30 settembre 2019

Musica per la Madonna del Portone

Ieri si è conclusa una bella settimana di festa per la patrona della Diocesi, dopo il rilancio del santuario. Si vede che era cambiato il clima: parecchia gente, ma anche diversi sacerdoti e liturgie attente e ben preparate. Bella riflessione del Vescovo che collega la figura di Maria alla giornata del Migrante e del Rifugiato. Una intera messa cantata era stata prodotta per l'occasione e alcuni canti di questa (o forse tutti?) sono stati eseguiti durante la messa. Mi sono convinto di una cosa: la "messa cantata" è un genere musicale, ma non va usato durante la messa... Ha logiche troppo diverse: la sobrietà liturgica si scontra con la pomposità, l'essenzialità si scontra con la lunghezza, il senso di Dio si scontra con la tendenziale disarmonia della musica contemporanea, la centralità eucaristica si sposa con la spettacolarizzazione, al punto che al termine di ogni pezzo veniva da applaudire. Chissà.. ormai le strade si sono divaricate e la musica per la liturgia non corrisponde alla musica a tema liturgico.

"Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria."( Sl 149,3-4)

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25 settembre 2019

giornalismo investigativo

I nuovi impegni richiedono di riorganizzarmi e allora sono assente dal blog da un po' di giorni, durante i quali sono avvenute diverse cose interessanti. La più interessante è la partecipazione all'aggiornamento dei giornalisti lunedì scorso con la presentazione dei video di giornalismo d'inchiesta per il premio Roberto Morrione. Viene veramente voglia di fare giornalismo di inchiesta, anche se è una grana e se, ovviamente, non fa più per me. Quattro presentazioni: un video sul percolato che inquina il mare a Termini Imerese, uno sulla pirateria informatica internazionale che si intrufola nelle vicende politiche degli stati, uno sulla trasformazione delle città che da luoghi di edilizia pubblica diventano luoghi in cui le multinazionali recuperano aree dismesse per costruirci quartieri da sogno, avulsi dal resto della città (fenomeno che viene detto "gentrificazione": questo non l'avevo mai capito bene e questo video che è fatto tra l'altro per Instagram, dunque assolutamente innovativo nella forma, l'ha spiegato eccezionalmente bene) e infine uno sui movimenti che vogliono formare gruppi di integralisti cattolici da impegnare in politica sulla scia di Steve Bannon. Quest'ultimo molto inquietante, soprattutto perchè mostra l'altra faccia di certi movimenti a favore della famiglia ma che portano con sè una zavorra di oscurantismo politico da brividi. E' vero che molti movimenti sensibili alle tematiche ambientali e sociali dovrebbero fare uno sforzo di affrancarsi da anarchici violenti e black block, ma anche molti movimenti sensibili alla alla famiglia e alla tutela della vita dovrebbero fare altrettanto con le loro frange eversive.

"Amàn infatti, il figlio di Hammedàta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioè la sorte, per confonderli e farli perire; [ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinò con documenti scritti che la scellerata trama di Amàn contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo. Perciò quei giorni furono chiamati Purim dalla parola pur. " (Est 9,24-26a)

La vicenda di Ester è lo smascheramento di una trama contro i Giudei grazie alla fede nel Signore e al coraggio di lei.

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19 settembre 2019

giovani e scelta di fede

Ho parlato con un giovane che deve decidere se aderire ai valori scout (in gergo "prendere la partenza") e eventualmente diventare capo oppure no. Ciò che fa problema è la scelta di fede. Mai come ora si riesce a capire la differenza tra fede cristiana e altre fedi. Lui è molto impegnato nel sociale e ha una adesione spontanea allo scoutismo, ma gli manca ("per ora" dice lui) la convinzione nell'aderire personalmente al Vangelo, benchè si senta pronto a rispettarlo e a trasmetterlo. Fosse un'altra religione sarebbe una contraddizione. Per noi no: è il segno di un cammino che deve completarsi e che è partito con il credere nell'umanità di Gesù in attesa di maturare la fede nella sua divinità. Normalmente il cammino è inverso: quelli che dicono di credere devono poi agire coerentemente. Ma il fatto che Gesù sia sia Dio che uomo dà un'opportunità anche a persone come questo giovane. Penso e spero che si sia convinto.

"Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. " (1Gv 2,4-5)

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18 settembre 2019

la sfida della comunicazione

Ieri ho partecipato ad Oropa all'incontro dei direttori dei giornali diocesani con i vescovi piemontesi e così mi sono tuffato a pesce nel  nuovo incarico. Erano undici anni che non frequentavo l'ambiente e ho risentito alcune questioni che probabilmente si risolveranno solo alla fine dei tempi. La principale: ma un giornale diocesano deve essere specchio del territorio, approfondimento culturale o espressione di fede? Se è solo il primo allora è un semplice notiziario che ha di cristiano solo l'editore, se è solo il secondo allora è un trattato di argomenti senza attinenza pratica, se è solo il terzo allora è mera esortazione e predica. Tutti e tre insieme e diventa un indigesto panino superfarcito. C'è una via di uscita, ma è sul filo del rasoio e cerca di ovviare a quella che l'arcivescovo di Torino Nosiglia ieri ha richiamato citando s. Paolo VI: la separazione drammatica tra fede e cultura contemporanea. La via di uscita sta nel partire dalla cronaca locale per farne occasione di approfondimento culturale e non solo cronaca per poi mostrare, attraverso testimonianze di fede, come la storia diventa storia di salvezza. Vedremo se si riuscirà...

"Il Signore disse: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. " (Es 3,7-8)

Come si potrebbe rendere notiziabile un fatto del genere? 

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17 settembre 2019

Gualino, Van Gogh

Riccardo Gualino
Ieri ho preso mezza giornata e sono andato a Torino a vedere la mostra sulle collezioni di Gualino e il documentario cinematografico su Van Gogh e il Giappone. La prima mi ha fatto conoscere la vicenda di questo industriale piemontese, delle sue vicissitudini col fascismo e del suo amore per l'arte. Ma anche lo sfarzo in cui viveva tra castello di Cereseto, castelli a Sestri Levante e villa in centro Torino. Il secondo mi ha messo a contatto con le miserie di Van Gogh, morto poi suicida. L'arte è per tutti ma c'è differenza tra chi la produce e chi ne gode. Chi la produce spesso è preso da un'ansia e una inquietudine che trova pace solo nella produzione di opere d'arte. Chi ne gode, invece, spesso è desideroso di equilibrare istinti di potere, di ricchezza, di efficienza con il gusto per qualcosa di eterno. Insomma: solo chi è amorfo oppure superficialmente tranquillo non è artista e non apprezza l'arte.

Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.(...)

chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?" (Sir 42,22.25b)

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16 settembre 2019

55 anni di matrimonio

E' quello che abbiamo festeggiato ieri sera a casa dei miei. Tanti. Difficili da festeggiare come si deve a causa della salute di mio padre. Ma si festeggiano lo stesso e ... "di sorpresa". La benedizione degli sposi è  in casa, ma il significato c'è tutto: in fondo si dice che la famiglia è "chiesa domestica". E mio padre sembra perfino capire l'importanza del momento e che cosa si sta facendo: certe corde sono talmente profonde che oltrepassano i limiti della malattia. Un esempio per noi di tenacia, di fedeltà e di "timone tenuto fermo" anche quando le onde porterebbero la barca contro gli scogli.

"La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.
Così sarà benedetto l'uomo
che teme il Signore."
(Sl 128,3-4)

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15 settembre 2019

educare ricominciando tutto daccapo

Ho partecipato ieri ad un incontro di formazione per formatori scout dove si è parlato di come comunicare con i cosiddetti Millenials, giovani diventati maggiorenni dopo il 2000. Molto interessante l'analisi e il parallelo con i giovani della generazione precedente. E anche molto interessante la proposta di una comunicazione mirata non a trasmettere dei contenuti e neanche a coinvolgere, ma a ricostruire insieme il senso di questo mondo, della vita, senza dare per scontato nulla. Anche chi è grande ha bisogno di ripartire daccapo e uscire fuori da luoghi comuni che per lui sono "esperienza fatta" ma che non può incontrare l'attenzione di chi è più giovane. C'è proprio da ricominciare daccapo, come se ci si affacciasse ora alla vita. Ma chi ha il coraggio di farlo?

"Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele - oracolo del Signore - coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti" (Ag 2,3-4)

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13 settembre 2019

valori da recuperare

Ieri andando a benedire le famiglie mi sono intrattenuto in piacevole conversazione con un papà che ha iniziato a portare il figlio a catechismo e mi ha spiegato come cerchino di trasmettere ai due figli valori molto semplici ma fondamentali: amicizia, famiglia, impegno, aiuto reciproco, ecc. Robe dice lui che sembrano scontate ma che non lo sono. Oltretutto lui essendo operaio su più turni deve anche sapersi gestire ma non vuole lasciare tutto alla moglie. Fortuna che ci sono i nonni che danno una mano.
Questa mattina è venuto un signore a prenotare la messa di trigesima di sua madre recentemente morta e si è intrattenuto a parlare almeno venti minuti. Discorso simile, fatte le debite proporzioni del fatto che ha un'altra età e non ha figli piccoli. Ma concordava sul fatto che si debba puntare a investire sull'essenziale, come avevano fatto i genitori con lui.
Segni dei tempi. In epoca fortemente complessa e complicata sta emergendo la nostalgia di una vita più semplice ma più profonda. Mi sa che di qui ad un recupero massiccio della fede la strada sarà breve.

"Ora, figli, mostrate zelo per la legge e date la vostra vita per l'alleanza dei nostri padri. Ricordate le gesta compiute dai nostri padri ai loro tempi e ne trarrete gloria insigne e nome eterno." (1Mac 2,50-51)

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11 settembre 2019

Apollo 11: un'epoca

Ho visto il bel documentario Apollo 11 che segue tutti i preparativi prossimi, il lancio, il viaggio, l'allunaggio e il ritorno dei tre astronavi sulla luna nel 1969. Avvincente. Con due sentimenti. Il primo è di meraviglia per cosa è riuscito a fare l'uomo, per il suo genio, per la sua grandezza. Il secondo è di amarezza per il rimpianto di un'epoca di sogni collettivi e di grande entusiasmo. Questo è da recuperare oggi: a livello individuale non manca in molti, ma a livello collettivo...

"Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:"
(Sl 8,4-6)

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10 settembre 2019

Lago di S. Bernolfo

Ultima uscita sulle montagne piemontesi almeno per quest'anno. Passeggiatina praticamente... da dilettanti per arrivare al lago di S. Bernolfo da Bagni di Vinadio. Ma ottimo rapporto qualità-prezzo: luogo molto bello e poi in compagnia non sembra ma è altra cosa che da soli. Magari si ha tempo anche a progettare qualcosa di più lungo tipo un pezzo di Alta Via dei Monti Liguri. L'importante è: non ristagnare e conservare sempre il cammino come filosofia di vita.

"Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi
eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani." (Is 55,12)




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07 settembre 2019

Espresso e orrore dei migranti

Ho ricevuto in omaggio una copia di Espresso e ho scoperto che da quando lo leggevo anni e anni fa adesso è decisamente cambiato. In meglio. Ho trovato tutta una serie di articoli sulla crisi di governo decisamente interessanti, che fanno capire molte cose. Ma poi ho trovato la testimonianza di A|lnoor Mohammediaen Adam, sudanese, che ha presentato alla Corte penale internazionale dell'Aja un esposto contro Roma e Bruxelles per crimini contro l'umanità per la faccenda dell'addestramento della guardia costiera libica. La quale è stata la causa della morte della moglie. Una testimonianza raccapricciante. Lo sapevamo già qual è la sorte dei migranti in Libia, ma leggere i dettagli è peggio di un film horror, perchè non è un film.
Mi sa che solo la storia rivelerà la verità così come è avvenuto per l'Olocausto. Le complicità e gli occhi chiusi sono talmente di tanti, che Salvini appare come un istrione, un bimbo giocherellone più che il condottiero di una guerra disumana. Ma intanto l'esposto è contro Bruxelles e Roma.


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06 settembre 2019

Bach come il rosario? Musica e povertà

Sono andato ad un concerto di musiche di Bach nella chiesa valdese di Torino. Spettacolare. Mentre ascoltavo mi veniva in mente che ascoltare Bach è un po' come recitare il rosario. Il rosario è sempre uguale eppure se ti lasci prendere dalla successione delle Ave Maria è come se lasciassi questo mondo. Se non ti lasci prendere, sei finito: è la noia. Anche dalla musica di Bach, sempre uguale, mai imprevedibile, se ti lasci prendere vieni trasportato in un altro mondo. Se non ti lasci prendere, è una noia. Dunque Bach è musica per persone semplici.
Al concerto ho incontrato suor Cristina della San Vincenzo di Torino, dove ogni inverno facciamo un salto nel primo giorno di route con gli scout. Era insieme ad altri, tra cui anche almeno due persone senza fissa dimora (uno con tanto di borsa del supermercato piena di carabattole...). Ogni tanto durante il concerto li guardavo, preso dal pregiudizio che forse si sarebbero annoiati. Il loro sguardo era fisso sulle persone che suonavano ed ho immaginato che anche loro fossero trasportati in un altro mondo, magari migliore di quello che vivevano. Il miracolo di Bach.

"Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco e coloro che avevano vinto la bestia e la sua immagine e il numero del suo nome, stavano ritti sul mare di cristallo. Accompagnando il canto con le arpe divine,  cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello" (Ap 15,2-3a)

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03 settembre 2019

benedizione famiglie e il contatto con la base

Ripresa la benedizione delle famiglie: segna la fine dell'estate... Ma anche la ripresa di contatti diretti con la gente che nei mesi estivi languivano, filtrati, come al solito, da ciò che venivano a chiedere o a fare in parrocchia. Invece andare a casa loro è diverso, anche se loro sanno perchè sei lì. Sempre più mi lascio dietro l'efficienza di passare da più famiglie possibili e ripassare quando non trovo. Invece sposo l'idea della visita, seppur breve: così in certi posti mi fermo anche venti minuti e in altri vado veloce. Dipende dalle persone. Una cosa è certa: questo è il contatto con la base della comunità cristiana, molto ampia, molto variegata. Di qui capisci che la chiesa ha un grande futuro e che chi si lamenta della lontananza della gente è perchè si è rifugiato su una torre di avorio di 1.000 metri di altezza e pensava di essere seguito... Ma senza ascensore, chi sale lassù?

"Sapete come non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case" (At 8,20)

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02 settembre 2019

vita liquida

Ha già un bel po' di anni questo libro di Zygmunt Bauman (è del 2005) e intanto lui è già morto. Ma parla di cose attualissime e aiuta a comprendere lo stile di vita che stiamo costruendo. I titoli dei capitoli sono già evocativi:
- L'individuo sotto assedio
- Da martire a eroe, da eroe a celebrità
- La cultura: ribelle e ingestibile
- Rifugiarsi nel vaso di Pandora. Ovvero: paura, sicurezza and the city
- Il consumatore nella società liquido-moderna
- Imparare a camminare sulle sabbie mobili
- Pensare in tempi oscuri (rileggendo Arendt e Adorno)
A parte l'ultimo, un po' tecnico, gli altri sono godibilissimi e li ho letti velocemente. Lasciano un po' di inquietudine, ma meglio sapere di che morte bisogna morire (in realtà non moriremo: reagiremo prima..)

"Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l'occhio di guardare
né mai l'orecchio è sazio di udire." (Qo 1,8)

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