31 maggio 2022

Alleanza con i genitori

 Ieri sera c'è stata una bellissima riunione con i genitori dei bambini che quest'anno abbiamo seguito e che hanno iniziato il primo anno di catechismo. Bellissima perchè si è creata una alleanza: non c'erano tutti, ma quelli che c'erano si sono messi in gioco. Anche la presenza dei bambini ha "fatto". Così siamo anche riusciti a parlare di loro e con loro e anche a prospettare qualche possibile passo da fare nell'estate. C'è poco da fare, però: se si vuole coinvolgere i genitori, occorre allearsi con loro e non dire loro cosa dovrebbero fare. Spesso quando ci si incontra tra sacerdoti sembra che abbiamo paura di una alleanza: molto meglio mettere sul piedistallo i laici già formati come modello per tutti e come metro di giudizio per gli altri.

Un'alleanza richiede un compromesso e un compromesso richiede la lealtà. Ci vuole un rapporto di fiducia e questo va creato giocando il tasto dell'amicizia e della discrezione. Bisogna anche sapersi conoscere e capire reciprocamente, senza giudizi avventati sul fatto che a loro non gliene freghi niente o, al contrario, giustificandoli in tutto. Ma le prospettive sono buone...

"Quando Abramo ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro;  e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente»." (Gn 17,1-2)

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29 maggio 2022

Morte del cardinal Sodano

 La notizia della morte del cardinal Sodano non era inattesa ma ha comunque destato clamore. Ieri, nonostante una giornata già impegnativa, sono stato contattato e ho dovuto contattare un po' di gente per organizzare l'informazione su questo episodio. E intanto cercavo di farmi un'idea di cosa dire e fare su questo "monumento" dell'epoca Giovanni Paolo II, per un verso molto criticato (per es. quando fece comparire il papa sul balcone con il dittatore Pinochet o quando occultò la questione degli abusi sessuali del clero) e per l'altro molto apprezzato per la sua semplicità e il suo attaccamento alla sua terra di origine. Alla fine mi sono detto: con lui è finita un'epoca nella chiesa. L'epoca in cui l'attaccamento alla Chiesa come istituzione era considerato segno di fede e di attaccamento a Dio. Lui ha incarnato benissimo questo: attaccare lui significava attaccare la Chiesa. 

Ma oggi non è più così. La Chiesa di Dio non corrisponde all'istituzione e l'istituzione fa bene a pensarsi sulla strada della conversione come qualunque cristiano. Perciò oggi è possibile usare il senso critico per parlare delle autorità ecclesiali, senza paura di offendere Dio. Non c'è dubbio: la tanto vituperata secolarizzazione è in realtà una forza purificatrice per non confondere il divino con il terreno, così come la democrazia è stata la forza purificatrice per non confondere l'autorità con lo spirito della nazione.

"Ora riprendano coraggio le vostre mani e siate uomini forti. E' morto Saul vostro signore, ma quelli della tribù di Giuda hanno unto me come re sopra di loro" (2 Sam 2,7)

della serie: morte un re, se ne fa un altro...




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24 maggio 2022

Il futuro del mondo

 Ho partecipato ad un dibattito al salone internazionale del libro di Torino sul futuro delle relazioni internazionali e sul multilateralismo. E' stato interessantissimo e mi ha fatto rivalutare il ruolo dell'Onu e della diplomazia con i suoi tempi a volte eterni. Mi sto convincendo che è la diplomazia a richiedere più tenacia che non chi cerca di usare metodi duri. La forza del dialogo, il credere nel dialogo è la vera grandezza. Inoltre, come è stato detto, la guerra non è la continuazione della politica con altri mezzi (von Clausewitz), ma il fallimento della politica. Perciò anche la politica richiede tenacia e grandezza morale.

Ancora: scommettere sulle future generazioni, perchè quelle precedenti tendono a pensare che la guerra sia inevitabile (perciò la mettono in conto e appena possono la fanno scoppiare). Non è la guerra ad essere inevitabile, ma la violenza: è questa che va gestita già solo a livello personale. A volte la violenza viene fatta passare per determinazione, fiducia nelle proprie idee e valori. Inganno...

Infine il ruolo delle donne come abili mediatrici e creative, capaci di individuare strade dove prima non si vedeva alternativa. Effettivamente un riequilibrio dello sguardo maschile e di quello femminile (anche nella Chiesa) è l'unica alternativa possibile alla situazione stagnante in cui spesso si finisce.


"La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà."
(Is 11,5-6)


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22 maggio 2022

Preghiera in musica

 Ieri sera c'è stato un concerto di musica e preghiera a  Maria per bocca del soprano Manuela Rinaldi e con riflessioni e letture molto profonde. Si è capito bene la differenza tra concerto e preghiera: quando gli intermezzi sono brani di riflessione profonda e preghiere, quando ad un certo punto la gente canta insieme "Giovane donna", quando la soprano continua a dire che non sta cantando ma sta pregando, si capisce che siamo in un altro genere del solito concerto. E forse la preghiera del canto colpisce più al cuore, va più giù... e emozionandoti ti coinvolge nello spirito.

"Lodate il Signore:
è bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarlo come a lui conviene." (sal 147,1)




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20 maggio 2022

Il Vangelo e la guerra

 In questi giorni di dibattito sull'uso delle armi e sulle trattative di pace mi è capitato di leggere il commento al discorso della montagna dell'esegeta François Bovon ( di cui sto leggendo il commentario del vangelo di Luca). Quando arriva al passo sull'amore per i nemici e si chiede se l'abbiano mai preso alla lettera nel corso dei secoli, cita un estratto del Consiglio di Ginevra del 1528 (epoca di Calvino) che chiedeva alla compagnia dei pastori (autorità religiosa) se si potesse difendere la città con le armi. Ecco la risposta: "Non c'è uomo, se non del tutto snaturato, che non abbia orrore della guerra, sia per gli effetti che l'accompagnano naturalmente quali l'effusione del sangue e distruzioni di ogni genere, che per quanto l'accompagna accidentalmente, come saccheggi, violenze, bestemmie, empietà e altri atti orribili del genere a causa della licenziosità militare più che sfrenata e indomabile per colpa solitamente della maggior parte di coloro che maneggiano le armi. Ma concludere da questo che mai sia lecito fare guerra sarebbe trarre una conclusione che è falsa sia per l'espressa parola di Dio, confermata da infiniti esempi, che per il senso comune ed ogni equità e ragione, conformi in questo alle sante Scritture, essendo i magistrati ordinati da Dio con il gladio non solo per punire le malefatte commesse all'interno della loro giurisdizione da qualche perturbatore della pietà e dell'onestà di cui sono i guardiani ma anche per difendere come padri del comune, i popoli che sono loro affidati contro la violenza di quelli di fuori. Va dunque trovato in questo un qualche giusto mezzo, che noi poniamo in due punti, e cioè che la guerra sia e giusta e necessaria". Insomma anche gli estremisti di Calvino cercano una quadra... Un bel casino.

"Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano" (Lc 6,27-28)



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14 maggio 2022

La fuffa dei nomadi

 Ieri ho partecipato ad un convegno organizzato da Migrantes diocesana sui campi nomadi. Ho dovuto intervenire pure io, mio malgrado. Ma è stata un'occasione preziosissima per capire il fenomeno che non avevo mai compreso fino in fondo. Ha preso la parola l'Associazione 21 luglio, che ha fatto capire l'abbaglio decennale che ha trattato rom e sinti come nomadi e non come profughi dalle guerre e dalle povertà di ex Jugoslavia e Romania. Con l'effetto di aver pensato che potessero essere rispettati confinandoli in campi nomadi e rispettando la loro presunta cultura assolutamente restia al sedentarismo. Salvo poi  trasformare i campi in baraccopoli ai margini delle città. Una rivelazione.

La maggioranza sono cittadini astigiani regolarizzati: se sono in campi è una discriminazione. L'essere in  campi da decenni, li ha abbruttiti e li ha resi incapaci di integrazione, ma altrove i rom sono anche avvocati e notai. Un abbaglio gigantesco, che ha colpito anche le parti più sensibili della Chiesa, generando un assistenzialismo mostruoso. Ancora una volta l'assistenzialismo è sullo stesso piano del razzismo, perchè nega la realtà.

Insomma: ce ne sarebbe da dire... Ma ancora una volta stereotipi e luoghi comuni sono ancor peggio dei pregiudizi...

"Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. " (Gv 4,9)




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10 maggio 2022

La guerra è guerra...

 Ieri ero a Milano e sono andato a visitare al Mudec la mostra fotografia del grande Cartier Bresson, che ha inviato i reportages fotografici della guerra civile in Cina nel 1948 (che avrebbe sancito il trionfo di Mao). Fotografie che non avevano molto di artistico, ma che avevano molto di umano e di storico: vicende drammatiche fermate in uno scatto. E nel video che veniva proiettato c'era una intervista a lui che mi ha colpito molto. Specialmente quando diceva che il fotografo non inventa e non vede niente di nuovo, ma le cose di sempre in un'altra prospettiva. E' vero: noi siamo sempre a caccia di novità e di esperienze nuove, ma la vera novità dipende da noi e dalla nostra capacità di non essere schiavi di un punto di vista, potendo cercare di averne altri. Questo aiuta anche a saper entrare nei panni di un'altra persona. Per questo che la guerra è sempre la stessa, dall'inizio dei secoli e porta con sé solo sciagure. Anche quando è guerra partigiana.

"Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. " (Gen 4,8)









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07 maggio 2022

Eccesso di esposizione

 Giornate veramente intense e incasinate, anche per via delle feste patronali che sballano un po' gli orari. E in men che non si dica mi accorgo di essere in prima fila in tre occasioni e di aver avviato almeno altri due progetti, che mi metteranno in futuro in prima fila. Intervento per i giovani domani sera su Atti degli Apostoli, intervento sul razzismo in un convegno di Migrantes sui campi nomadi venerdì pomeriggio e moderazione di un incontro con i candidati sindaci organizzato da Pastorale Giovanile, scout e Azione Cattolica venerdì sera (questo forse lo evito...). In più due progetti con Libera: uno per Gazzetta sul manifesto ai candidati sindaci redatto dall'associazione contro le mafie e l'altro per la Diocesi sul monitoraggio dei soldi del Recovery Fund. Sensazioni molteplici: possibile che non ci siano altri? Eppure mi piacciono ste cose e le ritengo assolutamente importanti. Ma il fatto che ci sia io non serve ad altri a delegarmi tutto? Ma alla fine si regge fisicamente? Ma non dovresti dedicarti un po' alla parrocchia? ecc. ecc.

Boh, continuo a ritenere che bisogna sempre dire di sì, ma non ho ancora capito come gestirne le conseguenze. E poi ogni tanto stare nelle retrovie e dover obbedire è molto... riposante.

"Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». " (Is 6,8)



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01 maggio 2022

Nostalgia

 Ieri sera ho assistito ad un concerto della comunità albanese per la festa della Madonna del buon Consiglio. Per la prima volta mi sono reso conto che nei canti popolari che sono stati presentati il tono dominante era la nostalgia. E al quarto canto con questo sentimento mi sono assentato mentalmente, perchè non lo reggevo. Non è inspiegabile perchè ci debba essere questo tono, ma è inspiegabile perchè sia così insistente. Anche il racconto letto era pieno di ricordi. Forse fa a pugni col mio carattere che invece va a nozze con chi guarda avanti, crea, trasforma e non si guarda alle spalle. Ma un po' di memoria è necessaria, anche solo per non ripetere gli errori... Ma che differenza c'è tra nostalgia e memoria? Ci può essere memoria senza nostalgia? 


"Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda
di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi;
ora che il suo popolo è caduto in mano dell'avversario e nessuno la soccorre,
i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato." (Lam 1,7)

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