26 febbraio 2020

digiuno eucaristico

Sulla chat di whatsapp dei sacerdoti si scrive un po' di tutto. Ci sono i preti solerti che inviano materiale di riflessione e di informazione. Ci sono quelli come me che scrivono solo cavolate, tanto per rendere meno serioso l'ambiente. Ci sono quelli che scrivono cavolate pensando di scrivere roba profonda. Ci sono quelli che fanno richieste di ogni genere. Ogni tanto qualcuno posta qualcosa che fa pensare, come è il caso della riflessione del rettore di Oropa sull'inizio quaresima senza pubbliche celebrazioni, che ha indotto il vescovo a modificare il messaggio per la Quaresima già scritto e ha indotto me a darle spazi
o sia sul giornale sia sul bollettino parrocchiale.
Eccola:
"Cari fedeli e pellegrini, a nessuno di noi era mai capitato di vivere un’emergenza tale da sospendere la celebrazione delle SS. Messe in forma pubblica e proprio in una settimana così significativa per la nostra fede. Come sempre, però, ciò che il Signore permette avviene perché la nostra fede e il nostro affetto a Lui crescano e si approfondiscano. Non tutti forse sanno che nella Liturgia Ambrosiana (che si celebra in tutta la Diocesi di Milano) nei venerdì di Quaresima non si celebra la S. Messa: si chiama digiuno eucaristico. Si tratta di una tradizione profondamente educativa perché aiuta ad accorgersi del bisogno e quindi del desiderio di Cristo. A riscoprire che ciò che normalmente abbiamo fra le mani non è scontato averlo, ma è un dono. Io credo che queste misure di sicurezza e di responsabilità possiamo viverle con il medesimo spirito e con la medesima gratitudine. Quest’anno inizieremo la Quaresima vivendo “dal di dentro”, profondamente, il bisogno e il desiderio di partecipare alla Messa, di ricevere la Comunione; forse con un’attesa che non provavamo più fin dal giorno della nostra Prima Comunione. In fondo, non è forse questa la profonda ragione della Quaresima che stiamo per iniziare? Riscoprire di cosa abbiamo veramente bisogno; di cosa viva la nostra vita. Sì, questa occasione ci permetterà di ritornare a desiderare ciò che il Signore ci ha sempre regalato; di riscoprire che tutto è dono e non solo la S. Messa, la Comunione, la Chiesa, ma proprio tutto, anche la salute, il lavoro, la libertà di viaggiare, di comperare, di divertirci, di ritrovarsi fra amici,… tutto. Auguro a tutti noi di iniziare bene questo tempo sacramentale così fecondo che è la Quaresima; chiedendo alla nostra Madre e Regina del Monte di Oropa che ci accompagni in questo cammino, che vigili perché non cadiamo nella sterile lamentela, nella rabbia e nella pretesa come tutti, ma perché ci aiuti a vivere cristianamente questa difficile circostanza. “Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada (il virus)? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8.35-39) Buona Santa Quaresima "

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25 febbraio 2020

quarantena liturgica

E così siamo in quarantena liturgica fino a sabato sera: nessuna celebrazione. Si apre una inaspettata vacanza che fa riflettere. A parte l'opportunità di situazioni né carne né pesce (o si chiude tutto per una settimana o pare molto simbolico e dimostrativo chiudere a metà) e a parte veri e propri deliri tipo padre Livio Fanzaga che andrebbe messo in quarantena psichiatrica, fa riflettere pensare che ciò di più quotidiano ci può essere tolto e perciò va tenuto prezioso. Ho idea che domenica a messa e alle ceneri ci sarà molta gente, più di altri anni. E allora affrontiamo questa inaspettata vacanza con animo tranquillo, con desiderio che si risolva al meglio e con il senso del "sentiero nuovo" che stimola la curiosità.

"Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso" (2Re 25,8-9)

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24 febbraio 2020

tre giorni da scout

Alla vigilia della fobia da coronavirus siamo riusciti a fare tre giorni (due e mezzo per la verità) con i nuovi capi scout per un campetto di formazione tirocinanti. Respiriamo aria buona... Sia come età giovane che ridà entusiasmo, sia come spirito scout, sia come condivisione di responsabilità educativa con altri capi della zona. Che dire: è come quando cammini a testa bassa per un po' di tempo, tutto preso dalle tue cose e ogni tanto alzi lo sguardo per capire dove stai andando. Appunto: dove stiamo andando? Basta un virus a scombussolare una vita? No: camminando s'apre il cammino e un po' di spirito di avventura non guasta, anche se genera ansia.

Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena." (Mt 6,34)

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19 febbraio 2020

L'Amazzonia come frontiera

Lunedì sera c'è stato un incontro del centro missionario con la giornalista di Avvenire Lucia Capuzzi, che ha presentato il libro Frontiera Amazzonia e ci ha parlato di quella zona come emblematica del sistema economico mondiale. Un luogo dove le contraddizioni vengono palesemente alla luce. E così mi sono appassionato del discorso, ho comprato il libro, ho letto l'esortazione del Papa al termine del sinodo sull'Amazzonia Querida Amazonia e spero di mettere su un gruppetto di giovani sensibile al tema. Veramente sotto papa Francesco le priorità sono cambiate e anche il metodo: la prassi di vita diventa luogo teologico e la teologia non è più quella occidentale. Una rivoluzione dolce: semplicemente aprire gli occhi, allargando il campo visivo...

"Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole" (Gn 11,1)

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16 febbraio 2020

genetica: un mondo

Mi sono dilettato a leggere il sillabario di genetica di Barbujani e sono rimasto a bocca  aperta per lo stupore sia delle meraviglie di ciò che è infinitamente piccolo (altro che orologi svizzeri...) sia di come l'uomo possa avere una intelligenza strepitosa. E' strano che più si conoscono le cose dal punto di vista scientifico e più si perde la diffidenza verso le scienze, ma anche ci si rafforza nella contemplazione del creato. Magari non capiterà  a tutti, però questa strada diventa feconda come altre strade (la natura, il servizio, la Parola, ecc.). Comincio anche ad intravedere che dietro a ideologie che si spaventano delle scoperte scientifiche non ci sta molta fede, quanto quella stessa paura che ci fa diffidare degli stranieri.

"Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno." (Gn 1,31)

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15 febbraio 2020

giornalismo di qualità

Alla riunione di redazione di ieri mattina le idee si moltiplicavano. Sembrava che ci fosse gusto di trasformare il giornale, di renderlo migliore, ma soprattutto di farlo con del sano giornalismo. Anche se costa fatica e anche se impegna quasi a tempo reale. Ed effettivamente il buon giornalismo prende quasi quanto la professione medica o il ministero sacerdotale: non perdere colpi, non rimandare, approfondire e non accontentarsi, esporsi in prima persona. Ho come l'impressione che, nonostante tutte le ricette che si danno per vendere giornali e per dare futuro al cartaceo rispetto che al virtuale, alla fine la strada sia obbligata: quel che pubblichi deve essere di qualità, anzi, oggi, di alta qualità.

"Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno". (Mc 4,20)

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12 febbraio 2020

celibato sacerdotale

Stiamo raccogliendo qualche testimonianza sul celibato sacerdotale per il giornale. Sono arrivati due contributi molto belli e personali e oggi ho pure parlato con un sacerdote sposato che mi aveva inviato materiale per un intervento anche suo. Era anche desideroso di continuare il discorso più avanti. L'impressione è che siamo entrati in una nuova era in cui sono caduti i muri dei favorevoli a tutti i costi e dei contrari a tutti i costi e si riesce a parlarne serenamente. Se si riuscisse a ragionare serenamente e a partire da fatti e vita concreta, non solo di celibato, forse tutti ne trarrebbero beneficio.

"e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca" (Mt 19,12b)

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11 febbraio 2020

imprenditori delinquenti

Ieri abbiamo intervistato due lavoratori di una fabbrica recentemente fallita ad Asti il cui proprietario passava per un paladino della lotta contro disonestà e malavita. Il racconto che ne è venuto fuori ha dell'incredibile. Senza entrare nei dettagli, hanno tracciato la descrizione di uno talmente potente e talmente spregiudicato, circondato a sua volta da persone altrettanto spregiudicate, da chiamare in causa la dottrina cristiana per cui certi delitti gridano vendetta presso Dio. Certo ho imparato da questa situazione a non fidarmi delle belle intenzioni altrui ma ad esercitare sempre uno sano scetticismo. Nello stesso tempo ho ammirato quei lavoratori che con tenacia hanno saputo smascherare la situazione e non abboccare all'esca dei creduloni.

"Ascoltate questo, voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese" (Am 8,4)

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10 febbraio 2020

rivalutare Sanremo?

E perchè no? Anche se ne avrò visto in diretta 20 minuti, ho seguito un po' i servizi che si sono accavallati e ho tratto la conclusione che è stata una bella occasione. Professionalità delle persone, bella musica, intelligente messa in scena tra il passato e il futuro, temi sociali, ecc. Sembrava che non esistesse più nient'altro e forse ogni tanto è bene prendere le distanze quando si è troppo tempestati da notizie di ogni genere su tutto e il contrario di tutto. E forse è una delle poche cose italiane che mette insieme due elementi non sempre d'accordo: la durata nel tempo e la spettacolarità. In Italia o ci sono cose che durano nel tempo ma sono quasi nascoste o ci sono cose spettacolari che durano il tempo della cottura di una pizza.

"Ruben, tu sei il mio primogenito,
il mio vigore e la primizia della mia virilità,
esuberante in fierezza ed esuberante in forza!" (Gn 49,3)


Cosa c'entra? Boh, forse la fierezza...

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08 febbraio 2020

il punto di vista dei lenti

Mi ritrovo di nuovo bloccato a causa di tendiniti varie al piede e devo riprendere le stampelle. Questo rallenta ogni tempo, ma contemporaneamente genera due conseguenze:
- fai proprio solo le cose importanti imparando a fare intervalli tra una e l'altra
- hai una consapevolezza maggiore di ciò che fai, anche dei gesti più semplici.
La prima è l'esperienza in parte della musica, che alterna note a pause e le pause danno risalto alle note. La seconda mi ricorda il canto da bambini La bella tartaruga che racconta proprio del rallentamento e dei suoi effetti magici.
Lo diciamo sempre: dobbiamo rallentare, ma poi ci ritroviamo a correre anche solo per il gusto adrenalitico che ti dà.

"Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo" (2Pt 3,8)

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05 febbraio 2020

Fobie secolari

La fobia contro i cinesi ricorda gli untori dei Promessi Sposi. Tutti convinti che basta essere cinesi o aver avuto a che fare con i cinesi per essere a rischio. A questo punto bisognerebbe tagliare i ponti anche con coloro che sono stati in Cina per lavoro o altro. Che dire? In certe situazioni viene fuori l'animale che è in noi (con tutto rispetto degli animali). Non solo il cervello è bloccato, ma anche la forza di volontà è in preda al terrore e i sentimenti diventano come il vento che soffia sulle braci, alimentando il fuoco. Purtroppo, come al solito, fa più scandalo il politico e la persona studiata che crede agli untori, piuttosto che il poveraccio.


"Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni»" (Lc 11,15)

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