29 aprile 2013

santa caterina da siena

Bella figura questa di santa Caterina da Siena, benché così lontana dalla nostra sensibilità contemporanea. Eppure mettere insieme la mistica più profonda e l'interesse per le persone più bisognose, la visione sovrannaturale e il senso politico, l'ortodossia ai limiti dell'eresia e l'amore per la Chiesa, il tutto da donna... beh solo una santa ci sarebbe potuta riuscire!

27 aprile 2013

le storie più impensabili

In due giorni si sono presentate alcune persone che, chiedendo aiuti, inventavano le storie più impensabili. Mi sono trovato a dibattere: stabilito che non bisogna farsi prendere in giro e che la carità non è aprire sempre e comunque il portafoglio, come fare a comunicare solidarietà senza mollare una lira? (o, meglio, un euro?).
Poi ho letto la rubrica di Gramellini sulla stampa di ieri e mi sono rincuorato:

«Non trova indecente che, con tanti torinesi senza un piatto di minestra, la città tiri fuori dei soldi per un altro stadio?». Mara, pensionata.

Di pancia il suo sfogo non fa una grinza. Però la invito a usare la testa e magari anche il cuore. Lo stadio a cui allude si chiama Filadelfia e vi giocò, senza mai perdere, il Grande Torino. Da quando fu abbattuto, quindici anni fa, rappresenta uno dei tanti buchi neri del paesaggio italiano. In qualunque nazione rispettosa del proprio passato e artefice del proprio futuro, il Filadelfia sarebbe un punto di ritrovo per la comunità e un monumento capace di attrarre turisti della memoria. Potrei commuoverla con ricordi personali - la mano di papà che avvolge la mia mentre mi conduce all’interno del «tempio» e, trent’anni dopo, l’autista del carro funebre che fa percorrere a mio padre l’ultimo giro intorno al rudere in cui aveva trascorso le domeniche migliori della sua gioventù. Potrei insistere sulla scorrettezza dell’informazione che le è stata data: una parte dei fondi che il Comune investirà nella ricostruzione non sono della città, ma del Filadelfia e furono versati da un supermercato per poter edificare in zona. Invece preferisco azzardare un discorso che trascende il tifo e il Filadelfia. I soldi sono pochi, giusto usarli per le minestre. Ma se non vogliamo ridurci a un immenso centro di assistenza sociale, bisognerà pensare anche a creare lavoro. E in un mondo globale la sola chance di sopravvivenza che ci resta è investire nel nostro petrolio: natura, storia, memoria, cultura. Lei non ha idea di quanti piatti di minestra potrebbero riempire i mille Filadelfia d’Italia.

24 aprile 2013

teologia da "rimpianto"

Durante il seminario sulla secolarizzazione che si svolge a Torino e che coinvolge docenti di facoltà teologiche e statale, Graziano Lingua ci ha informati della sua partecipazione a un seminario a Parigi al collegio des Bernardins (quello per intenderci dove aveva parlato anche Benedetto XVI), tenuto dal teologo anglicano inglese John Millband, che passa per essere uno dei teologi europei più importante (io non l'avevo mai sentito...). Ebbene la sua proposta era che, poiché la secolarizzazione è nata all'interno del Cristianesimo come valorizzazione di tutto quanto è "secolare" (cioè non clericale) e poi si è ritorta contro in varie forme (agnosticismo, ateismo, relativismo, distacco dalla fede, ecc.), allora si tratta solo di attendere il "ritorno del figliol prodigo". Perciò poco dialogo con la modernità e forza con una metafisica e una riflessione teologica ben fondata sulla tradizione.
Roba da chiodi... Era come se il padre della parabola ragionasse così "Tornerà, tornerà il fellone... haddatorna' "

23 aprile 2013

il bambino e la morte

Durante la benedizione delle famiglie ho parlato con una famiglia in cui era morto improvvisamente il padre e il figlio più grande aveva allora pochi mesi (ora ha due anni e mezzo). Mi chiedevano consiglio perché lui era sempre irrequieto, nonostante gli avessero correttamente spiegato dove poteva essere suo padre. Alla fine si scopre che il problema sono i genitori del defunto che trasmettono al nipote il senso della morte come dramma e negatività, al punto che lui stesso non ha piacere a stare con loro e loro si ritrovano soli a rimuginare questa situazione, riconfermandosi nella loro negatività. Mi veniva in mente che il filosofo Heidegger diceva che il rapporto con la morte era ciò che rendeva la vita autentica o inautentica: veramente, bisogna fare sempre i conti con la propria morte o quella delle persone più care, senza dar nulla per scontato.

20 aprile 2013

"potere" di Maria

In questi giorni da noi hanno portato la statua di Maria, che arriva da un santuario di S. Rufo (Salerno). L'idea del parroco di là era interessante: tenere i contatti con le famiglie emigrate nel nord, richiamando un segno della fede delle loro terre. E infatti questa mattina, confessando una persona che abita nella nostra zona, è proprio venuto fuori il desiderio di riavvicinarsi alla chiesa, suscitato dalla vista di quella statua che ha richiamato la sua infanzia e soprattutto la grande fede della madre ora defunta. Realmente molte sono le strade per tornare a Dio e, come diceva il parroco di là: "Dove c'è Maria, c'è anche il rispetto e l'amore
per la chiesa".

15 aprile 2013

segni...

Un altro segno bello. Di ritorno da Milano vengo fermato in stazione di Asti da una signora, salita a Milano, che inizialmente non era sicura fossi proprio io. E' stata compagna di scuola di mia sorella alle superiori ed è originaria di S. Domenico Savio, anche se ora abita altrove. Capisco che non è solo per salutarmi che mi ha fermato. Poi ringrazia perché tramite una sua amica è venuta a prendere un "abitino di S. Domenico Savio" con relativo libretto di preghiere e che arrivava da Milano dove era andata per combinare una procreazione assistita, dopo tante "peripezie e traversie" (così dice lei, anche se non specifica). Ebbene, giunta là questa mattina decidono di farle una ecografia e scoprono che è incinta da 6 settimane... E giusto in quel periodo era venuta in parrocchia a ritirare l'abitino (e ovviamente non ha fatto solo quello :-). E' molto felice e mi tiene dieci minuti a condividere quella gioia.
Se non fossi un figlio dell'illuminismo e della razionalità, non riporterei questo episodio. Lo riporto proprio perché, pur essendo figlio dell'illuminismo, mi piace pensare che il Signore ha confini un po' più ampi.

11 aprile 2013

assemblea di condominio

Ho sentito recentemente paragonare la situazione politica ad una assemblea di condominio in cui ciascuno pensa al proprio alloggio mentre il condominio va giù. Mettiamola sul ridere:
- il Pdl è il vecchio proprietario di alloggio che per il fatto di essere stato in tempi passati prefetto o qualche altro diavolo di carica non si abbassa a dialogare con i vicini se non ha bisogno lui di qualcosa...
- il Pd è il proprietario di alloggio che crede fermamente alla vita comunitaria che si potrebbe fare se un condominio funzionasse bene, ma che non riesce a farlo perché gli altri sono diversi da lui e la pensano diversamente (se ci fossero altre persone in quel condominio, si potrebbe fare meglio..)
- il movimento 5 stelle è il proprietario di alloggio giovane che finalmente è andato a vivere fuori casa dei suoi e sta sistemando al meglio e all'ultimo grido la propria residenza, salvo che non sa da che parte stiano i contatori dell'acqua e della luce in caso di black out. Al massimo se va via la corrente e non il pc non funziona, se la prende per come il condominio è stato costruito ( e sta senza luce in attesa che qualcun altro provveda)
- .....

07 aprile 2013

un laico arrabbiato

E' un po' di giorni che volevo scrivere sto post, ma internet era molto lento e non mi riusciva. La scena era troppo originale. Durante la benedizione delle famiglie arrivo nel cortile di una villa che non ha cancelli e dove abitano due famiglie, una che ho sempre incontrato, l'altra che non era mai a casa. Questa volta sta piovendo e c'è un signore che appena mi vede (sentendo i cani abbaiare) esordisce dicendo: "Ha un bel coraggio... Qui si spara a vista!". Era terribilmente serio, anzi molto arrabbiato, non tanto con me ma con tutti. E così mi sento dieci minuti di sfogo (lui stesso l'ha ammesso) sulla perdita dei valori laici e borghesi del lavoro e dell'onestà, soprattutto a causa del buonismo verso molti immigrati (lui usa un termine meno delicato...), anche da parte dei preti che predicherebbero l'eguaglianza "livellante" che non tiene conto degli effettivi meriti. E' una sintesi imprecisa, perché gli addentellati sono notevolmente più ampi, con citazioni delle ghigliottine di Robespierre e Le Juste ecc. ecc.
L'istinto mi dice di non scappare e di ascoltare, finchè trovo il fondamento giusto: il suo amore appassionato per la terra e per il lavoro della terra, lasciatagli dagli antenati. Lui stesso mi dà l'appiglio chiedendomi se anch'io vengo "dalla terra". Benedico quando tutti i sabati mio padre mi obbligava ad andare con lui a lavorare in campagna... Il tono poco alla volta cambia e ci si lascia come se fossimo andati a bere qualcosa insieme, ridendo e stringendoci la mano. La casa ovviamente non l'ho benedetta, ma un piccolo miracolo è avvenuto..