31 gennaio 2023

La vitalità dei paesi

 Ieri sera c'è stato l'incontro del vescovo con rappresentanti del "terzo settore" delle parrocchie poste nella zona nord della diocesi, una zona disseminata di piccoli comuni che tende allo spopolamento. Qui un parroco ha addirittura otto parrocchie e ci sono già stati notevoli accorpamenti di comunità. Eppure i presenti hanno dimostrato una vitalità decisamente superiore a quella di altre zone, città compresa. Alcuni di loro l'hanno pure detto: bisogna darsi una mossa, perchè qui i trasporti non ci sono e i servizi neanche. E la mossa pare se la siano data. Da uno spirito ben vivace può sorgere qualcosa di nuovo, ma se lo spirito tende alla depressione non nasce nulla.

"Perché a chi ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. " (Mt 25,30)



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28 gennaio 2023

Basta catechismo

Naturalmente è solo una provocazione... Si intende "basta chiamarlo catechismo", che propriamente è un libro. Meglio chiamarlo "iniziazione cristiana", sa più di massoneria e sfido chiunque a sapere cos'è. Oppure "percorso catechistico", perchè, come diceva qualcuno anni fa "il percorso non è un corso". Appunto: resta da capire cos'è. Sa è più tipo un "percorso a ostacoli" o un "percorso hebert" oppure un "percorso su cui camminare, viaggiare, ecc.". 

Anche in parrocchia stiamo chiedendoci come chiamarlo e ieri sera all'incontro catechisti, ma solo verso la fine della serata, quando le difese si abbassano e il sonno diventa quasi "allucinazione", si è pensato di chiamarlo "grande gioco". Lo imposteremo così: come un grande gioco, senza libri, senza attività didattiche, possibilmente senza alcun riferimento scolastico, di nessun tipo. Mi sa che è ancora troppo vago... Ma poco alla volta lo preciseremo. 

"Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te" (2 Tm 1,5-6a)



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27 gennaio 2023

Natale

 E' veramente tanto tempo che non ho più scritto il blog. Per cui sono rimasto...indietro... A Natale. Non al 25 dicembre, ma qualche settimana dopo, quando ho terminato di leggere un bellissimo libretto sul Natale e su tutte le tradizioni che lo circondano, religiose e civili. In poche pagine vengono spiegate tante cose e soprattutto si sfatano tante false notizie come quella per cui il significato religioso sarebbe stato oscurato dal consumismo. Al contrario: il Natale religioso è venuto meno...a causa delle religione. Ma non voglio spoilerare troppo. Consiglio però vivamente di leggerlo, anche prendendolo in prestito da me... 

Buon Natale...

"Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio." (Lc 2,7)



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19 gennaio 2023

Bambini protagonisti

 Ieri durante la benedizione delle famiglie ho incontrato diversi bambini. Ci sono quelli che hanno spinto il padre, imbarcato in nave per diversi mesi all'anno, a cambiare lavoro per stare con loro. C'è quella appena nata, che ama stare in braccio con chiunque, basta che le si facciano delle coccole. Ci sono i due che hanno pochi anni di differenza ma sono radicalmente diversi: tanto socievole uno e sempre a ridere, tanto serio l'altro e molto curioso. Poi ci sono coloro che non ho incontrato ma di cui mi hanno parlato le nonne, tutte prese dal doverli seguire. E poi ci sono quelli che hanno portato l'influenza a casa, contagiando pure i genitori. Insomma. E' vero che ci sono meno bambini di una volta, ma sono sempre loro: casinisti, curiosi e portatori di vita.


"Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia."
(Sal 131,2)


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18 gennaio 2023

Beccato il superboss

 La cattura di Matteo Messina Denaro mi ha fatto esultare, come se l'avessi beccato io. Nello stesso tempo mi ha fatto rabbrividire sentendo tutto quello che ha fatto e mi sono detto: "Ma cosa farà quando sarà a due minuti dal rendere l'anima a Dio?" Perchè mi veniva in mente il "buon ladrone" del Vangelo: possibile che pochi minuti possono cancellare il male di una vita? E' vero che ci siamo "inventati" il purgatorio per dare la possibilità anche al peggior delinquente un cammino più o meno lungo di purificazione, ma ammetto che per un  attimo mi sono detto: "Il Padre è troppo buono". 

Nello stesso tempo avrei voluto ringraziare tutti coloro che per anni lo hanno inseguito e ora catturato: la tenacia, la capacità di non scoraggiarsi di fronte a tutti i fallimenti quando ormai sembrava fatta... L'Italia è ancora piena di gente che fa il suo dovere e forse non dobbiamo renderli eroi, ma almeno calare i toni di drammaticità sulle cose che non vanno che capitano e che fanno più rumore. Non c'è che dire: una pagina così corrisponde ad una vittoria ai mondiali.

"E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso»." (Lc 23,42-43)



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14 gennaio 2023

Il valore della vita


Tanti segni stanno tracciando un cammino per approfondire come persona e come parrocchia il valore della vita nascente.
- La situazione di alcuni bambini nati che hanno avuto problemi, sono stati operati e stanno lottando contro la morte.
- La bella notizia di una coppia che ha perso il figlio a due giorni dalla nascita e che ora ne sta aspettando un altro.
- L'aver trovato 4-5 persone disponibili ad attivare un cammino di vicinanza alle famiglie che aspettano un bambino e che sono in difficoltà, in collaborazione con il Centro Accoglienza Vita.
- Notizie di bambini che devono nascere e per i quali preghiamo ogni domenica.
I segni ci sono e la strada dovrebbe essere giusta... L'aborto resta sempre una tragedia più che una scelta.

"Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno."
(sl 139, 15-16)




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13 gennaio 2023

La montagna e altro

 Sono andato a vedere uno splendido film che conto di rivedere. "Le otto montagne" tratto dal romanzo di Paolo Cognetti che ha vinto il premio Strega nel 2017. Avevo già letto il libro, ma il film è un'altra cosa. L'amicizia tra due persone, il diverso rapporto con la montagna e tanto altro mettono dentro tanti sentimenti belli, ma anche un po' di nostalgia e un po' di sana inquietudine. Ecco: la montagna mette insieme la pace e l'inquietudine, il senso di infinito e la paura. Per questo è la metafora più corretta per immaginare Dio. E alla montagna ogni tanto bisogna tornare come ad un ritorno alla sorgente di tutto.

"Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb" (1Re 19,8)



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12 gennaio 2023

si riprende... con leggerezza

 Dopo qualche giorno di val Susa con la "ross" scout e dopo aver respirato a pieni polmoni non solo l'aria buona di montagna ma anche l'aria buona dei tenaci valsusini, l'aria buona dei giovani che arrivavano da tutta Italia e l'aria buona dello scoutismo in generale, rieccoci in piena attività con uno spirito più leggero. E la leggerezza è veramente ciò di cui c'è più bisogno: fare le cose essenziali, eliminare tutto il superfluo come si fa per lo zaino, darsi tempi lunghi, godere delle cose che si fanno e non essere troppo efficienti per poter ritagliarsi ampi spazi di libertà. C'è voluto un bel po' per capire che fare il proprio dovere non significa dedicare tutto il tempo a quello. Ma proprio l'esperienza scout e di route insegna che è possibile mettere insieme una giornata di cammino faticosa con la bellezza del paesaggio, l'allegria gioiosa con il prendere sul serio le cose. Niente di nuovo sotto il sole, ma ogni tanto riprovarci non fa mai male.

"Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17,10)







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02 gennaio 2023

Arrivederci papa Benedetto

 Un grande. Ma veramente. Ci sono due tipi di "grandi": quelli che vengono riconosciuti subito, tipo Giovanni Paolo II, per il quale si sono bruciati i tempi della canonizzazione e quelli dietro le quinte, la cui influenza viene riconosciuta man mano. Benedetto XVI ha dato una svolta alla chiesa non solo del XX secolo ma perfino dei secoli precedenti e l'ha fatto a partire dalla teologia. Dunque su un campo che non tutti riescono a cogliere, al punto che è passato come un "papa conservatore", anche se ha iniziato il lavoro che papa Francesco ha avuto modo di portare avanti in accelerazione, visto che lui ha lavorato sul piano pastorale e ha potuto avvantaggiarsi dell'essere un papa arrivato "dalla fine del mondo".

Benedetto XVI aveva ben chiaro le fuffe della modernità, in particolare quel menefreghismo dei valori e quell'ironia verso coloro che credono in qualcosa che spesso si traveste da "tolleranza". Ci sono volute due crisi economiche, la pandemia e la guerra in Ucraina per smascherare questa feccia. Ora il lavoro va fatto verso l'altra feccia: coloro che per combattere questi hanno sposato l'intolleranza e l'ideologia conservatrice, travestita da "fedeltà alla tradizione e alla dottrina". Benedetto XVI, accusato da una fazione e arruolato impropriamente dall'altra, ha camminato sul filo del rasoio.

Le sue dimissioni poi sono state uno scacco matto a tutti. Solo un teologo come lui e un uomo spirituale come lui poteva fare un gesto del genere: neanche papa francesco l'avrebbe fatto per primo. E ha spalancato un portone, da cui sono poi passate la sinodalità, un nuovo atteggiamento verso le donne, il combattimento contro gli abusi del clero e tante altre cose. Se colui che governa a vita si dimette, anche la Chiesa non è più quel torrione invalicabile che sembrava dovesse proteggere chissà che cosa.

Arrivederci papa Benedetto.


"Per sempre ne rimarrà la discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre."
(Sir 44,13-14)



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