriottismo.
Beh qualcosa si può ancora imparare, addirittura dagli albanesi!

"«Ohimè! perché mai sono nato per vedere lo strazio del mio popolo e lo strazio della città santa e debbo sedere qui mentre essa è in balìa dei nemici e il santuario in mano agli stranieri?" (1Mc 2,7)