31 dicembre 2012

buon anno






 


















Sfogliando (o navigando a seconda che uno sia cartaceo o digitale) ho trovato questa splendida poesia di Gianni Rodari che voglio lasciare come augurio del nuovo anno.

L’anno nuovo

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.     Gianni Rodari

26 dicembre 2012

buon natale

poca fantasia e oltretutto in ritardo
auguro a tutti buon natale e buon anno nuovo
ci sentiamo al ritorno dalla mia vacanza low-cost a san damiano :-)

22 dicembre 2012

un po' di tedesco

Rileggevo in questi giorni la distinzione che il filosofo tedesco Wilhelm Dilthey faceva tra Erfahrung e Erlebnis, che traducono entrambi "esperienza" ma con un significato diverso. Il primo è l'esperienza di chi dice "ho una certa esperienza in materia", intesa come accumulo di conoscenze teoriche e pratiche in merito a qualcosa. Il secondo è l'esperienza di chi dice "voglio fare esperienza di questo e quest'altro", intesa come contatto vitale e immediato con qualcosa o qualcuno per non averne solo conoscenza teorica. Quando cala la prima cresce il desiderio della seconda, quando cala il senso della tradizione che può servirti per costruire il futuro allora cresce la voglia di sperimentare cose sempre nuove e che ti diano un orientamento o una speranza. Oggi siamo decisamente in questa situazione. Cala il senso della democrazia costruita e cresce la voglia di cose nuove (dal leader pseudocarismatico al leader tecnico). Cala la tradizione cristiana e cresce il desiderio di nuove forme di spiritualità da sperimentare in prima persona.
Di qui il dilemma: correre dietro a questa sete di novità e di emozioni con il rischio di perdersi dietro il bagaglio fin qui accumulato? Oppure ribadire con convinzione il valore di questo bagaglio con il rischio che non ci sia  più nessuno a volerlo?
Ci sono tutte le vacanze di Natale per pensarci... :-)

20 dicembre 2012

benigni senza berlusconi

Purtroppo lunedì non sono riuscito a vedere lo spettacolo di Benigni sulla costituzione, né a registrarlo. Però nei giorni successivi tra radio e giornali si sono viste le mille reazioni più disparate. Per esempio mi è piaciuta la risposta che il direttore di Avvenire ha dato oggi ad un lettore che presentava rimostranze sull'ideologizzazione della trasmissione e ne riporto solo due righe: "Eppure alla fine dello sterminato e saltellante, nudo eppure fantasmagorico monologo di Roberto Benigni sulla nostra Costituzione, mi sono trovato egualmente con la bocca buona. Come mi capita dopo aver assaporato un piatto magistralmente  agrodolce". Come dire: alla fine quel che conta è il retrogusto che ti dice se qualcosa è buono oppure buono solo in prima battuta.
A me invece viene una domanda: ma se Berlusconi non fosse sceso in campo (diciamo "nella fossa" lasciando in sospeso di quale fossa si tratti) come sarebbe stato il monologo di Benigni? Decisamente l'ormai ottuagenario sa ancora girare tutti come vuole ma sono curioso di sapere come sarà il suo retrogusto quando la natura avrà fatto il suo corso e la storia poco per volta avrà fatto chiarezza.

14 dicembre 2012

un cristianesimo delle "buone pratiche"

Leggendo il testo di Luigi Berzano e Carlo Genova "Sociologia dei lifestyles" vengono tante suggestioni per ripensare al cristianesimo. Dando per scontata la fine della cristianità come cultura dominante segnata dal Vangelo sarebbe interessante ripensare una ricostruzione radicale, simile a quella del monachesimo alla fine dell'impero romano, ma non centrata sull'isolamento in luoghi-isole speciali (come furono appunto i monasteri). Una ricostruzione all'interno del contesto di vita normale ma di tipo culturale: sviluppare stili di vita ben definiti e fatti di "buone pratiche", ispirate al Vangelo ma senza la pretesa di un progetto generale. Per esempio: acquistare il meno possibile (nonostante le preoccupazioni per far ripartire l'economia) e realizzare in proprio le cose (ispirandosi alla povertà evangelica) riappropriandosi del senso della manualità. Oppure verificare cosa si può condividere senza la pretesa di avere tutto di proprietà: automobile, libri, lavatrice, tosaerba, ecc. (ispirandosi alla proprietà in comune della prima comunità cristiana degli Atti degli Apostoli). Oppure limitare viaggi e esperienze varie, verificando prima quanto un'esperienza trasformi effettivamente il proprio modo di vivere (della serie: poche esperienze ma di qualità). E chissà cos'altro...

13 dicembre 2012

riprende il blog

Dopo una pausa di viaggio in Germania, riprendo il blog. Giorni belli, interessanti per capire meglio la chiesa e la cultura tedesca, fatta di ordine e metodo, ma anche di gusto del bello specie nei dettagli (case rigorosamente e finemente decorate per l'Avvento - Natale). Neve tanta ma nessuna lamentela per le strade sporche: forse sono più efficienti oppure forse sono abituati a rimboccarsi le maniche e a spalare prima di dire contro. Accoglienza fine e non eccessiva come in certe famiglie dove sei obbligato a mangiarti un bue arrosto se no si offendono (ma questa è accoglienza?).
Qualche punto critico bisogna pure trovarlo: gusto kitsch per certi mercatini di natale e poi immancabilmente molto più frequentati gli stand dove si mangia e beve (a dimostrazione che il lato animale non è solo italiano). In compenso: tante famiglie giovani con bimbi anche piccoli appresso.
Vi lascio una foto di Biberach dall'alto presa la mattina del ritorno a casa.

06 dicembre 2012

biberach

Ne approfitto per salutarvi prima di partire domani per il gemellaggio della nostra parrocchia con Biberach (fino a lunedì 10). Un tuffo non solo nel Natale tedesco, ma anche nella chiesa tedesca, decisamente diversa da quella italiana. Figuratevi che là il sacerdote arriva all'ultimo minuto a celebrare e trova stampato tutto quanto serve (dalla preghiera dei fedeli ai commenti alle letture), il tutto a cura dei laici... In verità la chiesa tedesca ha qualche problema economico, visto che molti operatori pastorali sono giustamente stipendiati... Come al solito luci e ombre in ogni situazione.

05 dicembre 2012

un film persiano

Ho visto dopo un po' di tempo che me l'avevano prestato il film "Una separazione" di Asghar Fahradi. Veramente geniale e interessante, perchè mette insieme una riflessione sulla falsa testimonianza (noi cristiani potremmo usarlo per una riflessione sull'8° comandamento) e uno squarcio sulla situazione sociale dell'Iran e sul suo islamismo, fin nei risvolti più quotidiani. Geniale. Da vedere.

02 dicembre 2012

radici

Ieri sono stato  a San Damiano per il funerale di un sacerdote originario di lì e ho respirato un po' di aria delle origini. Fa bene. Ieri sera durante alla bagna caoda del circolo ricreativo ho reincontrato persone di S. Damiano che conoscevo e che erano lì invitate da amici: di nuovo in tuffo nel passato. Sarà un segno? Non perdere il legame con le origini che ti hanno edificato: amicizie, situazioni, episodi belli e meno belli. O sarà semplicemente nostalgia di chi invecchia?
Comunque sia ho deciso di passare qualche giorno a casa dei miei e mi sono convinto che il viaggiatore deve tenere insieme le due cose: avventurarsi su strade nuove e saper tornare a casa. L'avventura per l'avventura diventa una fuga, ma saper tornare a casa permette di fare sintesi di quel che hai imparato. Anche quando il tornare a casa significa recuperare le proprie radici.