30 novembre 2020

A proposito di strada, nebbia, abissi

Ieri mi è giunta voce di un sacerdote che conoscevo che ha deciso di lasciare il sacerdozio. Non per qualche sorta di innamoramento, ma come decisione consapevole e senza apparenti certezze per il futuro. Ci ho pensato parecchio, tutto il giorno, anche se è stata una giornata campale sul fronte delle attività. Mi dicevo che si possono dare tre alternative:
1) veramente la propria strada non si sa dove conduca,
2) è possibile anche prendere una strada sbagliata senza accorgersene
3) a volte è come se una nebbia offuscasse i contorni normalmente nitidi che fino a ieri ti hanno accompagnato. Questa terza è particolare. Per un po' vai avanti fidandoti di te e delle tue convinzioni, poi poco alla volta si leva la nebbia e cominci a chiederti dove sei finito. Dunque non è che un sacerdote sia garantito rispetto ad uno che si sposa, anzi: il/la proprio/a coniuge è qualcuno di reale che hai di fronte, ma Dio chi l'ha mai visto? Perciò se il problema per una persona sposata è che un abisso scavato tra i due è fonte di guerra, per un sacerdote l'abisso scavato con la propria vocazione è fonte di nebbia.

" Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.
Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza." 
(Sl 68,16-17)

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28 novembre 2020

Inviati speciali

 Questa settimana mi è capitato di sentire una persona che si è trasferita ad Atlanta da molti anni, dopo aver fatto per anni l'organista in parrocchia. L'abbiamo intervistato per sentire come si viveva l'epidemia là e soprattutto il clima delle elezioni politiche in America, in Georgia. Poi ci è venuto in mente che molti italiani sono sparsi all'estero e che potrebbero fare da inviati speciali per raccontarci laggiù e soprattutto come da laggiù ci vedono. E' strabiliante pensare a quanti emigrati ci sono e noi facciamo le pulci sugli immigrati che vengono qui. Si dice che esportiamo cervelli e importiamo braccia: in realtà conosco persone espatriate che non sono propriamente cervelli... e persone immigrate che hanno un bel cervello...

" Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giornopoiché non vi sarà più notte. E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni." (Ap 21,25-26)


Atlanta


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27 novembre 2020

Un regalo inatteso

 Ieri era il mio compleanno. Devo dire che sono stato colpito in particolare da un gesto. Un regalo e una torta offerti da una signora marocchina che viene ogni tanto a far pulizie in casa, essendo inserita nel progetto del Magazzino Solidale per potere ricevere viveri ogni settimana. Dunque una persona che non naviga nell'oro e soprattutto che io incrocio ogni tanto senza aver occasione di approfondire la conoscenza. I maligni direbbero: evidentemente non ha così bisogno come sembra. Preferisco l'interpretazione popolare ed evangelica: chi ha meno condivide e dona di più.

"Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»." (Mc 12,43-44)





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26 novembre 2020

La morte di un campione

 Non mi interesso di sport e neanche dei campioni. Però la notizia della morte di Maradona mi colpisce. Ho pensato il perchè. E ci sono arrivato: perchè lui era la metafora vivente del calcio. Il calcio non è il golf: basta un pallone e si divertono bimbi di ogni parte del mondo e di ogni estrazione sociale. Il calcio è lo sport del popolo. E Maradona era uno del popolo.

Ma il calcio è anche corruzione, soldi che girano e vite che si rovinano, violenza e quanto di peggio ci può essere in uno sport. E anche Maradona è uno che si è rovinato, salvo che la violenza l'ha esercitata su di sé e non sugli altri.

Per questo Maradona è un simbolo delle due facce dell'umano. E per questo forse la sua vicenda colpisce anche chi lo sport non lo segue.

"Ho detto in cuor mio: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto, io che ero così fortunato e benvoluto sul mio trono!" (1 Mac 6,11)

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25 novembre 2020

Cacciare il cervo o il coniglio?

 Leggendo il rapporto Cisf 2020 sulla famiglia ho trovato una bellissima immagine usata da uno degli autori, Federico Perali, che riprende addirittura Jean Jacques Rousseau. Per cacciare il cervo bisogna essere in tanti e ben coordinati. Se mentre si attende il momento giusto per attaccare il cervo passa un coniglio e uno dei cacciatori decide di ucciderlo e prenderselo, il cervo non lo si becca più. Il cervo è il bene comune, più difficile da costruire ma più ricco e importante. Il coniglio è il bene che si ottiene facilmente ma che vale meno. 

Questo per dire che costruire una famiglia richiede il coordinamento della caccia al cervo, ma che se qualcuno pensa di cercare il proprio bene più a portata di mano, rischia di rovinare il tutto.

Ma vale anche per molti altri ambienti: il politico di turno che cerca il risultato nei sondaggi, l'insegnante che cerca di far passare agli alunni la prova Invalsi, l'animatore o il sacerdote che cerca di far semplicemente funzionare un gruppo per ottenere qualcosa...

E, come dice l'autore, devi aver chiaro se sei un cacciatore di cervi o di conigli...

"Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l'edificazione della comunità." (1 Cor 14,12)





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23 novembre 2020

Le cresime al tempo dell'epidemia

 Tre hanno ricevuto la cresima ieri. Ben diverso dai 100 e più dei tempi di don Giacomo, quando era necessario fare due turni con pienoni da stadio. Alcuni hanno pensato a spostarla in avanti. Comunque sia il clima era veramente intenso e penso che abbia avuto più senso questa cresima di molte altre. Anche il vescovo ha dato tutto quel che poteva per dare significato e clima positivo. Forse l'epoca dei 100 cresimati corrispondeva all'ultimo atto dei battesimi di massa di Carlo Magno. Un'epoca nuova è iniziata.

" Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione" (Lc 15,7)



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22 novembre 2020

I bambini sono sempre loro

 Questa mattina dopo un po' di tempo ho celebrato messa per i bimbi del catechismo in età da prima comunione. Sono sempre loro. Sono sempre uguali. Anche se sono ipertecnologici, sono sempre curiosi, hanno voglia di giocare, tacciono o si buttano nel rispondere a seconda del loro carattere e non della giornata e ti viene sempre più voglia di invertarti cose nuove per coinvolgerli e trasmettere cose importanti (hanno bisogno come sempre di adulti significativi). Sono sempre loro. Meno male... qualche certezza...

"Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me" (Mt 18,4-5)


..sempre loro...

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18 novembre 2020

Vicino eppure lontano

 Ormai è quasi due settimane che non torno più a s. Damiano a casa dei miei. Nel precedente confinamento, con mio padre che non stava bene e poi che è morto, avevo un motivo per andarci. Ora non ne ho. Strana situazione: vicini eppure lontani. Posso andare in cima all'ultima frazione di Asti, restando nel comune, ma non posso magari varcare il confine tra un comune e l'altro. Se uno pensa alla sostanza... non c'è sostanza: magari il virus te lo prendi da chi sta vicino a te. Uno deve pensare alla forma: in qualche modo bisogna limitare i contatti e l'unico modo è stabilire delle regole più o meno certe che lo facciano in qualche modo. I confini in questo caso diventano dei muri.

Ma a ben vedere tutta la vita sociale è regolata da norme che seguono più la forma che la sostanza. A volte un sedicenne guida meglio di un ventenne ed è meno pericoloso, ma deve avere 18 anni. A volte gli eredi farebbero molto in fretta a mettersi d'accordo per una eredità e invece bisogna fare tutte le procedure. Così anche in chiesa: a volte certe persone non avrebbero neanche bisogno di fare dei percorsi formativi per svolgere una mansione, ma noi glieli facciamo fare lo stesso, perchè così è sancito. Forse il vero paradiso sarà quello in cui si guarda solo alla sostanza e non alla forma...

"Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro?" (Mt 23,16-17)



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16 novembre 2020

Un nobel per la pace...andato a male

 In questi giorni la notizia che mi ha colpito di più è stata l'offensiva scatenata dal governo etiope sulle alture del Tigrai. Il presidente parla di attacco a terroristi ma sa tanto di pulizia etnica. Sabato tre razzi hanno colpito Asmara, la capitale eritrea con strage di civili. Sembra tutto un triste déja vu se non fosse che il presidente dell'Etiopia è Abiy Ahmed, insignito del premio Nobel per la pace nel 2019 per la pace raggiunta proprio con l'Eritrea dopo una guerra decennale. E allora come la mettiamo? Ad essere razzisti si dovrebbe dire che sti africani non ce la fanno proprio. Ma dopo quattro anni di Trump non lo si può più dire. Forse che la pace è veramente una speranza e non una realtà di facile acquisizione. Ci vuole tempo e intanto le vittime aumentano. Un po' come per il vaccino e l'epidemia, salvo che in questo caso la violenza è voluta dall'uomo.

"Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
Curano alla leggera la ferita del mio popolo,
dicendo: «Pace, pace!», ma pace non c'è." (Ger 6,13-14)


Abiy Ahmed ritira il premio Nobel per la pace


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14 novembre 2020

Le obiezioni ai social: roba vecchia...

 Ormai mi sono ritirato dal mondo 😅 e mi sono dedicato alla lettura della storia dei Greci e degli Egizi😒. Così leggendo la citazione del Fedro di Platone trovo che le tre obiezioni che sono state poste dal personaggio del racconto mitico all'invenzione della scrittura sono:

1) scrivendo non si esercita più la memoria e ci si affida allo scritto (esempio tipico: farsi le liste delle cose da fare...);

2) la scrittura è muta e non può interloquire con te, perciò la interpreti come vuoi tu;

3) la scrittura gira ovunque e non sai in che mani va a finire.

Guarda un po', proprio le stesse obiezioni si fanno ad internet, ai social e alle forme di comunicazione moderna. A dare retta a questi saremmo ancora alla comunicazione a voce...


"Scrivo a voi, figli miei: i vostri peccati sono stati perdonati per mezzo di Gesù.
Scrivo a voi, padri, che avete conosciuto colui che esiste dal principio: Gesù Cristo.
Scrivo a voi, giovani:voi avete sconfitto il diavolo." (1Gv 2,12-13)


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13 novembre 2020

Versetto biblico non biblico

 Leggendo un commento al vangelo di Matteo di Ulrich Luz ho trovato un passaggio decisamente strano. Commentando Mt 7,6 dopo aver esposto le varie interpretazioni arriva a dire che Matteo l'ha messa lì solo perchè l'ha trovata insieme ad altre cose che ha riportato in precedenza, ma senza un senso. Inoltre dice che "Il mio consiglio è radicale: bisogna evitare di usarla come parola biblica". Cioè è nella Bibbia ma non è della Bibbia. Come aver trovato una lumaca nell'insalata. 

Proprio strani sti esegeti. Non faceva prima a dire che nessuno sa interpretarlo e ammettere l'ignoranza?

"Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi" (Mt 7,6)

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12 novembre 2020

Guardare al mondo

 Effettivamente la mole di informazioni che riceviamo sulla pandemia in Italia fa dimenticare il mondo. E nel mondo di cose che succedono ce ne sono: non solo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, ma anche il trattato in Azerbaigian sul Nagorno Karaback, le elezioni in Myanmar, l'uragano in Honduras, la destituzione del Presidente in Perù. Forse la stampa italiana è troppo autocentrata e stimola la gente a guardarsi (e piangersi) addosso. Eppure ci sono anche notizie belle come i 17 obiettivi delle Nazioni Unite che per la prima volta pensano a come far evolvere il pianeta non solo economicamente. Eppure ci sono spaccati interessantissimi che farebbero gioire e non solo tremare: su Gazzetta d'Asti per esempio pubblicheremo una serie di articoli su giovani che, pur non essendo figli di contadini, ritornano alla terra in modo intelligente e imprenditoriale. 

E' proprio vero: anche il punto di vista sulla pandemia dipende da dove ci troviamo noi ed ha molto di soggettivo.

"Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo" (Gb 42,3)


Da Legambiente

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11 novembre 2020

Un po' di autocensura

 Dopo un po' di incavolature e di toni grossi usati specie in ambiente scout per chi va oltre le norme imposte pensando di essere miglior cittadino solo perchè più rigoroso mi sono imposto un periodo di autocensura per riuscire a separare con il bisturi il sottile confine tra difesa della propria idea e attacco agli altri. Un confine veramente esile ma un'azione doverosa visto che il mio ruolo è particolare. Lo pensavo già, ma fortunatamente una telefonata da chi è più saggio ha accelerato la decisione. Ogni tanto gli amici servono anche per questo.

" Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello" (Mt 18,15)

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09 novembre 2020

Scrivere per suscitare emozioni

 Ho ricevuto la notizia che un racconto che avevo inviato all'associazione culturale di S. Margherita Ligure "La Tigulliana" sarà pubblicato nel volume antologico che curano ogni Natale. Mia cugina di Rapallo mi aveva suggerito di partecipare a questa selezione e l'ho fatto. Ora sono contento. E' da tre anni che ogni mese scrivo un racconto e ho cominciato per scherzo, per partecipare ad un concorso (sempre di Natale) a Revigliasco. Ma nessuno è profeta in patria😆

Oltre a divertirmi nello scriverli e a essere solleticato dall'idea di produrre qualcosa da zero, ho trovato che ciò che ha scritto sul foglio dei giovani della domenica  un giovane arpista che lavora anche per inviare soldi alle missioni con l'Operazione Mato Grosso, in risposta alla domanda: "che c'entra il lavoro manuale con l'arpa", sia proprio bello. Lui dice che si aiuta gli altri sia inviando soldi, sia suscitando emozioni. Ecco perchè continuo a scrivere e a inviare racconti.


"Poiché è necessario che i lettori non si accontentino di divenire competenti solo per se stessi, ma che gli studiosi anche ai profani possano rendersi utili con la parola e con gli scritti anche mio nonno Gesù, dedicatosi lungamente alla lettura della Legge, dei Profeti e degli altri libri dei nostri padri e avendovi conseguito una notevole competenza, fu spinto a scrivere qualche cosa riguardo all'insegnamento e alla sapienza, perché gli amanti del sapere, assimilato anche questo, possano progredire sempre più in una condotta secondo la Legge" (dal prologo del Siracide)



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08 novembre 2020

Senza tetto per dove?

 Stasera è arrivato un signore, definitosi "senza tetto" che da Torino è venuto ad Asti chissà perchè. Cercava un posto dove dormire, visto che fuori comincia a far freddo e la sua età doveva essere ben superiore ai 60. Ha avuto spazio nel salone, però nello stesso tempo mi sono chiesto che razza di vita dovesse fare. Diceva che la sua casa a Torino è andata giù (chissà che casa..). Nello stesso tempo era in bicicletta con tutto sopra, come se fosse un bagaglio. Ed era un mistero capire perchè fosse venuto proprio ad Asti. E soprattutto dove volesse andare (non lo sapeva neanche lui)

Insomma. In mezzo a tutto questo casino dell'epidemia le contraddizioni di prima continuano ad esistere... E non bisogna dimenticarsele, presi dall'affanno del covid.

"Essa disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare»." (2Re 4,9-10)

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07 novembre 2020

Scout in presenza

 Colpo di scena. Già molti gruppi scout si erano rassegnati a ritornare online quando esce il documento regionale che, rifacendosi all'aggiornamento di quello nazionale "prossimi a.. coltivare sogni", permette le attività in presenza, sottolineandone il valore e ricordando che la scuola fino alla prima media è ancora in presenza. Sulla chat della zona parte il dibattito e si scopre che la maggioranza non è d'accordo, qualcuno adduce anche motivazioni etiche. Difficile essere lucidi in questo periodo di grandi passioni collettive e di grandi isterie collettive. Il documento parla perfino di "scelte profetiche" quasi alludendo che dietro la decisione di continuare il più possibile in presenza non sia una scelta irresponsabile o una scelta facile, ma testimoni stili di vita scout che online non funzionano. E' vero: questo è il tempo del profetismo e la lucidità mentale non è il frutto della razionalità (neanche di quella scientifica) ma dell'equilibrio interiore che a fianco dell'emergenza sanitaria (che è sotto gli occhi di tutti e che richiede una prudenza particolare) comprende che ci sono elementi imprescindibili che non vanno sottovalutati. Lo scoutismo dei bambini e dei ragazzi non può essere fatto online: meglio a quel punto sospenderlo.

"Così dice il Signore che offrì una strada nel mare, e un sentiero in mezzo ad acque possenti,  che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme; essi giacciono morti: mai più si rialzeranno" (Is 43,16-17)     ... ancora Isaia....



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06 novembre 2020

Il ritorno alla campagna

 Mio figlioccio è andato a vivere in montagna. Si è trasferito da Orbassano a Pragelato e suo padre commentava questa decisione con esitazione. Passaggio all'incertezza? Diciamo che tra l'incertezza che si può vivere in città e l'incertezza che si può vivere in campagna/montagna conviene la seconda. Lì c'è la certezza della natura, in città ci sono poche certezze... E poi, gli dicevo, è quanto la nostra generazione ha sempre sognato ma non ha mai fatto: si è fermata a comprare e consumare roba ecologica. Fortunatamente il mondo va avanti e le generazioni nuove prendono sul serio certe cose e ne tirano le conseguenze. 

E' successo anche con i "credenti non praticanti", che hanno aperto la strada alla "prima generazione incredula". Ma si può anche imparare dai giovani non solo insegnare.


"Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo". (Gen 4,2)




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03 novembre 2020

stare sui social

 Ho finito di seguire un corso online di aggiornamento per giornalisti sulle nuove fonti delle notizie, dove si è parlato molto di digitale. Quattro incontri veramente interessanti, che hanno chiarito molto le idee non tanto su come essere digitali ma su come esserlo dentro, pur scrivendo (come diceva il docente) su pergamena con una penna d'oca. Tra le cose che mi sono portato a casa l'idea che non è così inutile essere sui social e che non è così una perdita di tempo per chi intende divulgare o raccogliere notizie. Basta esserlo nel modo giusto. Perciò ho fatto una pensata di rompere un tabù e entrare in ordine su Instagram, Twitter e solo alla fine sul famigerato Facebook. Boh vedremo.

"Il Signore rispose e mi disse:
Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette" (Ab 2,2)

però non me l'ha detto Dio...😂




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01 novembre 2020

Catechismo online?


 Eh ci risiamo. Scivolamento progressivo verso lo streaming, giustificato dalla necessità di evitare incontri superflui, contagi possibili, ecc. Lo chiedono alcune catechiste, da altre parti lo chiedono i genitori. E sia. Se ne capiscono tutti i motivi. Però l'altra sera mi ha colpito che durante un incontro online con responsabili scout dove si doveva decidere se fare in streaming un evento di formazione oppure semplicemente rinviarlo io ho usato la parola "didattica" da trasmettere e alcuni di loro non erano molto d'accordo col termine. Troppo scolastico. Beh lo streaming trasforma in scolastico e in unidirezionale il tutto. Se  ci sono dei contenuti da trasmettere lo streaming va benissimo (al limite va ancora meglio l'audio vocale, così uno lo sente quando gli va). Se si intende proporre un'esperienza (e ce l'hanno fatta a fette con sta storia che il catechismo non è scolastico e deve essere esperienziale) come gli scout affermano lo streaming non va bene ed è meglio congelare il tutto e riprendere un altr'anno. Non perchè non sia possibile una esperienza online, ma perchè ne sappiamo ancora troppo poco su cosa voglia dire proporre una esperienza usando l'online e alla fine si diventa tutti maestri che hanno contenuti molto interessanti da proporre di fronte a persone che non hanno chiaro il perchè.

"Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io." (Rm 1,11-12) 


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