31 agosto 2015

accoglienza

Ieri sono passato da una signora per la benedizione della casa (quando ero passato non c'era e mi ha chiesto il "recupero"): una signora che non naviga certo nell'oro e che vive in un alloggio popolare. Mi ha raccontato di aver ospitato per una settimana un signore che dormiva al dormitorio. Questi faceva quel che voleva in casa: fuori tutto il giorno e quando tornava alle 2 di notte si metteva a cucinare... E poi pieno di pretese. Quando l'ha pregato di andarsene lui è andato in giro a sparlare di lei, finchè se le è prese di santa ragione da gente che la conoscevano e volevano difenderla. A parte la giustizia sommaria che mi è piaciuta, due cose mi hanno colpito:
- che una persona dignitosa ma non ricca abbia accolto per motivi di fede quell'altra persona
- che tra persone popolari ci sia un'etica per cui il fatto che tu sei bisognoso non ti giustifica dal rigare dritto. A volte non siamo capaci di ospitare nessuno in casa nostra perché ci sono mille motivi validi, salvo poi sentirci in dovere di aiutare comunque qualcuno (anche se non se lo merita) solo perché si presenta come povero.

30 agosto 2015

gioia e dolori

Ieri ben due matrimoni e in una chiesa che non è la mia. Però due coppie che hanno deciso poco alla volta di sposarsi in chiesa, a partire da situazioni lontane. La sposa di uno e lo sposo dell'altro matrimonio avevano frequentato il corso per le cresime da adulti e non necessariamente per sposarsi. Perciò si può dire un riavvicinamento alla fede, anche se l'esperto di turno lo giudicherebbe lontano dal minimo vitale. Boh, chissà cos'è sto minimo vitale. Intanto però la gioia era palpabile e il clima durante le celebrazioni raccolto. Insomma un minimo senso di essere di fronte a qualcosa di grande e che sfugge alle spiegazioni umane.
Invece la sera guardando l'ultimo film di Ermanno Olmi,  E torneranno i prati sono entrato in contatto con il mondo delle trincee nel 1917 nelle Alpi del nord-est. E ho esaurito la rendita acquisita durante la giornata: come è possibile che si considerassero i soldati come carne da macello, facendoli vivere  a quel modo. Oggi tocca agli immigrati che cercano di arrivare in Europa: al posto delle trincee ci sono tir e barconi.
Chissà qual è la giusta prospettiva: quella delle guerre in cui il senso di futuro è abortito o quella dei matrimoni,  gravidi di futuro?

29 agosto 2015

un prete "in pensione"

Ieri ho partecipato al saluto di un cappellano dell'ospedale che "va in pensione". Pur essendo notevolmente leso nella vista è rimasto in servizio per 16 anni. Non potendo leggere sul messale, a volte inventava le preghiere della messa. Inoltre per quel poco che gli ho parlato insieme aveva con i malati un rapporto molto diretto, andando dritto all'essenziale. Accidenti: un sacerdote dietro le quinte, che però forse corrisponde alle migliaia di persone laiche di cui non si sa niente ma che fanno la base della chiesa. In fondo "limitarsi" a celebrare messa e a confessare può essere un grande lavoro se fatto con coscienza e con dedizione... Sembra essere lo specifico di un prete, però detto così sembra anche riduttivo. Forse ancora una volta non è tanto il cosa fai, ma il che spirito ci metti dentro. E soprattutto che cosa sei chiamato a fare in quel contesto e in quel particolare momento storico o del tuo ciclo di vita.

28 agosto 2015

preparazione atletica 2

rifugio
Con la scusa della preparazione atletica per Santiago non mi perdo l'occasione di tornare in montagna: ormai sto passando a tappeto la zona di Vinadio. Così eccomi al rifugio Malinvern del Cai di Ceva e più su al lago Malinvern dopo aver sputato un po' di fatica visto che sono cascato nel tranello psicologico "sono quasi arrivato" quando non ero neanche a metà. La meta era ancora più su, ai laghi di Paur, ma poi mi dico che è inutile rischiare tendiniti, come successe qualche anno fa quando dovevo partire proprio per lo stesso tratto di cammino di Santiago. Mi consolo con:
- una scorpacciata di lamponi e mirtilli
- il racconto della giovane che gestisce il rifugio, che ha lasciato un posto fisso in banca per questo genere di vita
- l'acqua gelida del lago che invoglierebbe al bagno (ma non fare c....e)
- la riconoscenza per il creato e il senso di libertà

lamponi
lago

26 agosto 2015

filogermania o filoinghilterra?

Ieri ho visto The Imitation Game, il film sul matematico Alex Turner, pioniere del computer. All'inizio si tifa per l'Inghilterra contro quei pazzi scatenati di tedeschi. Vengono anche in mente i film in cui Churchill salva l'Europa vincendo la battaglia dei cieli contro la Germania. Vengono anche in mente le riflessioni che qualcuno ha fatto sul senso dell'ordine dei tedeschi che però quando degenera, degenera in violenza assoluta. Poi alla fine del film, nel vedere il tipo di condanna inferta a Turner in quanto omosessuale (castrazione chimica), si comincia a pensare che gli inglesi tutti a posto non lo siano e che se oggi sono a favore delle cose più ardite in termini di transgender è forse perché le cose subite sono state terribili. Poi si pensa al gesto della Merkel di sospendere Dublino per accogliere qualunque profugo siriano e ci si ricorda che l'Inghilterra non ha accettato quote di migranti nella proposta di redistribuzione recentemente fatta. E poi ci si ricorda che alcuni dei terroristi islamici sono di produzione inglese. Beh allora forse meglio rivalutare lo spirito tedesco e mettere in dubbio quello inglese...

25 agosto 2015

preparazione atletica per santiago

Sono già in ritardo (si parte il 7) ma meglio tardi che mai: dieta (imposta anche dal mio medico e da casa mia..), movimento, camminate, recupero attrezzature essenziali. Partire per queste cose dà un tono diverso anche al resto della giornata: in fondo la figura del pellegrino non è solo di chi cammina fisicamente ma di chi si sente pellegrino ogni giorno. Ricordo il testo della sociologa francese Danièle Hervieu-Léger Il pellegrino e il convertito come figure dei nuovi modi di accesso alla fede nella società secolarizzata. Magari si erodono alcune certezze, alcune rendite di posizione e cala un po' il tasso di orgoglio.

23 agosto 2015

darsi la zappa sui piedi

Ieri ho passato la giornata a Rapallo con parenti e famiglia. Nonostante i miei parenti siano molto aperti alla fede, sebbene non certo assidui (con qualche tendenza anarchicheggiante di mio cugino ma molto poco ideologica e con molto senso critico) alla fine ho dovuto concordare su loro almeno su due punti:
- privilegi in merito all'insegnamento della religione (mia cugina è dirigente scolastica) che fa sì che assoluti incompetenti passino davanti ad altri in nome di chissà quale concordato. E' vero che di incompetenti ce ne sono anche in altre materie, ma a me interessa che almeno religione sia insegnata decentemente. Purtroppo perfino mio nipote (9 anni) racconta certe cose che mi fanno prevedere che se non trova qualche altro insegnante non farà più religione appena potrà sceglierlo...
giudicate voi...
- costruzione di una nuova chiesa in Rapallo (Sant'Anna) progettata negli anni ottanta e finalmente realizzata grazie ad uno scambio con il comune che ha potuto costruire parcheggi sotto. Peccato che sta venendo su un orrendo edificio in cemento bianco da gridar vendetta al cospetto delle nuove sensibilità urbanistiche. Anche su questo siamo a conoscenza in proprio di edifici devastanti anche economicamente per le casse diocesane.
Non c'è che dire: la Chiesa Cattolica ha ancora troppo seguito e vive ancora di rendita.

20 agosto 2015

partecipazione e non partecipazione

Ieri sono andato a cena con amici alla festa di una piccola frazione di un comune dell'Astigiano, dove c'era il concerto (e che concerto!) di due bande musicali. Ma erano più che bande, quasi orchestre. Cmq il pubblico era foltissimo, tutto partecipe, con sentimenti palpabili di identità comune e di familiarità tra organizzatori, gente, musicisti. Anche se ero partito un po' smontato dal presentatore (un sindaco di un paese lì vicino) che come si dice in gergo "ti toglie ogni sentimento", alla fine ero stato preso come se fosse abitato lì da sempre.
Esattamente il contrario di un funerale presieduto martedì scorso, quando la gente era talmente fredda e distaccata (anche se tutta presa dal dolore  e contenta di essere lì) da dover saltare diverse formule di risposta per evitare il gelo glaciale. Che però si è creato quando nessuno (nessuno, neanche i vicini che in genere partecipano alla comunione) è venuto a fare la comunione. Boh... non vedevo l'ora di finire... C'è da lavorare tanto sul senso di identità che per tanto tempo è stato messo da parte con l'idea che la gente "doveva" partecipare e senza preoccuparsi se la partecipazione fosse formale o reale...

19 agosto 2015

filosofia e padri eterni

Ieri mi sono incontrato con un collega di scuola ad Alessandria, referente dei corsi di filosofia per concordare i rispettivi di corsi di filosofia teoretica e filosofia della religione in modo da evitare doppioni. Così è stato un piacevole incontro di aggiornamento per me visto che lui è ricercatore in Cattolica e molto aggiornato sulla filosofia anglosassone (cosiddetta "analitica"). La sua idea è che un insegnante della religione dovrebbe fare più filosofia e meno teologia, perchè per la sua professione deve mediare di più con le discipline extrateologiche. Soprattutto meno storia della filosofia (sapere cosa pensava il tizio) e più filosofia teoretica (saper parlare di problemi e saper pensare), anche perchè gli studenti sono molto attratti da questo genere di insegnamento. Concordo. Soprattutto evitare di considerare certi filosofi come Satana e certi altri come il padreterno (di Satana e di padri eterni ce ne sono solo due, così risulta..)

18 agosto 2015

reazioni diverse alla malattia

Ieri sono andato a trovare una persona in ospedale che da qualche mese è lì per un incidente di cui è stata vittima. Fa sempre piacere andarci, perchè sta vivendo questa incresciosa situazione con fede e con "leggerezza", benchè i problemi e la sofferenza debbano essere molti. Ironizza anche sulle circostanze dell'incidente e sulle sue condizioni fisiche, perciò sei invogliato a usare lo stesso tono.
In compenso ieri ho ricevuto la telefonata di una signora con la futura suocera in gravi condizioni in ospedale. Voleva che andassi per la benedizione dello scapolare (troppo lungo da spiegare...) affinchè "non dovesse fare neanche un giorno in mezzo alle indicibili sofferenze del Purgatorio" (?!) Eppure aveva già ricevuto il sacramento dell'Unzione, ma evidentemente non sembrava sufficiente. Dopo un quarto d'ora di tentativi di spiegare l'inutilità, alla fine ho dovuto troncare la telefonata. Mi è rimasto solo impresso il commento del fidanzato che lei mi ha confidato: "se la religione ti fa stare così male, meglio non credere...". Appunto. Tra le due non esito a capire qual è la vera fede...

17 agosto 2015

pietre in testa...

www.intemirifugio.it
Oggi sul testo del teologo von Balthasar intitolato Punti Fermi ho letto questa frase: "Il clero, anziano o giovane, non si illuda: per quanto esegeticamente moderna e sociologicamente pastorale la parola della predicazione, se non è meditata nella preghiera personale, invece che pane porge alla comunità pietre". Accidenti che duro! Da buon sociologo devo dire che sono d'accordo: l'omelia non è la lezione. Eppure raramente ho delle reazioni e delle valutazioni su cosa dico in predica e sogno di attivare sul sito della parrocchia la possibilità di commento da parte della gente... Devo dire che in genere la preparo a lungo e che l'impressione è buona, ma forse è solo una pia impressione. In compenso ho sentito altre omelie che suscitano in me tendenze omicide, però poi mi dico: Medico, cura te stesso!

16 agosto 2015

il ritorno della comunità

Ieri la chiesa non rispecchiava la comunità: gente ce n'era ma un po' alla spicciolata, ciascuno per conto suo, quasi una "festa a consumo individuale". Oggi tutto il contrario: era la comunità della domenica, fatta di gente di diversa età, estrazione sociale (ho notato in particolare due signore in fila per la comunione: una con enormi problemi economici e l'altra invece con "classe": veramente la fede accomuna cose di per sé non accomunabili...), etnia ma che intesse legami e dà la sensazione di conoscersi da sempre. E come ogni domenica alla fine si formano gruppetti di persone, alcuni dei quali faticano a sciogliersi... Ritorno anticipato dalle ferie, visto il maltempo? Boh, comunque c'è la sensazione di dover moltiplicare gli sforzi per mantenere questo clima di famiglia, non perchè vi siano particolare problemi, ma perchè è un dovere custodire questo dono!

15 agosto 2015

degustazioni

Oggi sono stato a pranzo da amici di Barbaresco e quando sono arrivato là c'era una coppia di svedesi che stava terminando una degustazione di vini. Mi sono unito volentieri a loro anche perchè il Barbaresco non è proprio male e sono stato colpito dai dettagli e dalle spiegazioni che il mio amico forniva loro: annate secche, annate umide, annate molto calde che danno buon frutto ma problemi di vinificazione, ecc ecc. Mi sono chiesto: se conoscessimo così nei dettagli le dinamiche della vita spirituale potremmo capire un sacco di cose di noi e degli altri e potremmo anche agire meno sconsideratamente e meno sprovveduti...

13 agosto 2015

verso santiago

Ieri primo incontro con il mio collega di cammino con cui faremo il primo tratto del cammino di Santiago dal 7 al 17 settembre. Il terzo ha dovuto rinunciare e ora cerchiamo un altro: tre è il numero perfetto. Partenza da S. Jean Pied de Port e arrivo a s. Domingo de la Calzada per un totale di 190 chilometri. E' come tornare alle origini: togliendo gli abiti del docente, del parroco, del delegato vescovile, del giornalista, ecc. ecc. per restare semplice pellegrino come tanti altri. Probabilmente l'abito del prete non lo toglierò (anche se lo metto poco): ormai è una seconda pelle...

12 agosto 2015

reduce dal campo scout

9 giorni di campo scout è una lama a doppio taglio. Un taglio è quello dell'avventura e dell'essenzialità: dieta "obbligatoria", movimento, in prima linea per buona parte della giornata, vincere la pigrizia che ti fa dire: ma alla tua età chi te lo fa fare, la bellezza dello stare con le nuove generazioni, il gioco, ecc. L'altro taglio è quello di doverti sobbarcare responsabilità che dovrebbero avere altri (un conto è fare l'assistente ecclesiastico, un conto il  campo clan sostitutivo), il dover mediare tra incomprensioni, il doversi imporre con autorità (e non autorevolezza) in certe situazioni, il dover far buon viso all'alzabandiera e ammainabandiera tutti i giorni, ecc. ecc. Ma sempre meglio giocare di spada che non giocare affatto. Così ben venga il campo scout nonostante i chiariscuri e benvenga il ritorno a casa nonostante sia stato bello partecipare per la prima volta ad un campo completo.
P.s.: campo di gruppo perchè ricorre il novantesimo di fondazione dello scoutismo ad Asti. Base scout di Predappio (ma senza riferimenti al Dux...).