20 luglio 2021

Dante molto terra terra

 Sul secondo numero di maggio di Civiltà Cattolica c'era un articolo che rifacendosi all'interpretazione di Nembrini, parlava del senso dell'opera di Dante, rimettendolo con i piedi per terra, purificandolo da tutte le interpretazioni simboliche, esoteriche, filosofiche, teologiche che si sono succedute e che ce l'hanno reso più lontano. In fondo Dante si era innamorato di Beatrice e una volta che lei era morta, ne ha fatta l'artefice della sua salvezza personale. Qui si innesta tutto il simbolismo, ma solo qui. La dinamica è nota a tutti oggi: muore improvvisamente la persona che amavi e che era il senso della tua vita.

Ci voleva tanto? Ricordo che a scuola avevamo avuto due interpretazione, entrambe riduttive. La prima: Beatrice guida dell'anima di Dante. La seconda: Beatrice l'innamorata di Dante che lui pone in cielo perchè la idealizza. Invece è molto più umano: Beatrice, il senso della vita di Dante, che poichè non può più esserlo su questa terra, lo diventa in cielo. Nè più né meno. Chissà quanto del simbolismo biblico e teologico ha radici molto materiali...

"Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore." (1Gv 4,8)



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19 luglio 2021

amore e morte

 Sabato mattina c'è stato il funerale di mio zio a Cumiana. Aveva 92 anni, uno degli zii più anziani, che ha iniziato a "lasciarsi andare" quando ha scoperto che mia zia stava perdendo i colpi e non sapeva più quel che si faceva. Non l'ha più riconosciuta e non ha più trovato decente vivere così. Così è morto lui prima di lei. Una vicenda molto triste ma che mi ricorda quella di un altro mio zio, che ha fatto la stessa fine. Una vicenda che denota però il legame d'amore tra le persone e come una persona può talmente incidere nell'altra da ferirla (suo malgrado) quando non è più la stessa e diventa irriconoscibile. Si dirà: è necessario essere forti e qualcuno è riuscito a resistere alla malattia degenerativa del coniuge. Vero, ma sono due testimonianze diverse: questa della forza d'animo, quella della fragilità umana. Nella prima la fede dà la forza, nella seconda dà la certezza di ritrovarsi in un'altra vita.


"Come potrei abbandonarti, Efraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Admà,
ridurti allo stato di Zeboìm?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione."
(Os 11,8)



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14 luglio 2021

Alta montagna (ma non troppo)

 Ripresi i giri in montagna un po' più seri. Almeno arrivare a 2400... Così da Argentera sono salito ai laghi di Roburent dove ho rimediato una splendida giornata, un paesaggio armonioso, la consapevolezza che devo misurare bene le forze fisiche e ... una scottatura di quelle non male. E' proprio vero. Lasci la montagna per un po', la trascuri e te la ritrovi nelle sue vesti più complicate. Ma poco alla volta recupererò il tempo perduto e il fisico lasciato a se stesso...

" In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi" (Gv 21,18a)





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07 luglio 2021

Esistenza messianica e compassione

 Ho terminato di leggere un libro che serviva per l'aggiornamento docenti, poi saltato. "Esistenza messianica" del teologo Giuseppe Ruggieri, che in 128 pagine tratteggia le caratteristiche di Gesù "Messia" e le applica al cristiano con una particolare attualità. Fondamentalmente la messianicità di Gesù sta nella sua capacità di caricarsi di tutte le sofferenze dell'umanità e nello stesso tempo di farlo in obbedienza al Padre, a chi l'ha mandato. Dunque né solo un'empatia umana (no, c'è anche l'invio da parte di qualcuno più alto), né solo una rivelazione divina (no, è nella sofferenza). Perciò la messianicità dei cristiani sta in questo farsi carico e sta nel farlo in obbedienza.

Tradotto per la situazione che stiamo vivendo: essere sulla stessa barca di tutti e prendersi la responsabilità di tutti (non solo condividere, ma cercare di uscirne fuori) e farlo perchè ci si sente chiamati in causa non da una religione, non da una ideologia, ma dal volto di chi soffre. Inoltre farlo perchè ci si sente continuatori dell'azione di Gesù, che a sua volta concretizza l'azione del Padre.

Forse concetti alti, ma molto profondi...

"E il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare tra noi" (Gv 1,14)





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05 luglio 2021

La salute: bene prezioso

 Ieri sera, parlando con mia madre, ho scoperto che la situazione di salute di un mio compagno di scuola delle medie e della sua famiglia è disastrosissima. Trapianti di cuore e polmoni per i due figli e ora uno dei due è al limite, situazione complicatissima per la moglie per via di una difetto genetico agli intestini con conseguenti interventi invasivi. Salute sua già ampiamente compromessa. Una vita segnata da problemi di salute e dall'incertezza del futuro e nonostante tutto continuano a lavorare tutti e a tirare avanti per come possono.

Quando senti certe cose non ti lamenti più di nulla e soprattutto ti rendi conto che il nostro fisico è potenzialmente molto forte ma anche potenzialmente molto fragile. Un po' come noi: potenzialmente forti e risoluti ma anche potenzialmente deboli e disorientati.



"Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia
di una moltitudine in festa.
Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio."
(sal 42,5-6)

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04 luglio 2021

Le persone possono cambiare...

 Questa mattina ho avuto due insegnamenti sulla possibilità che le persone possano cambiare. Il primo mi è venuto dal colloquio con una persona con cui questa cosa è stata detta e confermata esplicitamente. Solo che spesso la si dice e non la si mette in pratica: rischi sempre di trattare le persone a partire dall'etichetta che hai dato loro. E infatti, a riprova di questo, a messa c'era un giovane che suonava il violino e che avevo sentito qualche anno fa con esiti un po' ... strimpellanti. Mi ero già messo nel mood di ascoltare i soliti strimpelli e invece... non era più lo stesso. Guarda che una persona può migliorare, specie se è messa nelle condizioni di farlo.

"io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede" (1 Tm 1,13)



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02 luglio 2021

Pena di morte: roba da barbari

 E' stato uno dei servizi di National Geographic che mi ha colpito di più... Eccezionale e terribile. Sulla pena di morte in Usa, in particolare su tutti quelli che hanno vissuto per anni nel braccio della morte e poi sono stati liberati. Ma anche su quelli morti innocentemente: dal 1973 sono 182! Gli Stati Uniti continuano ad essere un paese semibarbaro, anche se la parte civilizzata lo è molto di più di altri. La parte barbara, invece, non ha nulla da invidiare con paesi in cui la dignità umana non è rispettata. Insomma: una nazione quantomeno schizofrenica.

"Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». " (Gn 4,9)



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01 luglio 2021

La fragilità della città

 Ieri parlavo delle differenze tra campagna e città, riscontrate durante la benedizione delle famiglie. Oggi posso dire che ho riscontrato l'impatto di un anno e più di epidemia sulla gente della città. In campagna sembrava tutto sommato un affare lontano, a parte chi ne era colpito direttamente. Ieri, passando in alcuni condomini, ho cominciato a percepire la paura, il senso di depressione, l'incertezza per il futuro e la disillusione. Non in tutti, ovviamente, ma mi ha colpito molto: abitare in città fa emergere le fragilità in modo molto maggiore. Forse perchè in campagna devi arrangiarti di più, mentre in città sei tutto servito. Ma quando il servizio viene meno... allora ti senti mancare la terra sotto i piedi. In alcuni c'era veramente il piacere di rivedere il parroco, più per una sorta di ritorno alla normalità e per amicizia che non per fede. Ma si sa, anche l'amicizia va sulla stessa strada della fede (la normalità un po' meno...). 

Questo mi ha convinto un'altra volta (se mai ce n'era il caso) che la benedizione delle famiglie diventa uno dei pilastri del ministero in città.

"Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità" (Ef 3,17)




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