25 marzo 2014

un prezzo da pagare

Ieri sera è cominciato un nuovo corso per gli adulti che devono fare la cresima e sono piombate le classiche domande di qualcuno... "Ma se salto un incontro?"... In compenso due che dovrebbero essere testimoni ad un matrimonio sono venuti, convinti di dover fare la cresima per poterlo fare. Mi sono ritrovato a dir loro di stare tranquilli e che non c'era bisogno. Li ho spiazzati. Poi mi sono chiesto: "Ma non dovrei essere io a invogliarli a frequentare?".
Al di là di questi particolari ancora una volta si è scoperto come a fronte della Bibbia e dei grandi temi, ma anche a fronte di spezzoni di film sulla figura di Gesù non si perdessero una parola. Mi sono detto alla fine che il mio compito non è quello di convincere o di invogliare, bensì di "suscitare una nostalgia". O è troppo poetica la cosa?

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22 marzo 2014

fuori dal recinto

Giovedì ho partecipato ad un convegno della Facoltà teologica di Torino su "Giovani, fede e chiesa" in cui emergeva il dato sociologico che le nuove generazioni sono polarizzate: molto coinvolte anche se dalla spiritualità più che dalla religione o molto lontane. E comunque "fuori dal recinto" dal titolo di una recente ricerca dell'Osservatorio religioso del Triveneto, come a conferma del fatto che i circuiti parrocchiali sono bruciati se non cambiano.
Una riprova "doppia" ce l'ho avuta proprio oggi.
1. Un giovane viene a confessarsi dopo tanti anni: si è riavvicinato alla fede a partire da Medjugorie e il suo "diventare grande e mettere la testa a posto". Lo conoscevo per via della benedizione delle famiglie ma è come se lo avessi conosciuto da sempre.
2. Al corso per gli adulti che devono ricevere la cresima si è andati oltre il tempo, tante sono le domande, le questioni, le curiosità. Gente che non ha mai frequentato ma che si è fatta comunque un'idea della Chiesa, della fede, della religione, soprattutto gente che non ha mai frequentato un gruppo parrocchiale...

19 marzo 2014

sinodo sulla famiglia

Devo dire che ero un po' scettico sulla consultazione richiesta da papa Francesco per l'organizzazione del Sinodo sulla Famiglia, almeno qui in Italia. Da quando in occasione del Convegno di Verona del 2006 il documento regionale era in realtà scopiazzato dal documento della diocesi di Torino ed era stato fatto prima che arrivassero i vari documenti diocesani (ad Asti si era fatto un lavoro capillare e impegnativo..) avevo capito che in Italia è meglio stare alla larga da questo genere di consultazioni.
Poi oggi ho letto su Il Regno di febbraio il documento in risposta al questionario preparato dalla comunità pastorale di Saronno: eccezionale. Un po' ardito, ma giustamente sembra sia finita l'ora dell'equilibrismo e si punti all'essenziale e con coraggio. C'è perfino esplicita la critica ai vescovi italiani che in nome di una "difesa dei valori della famiglia" si sono accodati a Berlusconi, ingoiando i peggiori rospi.
Il clima è proprio cambiato: meglio cambiare il guardaroba per evitare di trovarsi in piena estate con i cappotti, perché magari non si sa mai, potrebbe venire un freddo improvviso...

16 marzo 2014

comitato di quartiere

Domani sera parte un comitato che mette insieme diverse forze presenti sul territorio per dare un impulso al quartiere san Lazzaro. Gruppi diversi tra loro, anche con estrazioni sociali e intendimenti diversi. Una bella sfida: la prima occasione dovrebbe essere l'organizzazione della festa di s. Domenico Savio il 12 giugno. Giustamente qualcuno osserva che bisognerebbe interessarsi a agire sulle condizioni di vita del quartiere stesso: per esempio individuare ditte per proporre borse lavoro. Sarebbe il massimo: forse su problemi che toccano sul vivo le famiglie si può trovare quel consenso che su altre cose più secondarie (pur se comunque importanti) si farebbe difficoltà ad avere.

15 marzo 2014

i profumi della natura




Un sogno il tornare a camminare nella natura. Questa volta sotto il passo dei Giovi (sopra Genova). Silenzio. Il profumo delle viole (e non era un deodorante...). I segnali dell'Alta Via dei monti Liguri (che invoglia a prendersi qualche giorno per farne un bel pezzo). Il sentiero nel bosco, metafora del perdersi e ritrovarsi (si spera)
Tornati a casa tutto è più semplice.

12 marzo 2014

fede pensata... a scuola

Due giorni impegnato con la scuola, specie ieri con la "visita di controllo" dalla Conferenza Episcopale Italiana per l'istituto ora parificato con l'università. Abbiamo sentito tante cose interessanti: il valore oggi di una fede pensata, che sappia dialogare con la cultura, la necessità che gli insegnanti non solo insegnino ma ricerchino, l'importanza che i vescovi non riempiano di impegni i docenti considerati "stabili", la serietà dell'insegnamento, strutture e investimenti. Forse sono cose che "devono dire". Certo è che alla fine te ne torni a casa pieno di senso di inadeguatezza e nello stesso tempo di consapevolezza che non è tutta colpa tua...
Poi magari incontri qualcuno e ti ricordi che la fede non è solo pensata: se fosse così resterebbero fuori una buona parte della gente. Nello stesso tempo la sola fede non pensata non si è mai vista: all'interno della chiesa c'è sempre qualcuno preposto a quello.

06 marzo 2014

fede... popolare

Ah che chicche... Non per prendere in giro ma per dire che la fede popolare ha delle espressioni anche simpatiche. Qualcuno direbbe che non è fede, ma più superstizione o ignoranza. Ogni fede ha in sé un po' di superstizione e di ignoranza...
Signora al telefono: "Mi scusi, questa mattina non sono riuscita a venire in chiesa per ricevere le Ceneri in senso buono. Come posso fare?" Mentre mi chiedo che cosa sia "ricevere le ceneri in senso cattivo" e mentre penso che forse voleva essere incenerita... le dico che c'è ancora la possibilità alle 18.
Padre di famiglia giovane molto affabile che mi accoglie durante la benedizione delle famiglie. Si parla del più e del meno e poi ad un certo punto se ne esce con: "Perché come ha detto Gesù: nessuno sa di che morte deve morire". Mentre mi chiedo in quale Vangelo l'ha letto (forse un apocrifo?) resto ammirato della sua accoglienza...
E si potrebbe continuare...

05 marzo 2014

testa da... economista

Ieri sera ho partecipato a Torino all'aggiornamento sui temi economici, organizzato dal gruppo di docenti di università e facoltà teologica che fa  capo alla comunità di San lorenzo. Invitato era Mario Deaglio, economista, che firma molti articoli della Stampa, nonché marito dell'ex ministro Fornero. Ci ha fatto un  bel quadro d'insieme, commentando anche alcune encicliche, in particolare la Caritas in Veritate  di Benedetto XVI e le parti economiche della Evangelii Gaudium di papa Francesco. Sua opinione è che molti spunti sono interessanti ma che l'impresa e il tipo di lavoro che sta nella mente di coloro che redigono questi documenti è superata. Quando si è trattato di esemplificare, però, ha portato casi di imprese ad alto contenuto tecnologico e lavori ad alta creatività. Giustamente la sua osservazione è che poiché il lavoro va in quella direzione, bisognerebbe prevedere redditi di cittadinanza per chi il lavoro non lo potrà mai trovare. Eh già, perché non tutti sono Steve Jobs o Zuckermann...
Mi sono confermato nel mio pregiudizio di sempre: l'economia viaggia a 1.000 metri dal suolo (anche se lui sosteneva che ad essere fuori della realtà era a volte la dottrina sociale della Chiesa) e pensa di conoscere la realtà guardandola da fuori. Peccato che ogni tanto l'aereo economico si sfracella al suolo e causa tante vittime. Giusto il tempo di riprendersi, leccarsi le ferite, riparare i guasti e poi, via, di nuovo, verso alte quote!

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02 marzo 2014

un borgo che ... sbomba

Ieri sera al teatro Giraudi c'è stato "Talenti in borgo", serata organizzata da Unione Sportiva, comitato Palio, parrocchia, Associazione Cre.A.Ndo Insieme, CGS, che ha messo al centro i ragazzi e le loro abilità. Si sono alternati sul palcoscenico piccoli pianisti, violinisti, prestigiatori, cantanti, perfino una ragazza che ha fatto una dimostrazione di messa in piega... La volontà di unire le forze per cambiare il quartiere è insopprimibile in questo momento storico: le forze sociali si coalizzano.
Sarebbe bello se questo diventasse anche spirito per affrontare insieme i gravi problemi economici delle famiglie e le loro solitudini. Il puntare sui ragazzi e sui giovani è strategico, ma ci vuole costanza e pazienza. Da ieri sera San Lazzaro ha una marcia in più.